Apple, vietata la ricerca a luci rosse

Apple, vietata la ricerca a luci rosse

Sparite da iOS le applicazioni di photo sharing rilasciate dalla startup 500px. Avrebbero permesso agli utenti di cercare immagini di nudo. Ma di pedopornografia Apple non ha ancora parlato, assicura la piattaforma canadese
Sparite da iOS le applicazioni di photo sharing rilasciate dalla startup 500px. Avrebbero permesso agli utenti di cercare immagini di nudo. Ma di pedopornografia Apple non ha ancora parlato, assicura la piattaforma canadese

Rimosse da App Store, le popolari applicazioni di photo sharing 500px e ISO500 sono finite nel mirino di Apple per aver permesso agli utenti iOS di visualizzare immagini a sfondo erotico o addirittura pedopornografico . Come spiegato alla stampa dal COO di 500px Evgeny Tchebotarev, i revisori della Mela avrebbero bocciato le versioni aggiornate delle due applicazioni per “l’estrema facilità con cui gli utenti possono ricercare immagini di nudo”.

In un primo comunicato diramato dalla startup canadese, le nuove versioni aggiornate di 500px e ISO500 non permetterebbero affatto la ricerca di immagini oscene di default . Tutti gli utenti interessati alle fotografie spinte avrebbero dovuto loggarsi via desktop e dunque disabilitare l’impostazione safe search (ricerca sicura) della piattaforma. “Alcune persone sono sufficientemente mature per visualizzare questo tipo di fotografie – ha spiegato Tchebotarev – Ma di default la ricerca è sicura”.

Negando con fermezza il caricamento di immagini pedopornografiche – “Dalla nascita dell’azienda, non abbiamo mai ricevuto una sola notifica sulla diffusione di immagini pornografiche che coinvolgono i minori”, ha spiegato ancora il COO di 500px – i responsabili avevano chiesto a Cupertino 24 ore di tempo per studiare il problema e rilasciare una nuova versione delle app .

Il gigante californiano ha invece preferito rimuovere 500px dal suo App Store, ritenendo l’applicazione “in violazione delle linee guida” indirizzate agli sviluppatori. “Abbiamo anche ricevuto alcune lamentele sulla possibile presenza di immagini pedopornografiche”, si legge ancora nel breve comunicato della Mela. I vertici di 500px hanno tuttavia assicurato che la parola pedopornografia non sarebbe mai comparsa nei primi contatti con Apple .

Mauro Vecchio

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Pubblicato il 23 gen 2013
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