Apple Watch e test del cammino per la salute del cuore?

Apple Watch, strumento diagnostico per il cuore?

Un'ennesima conferma del potenziale relativo all'impiego dei dispositivi indossabili al fine di valutare lo stato di salute dei pazienti da remoto.
Apple Watch, strumento diagnostico per il cuore?
Un'ennesima conferma del potenziale relativo all'impiego dei dispositivi indossabili al fine di valutare lo stato di salute dei pazienti da remoto.

Stando a quanto emerso da uno studio condotto dai ricercatori della Stanford University, finanziato dal gruppo di Cupertino, Apple Watch può essere impiegato con efficacia per il monitoraggio da remoto dei pazienti affetti da fragilità all’apparato cardiovascolare.

L’orologio di Apple per la diagnosi da remoto?

Lo studio ha preso in considerazione i dati ottenuti con il cosiddetto test del cammino in sei minuti (o 6MWT), raccolti attraverso l’impiego dell’applicazione VascTrac appositamente sviluppata, coinvolgendo un totale pari a 110 pazienti nel periodo compreso tra maggio 2018 e maggio 2019. Quelli registrati “a casa” e in completa autonomia sono risultati essere allineati a quelli apprezzati invece in clinica.

I dispositivi utilizzati nel test sono stati iPhone 7 e Apple Watch di terza generazione: non è dunque da escludere che con i successivi modelli della serie si possa ottenere un grado di affidabilità ancor più elevato. Proprio il test 6MWT è stato incluso da Apple nella dotazione software standard dei suoi orologi, con l’aggiornamento al sistema operativo watchOS 7, non costringendo così al download di alcuna applicazione aggiuntiva.

Restando in tema di dispositivi indossabili e monitoraggio della salute, nel settembre 2018, in seguito alla presentazione della Series 4 da parte della mela morsicata, abbiamo rivolto alcune domande a un cardiologo, per meglio capire se questo tipo di tecnologie possa in qualche modo tornare utile al fine di ottenere un feedback immediato e affidabile, focalizzando in particolare l’attenzione sulla funzionalità che permette di eseguire un ECG in soli 30 secondi.

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Da allora il gruppo di Cupertino ha investito parecchio su questo fronte, perfezionando le feature già incluse e aggiungendone altre. Il consiglio non può però che essere lo stesso di sempre: in caso di dubbio o necessità rivolgersi a personale esperto, poiché una non corretta interpretazione dei dati potrebbe far sottovalutare un potenziale rischio o, al contrario, creare apprensioni e preoccupazioni laddove non ce n’è necessità.

Fonte: PLOS
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Pubblicato il
29 mar 2021
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