La BBC ha perso la pazienza. Dopo aver visto altre testate giornalistiche firmare accordi milionari con le aziende di intelligenza artificiale, l’emittente pubblica britannica ha scritto una lettera di diffida a Perplexity chiedendo di smettere di fare scraping i suoi siti web, cancellare tutti i contenuti copiati e proporre un risarcimento economico se vuole continuare a usare il materiale.
BBC minaccia Perplexity: basta copiare i nostri articoli senza pagare
Se Perplexity non accetterà le richieste, la BBC è pronta a passare al piano B. Chiederà un’ingiunzione per presunto uso improprio della proprietà intellettuale.
Come promemoria, Perplexity è a metà strada tra un motore di ricerca tradizionale e i chatbot AI come ChatGPT. Cerca informazioni dal web in tempo reale per rispondere alle domande. Basta fare una richiesta, lei esamina le fonti presenti in Internet e costruisce una risposta su misura basata su quello che ha trovato. Il servizio di base è gratuito, ma c’è anche Perplexity Pro a pagamento. Il problema è che l’azienda guadagna usando contenuti di editori che non vedono un centesimo, mentre i loro server vengono martellati dalle richieste dei bot.
Perplexity si difende
Perplexity non ci sta e replica al Financial Times chiamando le accuse della BBC “manipolatorie e opportunistiche“. La startup accusa l’emittente di avere “una fondamentale incomprensione della tecnologia, di Internet e del diritto della proprietà intellettuale“. Ma non è la prima volta che Perplexity finisce nei guai. Forbes e Wired l’hanno accusata di plagio, mentre il New York Times le ha inviato una diffida per smettere di usare i suoi contenuti.
Per sedare gli animi, Perplexity ha creato un programma di revenue sharing con alcuni editori, tra cui TIME, Fortune e Der Spiegel. Secondo Digiday, la quota arriva fino al 25% dei ricavi pubblicitari. Non è chiaro se la BBC abbia mai considerato questa strada o se preferisca puntare a un accordo più vantaggioso. È possibile che la BBC stia guardando agli accordi che altri media hanno stretto con OpenAI e Mistral, dove le cifre sono probabilmente più sostanziose.
Le cause per il copyright contro l’AI
Questo è solo uno dei tanti casi legali in corso contro l’AI. I modelli di intelligenza artificiale hanno bisogno di enormi quantità di dati per l’addestramento. E molti sono protetti da copyright. Se queste aziende possano usare liberamente questi contenuti o debbano prima chiedere il permesso è un dibattito ancora aperto.
Sta di fatto, che la mossa della BBC potrebbe incoraggiare altri editori a fare lo stesso, cercando di ottenere condizioni più vantaggiose da Perplexity. D’altra parte, Perplexity potrebbe semplicemente rimuovere i contenuti BBC dalla sua piattaforma e trovare le informazioni altrove. Ma se Perplexity iniziasse a rimuovere troppi editori importanti, finirebbe per diventare molto meno utile. È vero anche che se cedesse alle richieste di tutti, i costi potrebbero diventare insostenibili. È un equilibrio delicato.