L’assalto a Capitol Hill del 6 gennaio è stato organizzato e coordinato tramite vari social media. La commissione istituita dal governo statunitense per indagare sull’accaduto ha chiesto a Facebook, Twitter e altre aziende di fornire tutte le informazioni relative all’assalto, incluse quelle relative alle elezioni presidenziali del 2020. I dati devono essere inviati entro il 9 settembre.
I social media devono fornire i dati
Il Select Commitee è stato istituito per esaminare fatti, circostanze e cause dell’assalto con l’obiettivo di suggerire eventuali leggi, procedure e regole da seguire per evitare che non accadano più simili attacchi alla democrazia degli Stati Uniti. La commissione ha già chiesto informazioni a varie agenzie governative, tra cui FBI, Dipartimento di Giustizia, Difesa, Interni e Sicurezza interna. Ora è il turno dei social media.
La commissione ha inviato una richiesta scritta a 15 aziende/piattaforme: 4chan, 8kun, Facebook, Gab, Google, Parler, Reddit, Snapchat, Telegram, theDonald.win, Tik Tok, Twitch, Twitter, YouTube e Zello. L’elenco è piuttosto lungo e include documenti, report, studi, analisi e altre informazioni relative a disinformazione, violenza estremista e interferenza straniera a partire da aprile 2020.
Le aziende devono inoltre fornire account, gruppi, utenti, post e altri contenuti che sono stati sanzionati, sospesi e rimossi dalla piattaforma. La commissione chiede anche informazioni sulle modifiche attuate per evitare la diffusione di fake news durante la campagna elettorale del 2020, oltre che prima e dopo il 6 gennaio 2021.
Facebook, Google e Snap hanno promesso la loro collaborazione. L’ex Chief Security Officer di Facebook (Alex Stamos) ha dichiarato che la commissione non può costringere le aziende a consegnare i contenuti degli utenti. Secondo Donald Trump (che ha denunciato Facebook, Google e Twitter), il Presidente Biden dovrebbe sfruttare il suo privilegio per bloccare la richiesta di informazioni alle agenzie federali.