Banda larga, Google ascolta gli utenti

Banda larga, Google ascolta gli utenti

Una nuova iniziativa di Mountain View invita i netizen a esprimersi sul futuro del broadband statunitense. I migliori commenti verranno poi integrati con le idee fermentate nel Googleplex e comunicati direttamente al governo
Una nuova iniziativa di Mountain View invita i netizen a esprimersi sul futuro del broadband statunitense. I migliori commenti verranno poi integrati con le idee fermentate nel Googleplex e comunicati direttamente al governo

Pur se tra qualche difficoltà, le connessioni a banda larga stanno diventando un discrimine fondamentale per stabilire la capacità degli Stati Uniti di continuare a guidare il progresso tecnologico nei prossimi anni. Persino le chiese riconoscono la funzione di giustizia economica e sociale dell’accesso veloce a Internet, e ora Google chiama a raccolta gli utenti per ragionare su proposte innovative e fruttifere, proposte da portare davanti al governo che si appresta a investire denari sulle connessioni con il suo National Broadband Plan .

Agendo in partnership con New America Foundation , Mountain View ha aperto un sito di discussione a cui chiunque può accedere (posto che sia dotato di un Google account alla bisogna) per proporre le sue idee su policy, strumenti e modalità di allargamento della penetrazione della banda larga negli States. Tempo due settimane, dice Google, e le idee più popolari (quelle cioè più votate dai netizen sul sito) e innovative andranno a integrare la proposta aziendale che Mountain View presenterà alla Federal Communications Commission sul piano NBP.

Anche se negli States la banda larga è diventata un bene indispensabile per chi ha la possibilità di accedervi, irrinunciabile anche dopo un licenziamento e nei periodi più neri dell’attuale recessione mondiale, ancora sussistono difficoltà di accesso alle connessioni veloci nelle zone rurali e per la parte economicamente meno facoltosa del complesso patchwork sociale americano.

Sino a ora l’iniziativa di Google e NAF ha dimostrato di aver raccolto una certa popolarità, con migliaia di commenti e proposte per un broadband al passo coi tempi e compatibile con le sfide economiche e sociali del futuro prossimo venturo. Altrettanto vero è che con tutta probabilità Google non mancherà l’occasione di promuovere, presso la FCC, le sue stesse proposte sin qui delineate sulla faccenda.

Proposte che ad esempio prevedono l’installazione di fibre ottiche “come parte di ogni progetto infrastrutturale finanziato con fondi federali”, la fornitura di connessioni veloci a Internet a tutte le biblioteche, le scuole, gli uffici pubblici e i centri sanitari sparpagliati sul territorio , la fornitura di incentivi agli ISP per l’installazione di cavi in fibra aggiuntivi da poter cedere in leasing in momenti successivi, una liberatoria per l’utilizzo di dispositivi wireless senza vincoli di licenza per la fornitura di broadband attraverso le frequenze televisive inutilizzate.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
20 lug 2009
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