A quattro mesi di distanza dalla pubblicazione della versione precedente è arrivato Audacity 3.7.6. La nuova release dell’editor audio porta con sé miglioramenti che interessano la stabilità e l’affidabilità, ma non manca una novità importante. Come sempre, è in download per sistemi operativi Windows, macOS e Linux.
Audacity 3.7.6 è disponibile: download e novità
Il cambiamento più significativo riguarda senza dubbio l’introduzione del supporto per FFmpeg 8.0. Ecco cosa compone il resto del changelog.
- Aggiunta l’analisi spettrogramma Wavelet;
- aggiunto il panning con trascinamento attraverso il tasto centrale del mouse sopra il pannello delle tracce;
- aggiunto “Importa da audio.com” per importare file audio da audio.com;
- corretta l’instabilità degli upload audio sul cloud;
- consentita l’esportazione come OGG/Opus con l’utilizzo di FFmpeg;
- corretta l’importazione di FLAC a 16-bit;
- aggiornamento della libreria libcurl a 8.17.0 e di wavpack a 5.7.0.

In primavera il progetto ha compiuto 25 anni. È trascorso un quarto di secolo dalla pubblicazione della release 0.8 datata 28 maggio 2000, su cui avevano iniziato a lavorare nell’autunno precedente Dominic Mazzoni e Roger Dannenberg alla Carnegie Mellon University. Il nome inizialmente era CMU Visual Audio, cambiato per il lancio.
Il team di sviluppo ha confermato nei mesi scorsi di essere al lavoro sulla versione 4.0. Tra i cambiamenti che saranno introdotti, uno riguarderà il logo: addio a quello vecchio e colorato che tanti hanno imparato a tenere sul desktop, in favore del restyling visibile qui sotto.
… stiamo ancora lavorando duramente su Audacity 4.0, che non sarà ancora del tutto una DAW, ma risolverà molti problemi di UX, che hanno reso Audacity finora più fastidioso da usare del necessario. Presto pubblicheremo un aggiornamento su cosa aspettarci esattamente da Audacity 4.0.
Come scaricarlo senza Muse Hub
È possibile scaricare Audacity 3.7.6 dalle pagine del sito ufficiale oppure attraverso il repository GitHub dedicato (e da Microsoft Store su Windows). Consigliamo il download della versione senza Muse Hub (fornito da Muse che gestisce il software) per ottenere l’esperienza pulita e minimalista a cui ha sempre abituato il tool.