Apple Watch e Mac mini non sono più carbon neutral, perché?

Apple Watch e Mac mini non sono più carbon neutral, perché?

Apple rimuove l'etichetta carbon neutral da Apple Watch e Mac mini dopo una sentenza tedesca per greenwashing. Il tribunale ha vietato la dicitura.
Apple Watch e Mac mini non sono più carbon neutral, perché?
Apple rimuove l'etichetta carbon neutral da Apple Watch e Mac mini dopo una sentenza tedesca per greenwashing. Il tribunale ha vietato la dicitura.

Apple per anni si è spacciata come il paladino della sostenibilità, brandendo l’etichetta “carbon neutral” come uno scudo lucente contro le critiche ambientaliste. Ma quando un tribunale tedesco ha guardato meglio dietro quello scudo, ha scoperto che era più scenografia che sostanza…

Apple smette di vantarsi della neutralità carbonica dopo la condanna in Germania

L’etichetta “carbon neutral” è sparita dai nuovi Apple Watch Series 11 e Ultra 3, come se non fosse mai esistita. Anche il Mac mini M4, fresco di lancio, ha subito lo stesso trattamento. Apple ha aggiornato in sordina la pagina del prodotto a settembre, in concomitanza con il lancio dell’iPhone. Il blog francese WatchGeneration ha notato che il cambiamento è a livello globale: nessun riferimento alla neutralità carbonica, in nessun paese.

Apple aveva dichiarato che i suoi modelli “carbon neutral” rispettavano criteri rigorosi: 100% di elettricità pulita per produzione e utilizzo; 30% di materiali riciclati o rinnovabili; 50% di spedizioni senza trasporto aereo. Il tutto per ridurre le emissioni del 75%, e compensare il resto con crediti “di alta qualità”. Ma quando il marketing incontra la burocrazia europea, anche le percentuali più virtuose possono diventare carta straccia.

Lo strano progetto di riforestazione in Paraguay

Il problema è emerso quando Deutsche Umwelthilfe, un gruppo ambientalista tedesco con poca voglia di farsi prendere in giro, ha accusato Apple di greenwashing. La carbon neutrality tanto sbandierata si basava su un progetto di piantagione di alberi in Paraguay: eucalipto piantato su terreni in affitto per compensare le emissioni. Sulla carta suonava nobile. Nella pratica, gli ecologisti hanno fatto notare che le monocolture di eucalipto sono devastanti per la biodiversità, perché trasformano ecosistemi complessi in deserti verdi dove cresce solo una specie.

Il tribunale tedesco ha avuto da ridire anche su un altro aspetto. Apple non aveva assicurato l’affitto per il 75% dell’area del progetto oltre il 2029, senza alcuna garanzia di rinnovo dei contratti. In pratica, quegli alberi che dovevano compensare le emissioni per decenni potrebbero sparire nel momento in cui scade l’affitto. Un po’ come dire di aver risolto il problema della polvere sul pianerottolo mettendola sotto lo zerbino del vicino, sperando che non se ne accorga.

Apple batte in ritirata

Dopo la sentenza dell’agosto 2024 che ha vietato ad Apple di pubblicizzare l’Apple Watch come carbon neutral in Germania, l’azienda ha rimosso ogni riferimento dal sito tedesco. Poi, con la discrezione di chi cerca di far sparire le prove di un crimine, ha cancellato la dicitura anche per gli altri paesi. Un portavoce ha spiegato a Reuters che l’eliminazione graduale dell’etichetta serve per conformarsi a future normative UE che limiteranno l’uso di dichiarazioni ambientali basate su crediti di carbonio o compensazioni nette.

Apple continua a dichiarare che punta alla neutralità carbonica entro il 2030. Ma evidentemente ha capito che sbandierare crediti di carbonio legati a progetti sospetti non è più una strategia vincente, soprattutto quando i tribunali iniziano a fare le pulci. Il marketing verde funziona solo finché nessuno controlla davvero i conti.

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
3 ott 2025
Link copiato negli appunti