Grazie ai sensori e agli algoritmi impiegati, Apple Watch rappresenta senza dubbio alcuno un ottimo dispositivo per monitorare la salute degli utenti che lo indossano, anche e soprattutto per quel che concerne le questioni cardiache. Ad avvalorare tale tesi ci hanno pensato i ricercatori della Mayo Clinic, i quali hanno svelato di aver messo a punto un nuovo sistema per usare lo smartwatch del gruppo di Cupertino per rilevare i problemi alla pompa cardiaca nei pazienti.
Apple Watch: un algoritmo per rilevare i problemi al cuore
Gli studiosi hanno infatti creato un algoritmo d’intelligenza artificiale in grado di usare l’elettrocardiogramma a derivazione singola presente su Apple Watch a partire dalla Serie 4 – ormai ufficialmente dismessa ma ancora in vendita su Amazon con prezzi a partire da circa 300 euro – per compiere l’operazione in questione. I risultati sono stati condivisi in occasione della conferenza della Heart Rhytm Society.
Lo studio è stato condotto su 125.610 ECG raccolti in sei mesi da 46 stati ed 11 paesi. Ogni persona ha inviato gli ECG all’algoritmo che ha pulito i risultati. Diversi centinaia di partecipanti sono anche stati sottoposti a test clinici per misurare la forza della pompa. I risultati sono stati incrociati per stabilire se l’Apple Watch fosse in grado di rilevare il problema.
I ricercatori hanno spiegato che una pompa cardiaca debole è un problema piuttosto diffuso e colpisce sino al 3% della popolazione mondiale e fino al 9% delle persone con età superiore ai 60 anni. Si tratta di una problematica che non da segnali che la rendono immediatamente riconoscibile, ma può essere accompagnata da sintomi che includono battito cardiaco accelerato o mancanza di respiro.
Paul Friedman, presidente del Dipartimento di Medicina Cardiovascolare presso la Mayo Clinic di Rochester, ha affermato che il contributo che ha dato l’IA in questo progetto è indiscutibilmente straordinario. Sfruttando l’ECG dello smartwatch, l’intelligenza artificiale è stata in grado di rilevare la patologia, che normalmente richiede un ecocardiogramma, una TAC o una risonanza magnetica.