Bing Cashback chiuderà per scarsa adozione da parte degli utenti , o almeno perché nel corso dei primi due anni di attivazione non vi sarebbe stata l’ampia diffusione sperata da Redmond: non ha “cambiato la struttura degli affari su Internet” come aveva auspicato Ballmer.
Cashback era un programma di sponsorizzazione degli acquisti (attivo solo per gli Stati Uniti) e aveva alla base un’idea che poteva essere innovativa: prevedeva un rimborso a posteriori delle spese fatte partendo dalle pagine Microsoft .
Oltre un migliaio di partner avevano aderito al programma mettendo a disposizione sconti per attrarre clienti: in particolare i rivenditori online apprezzavano il servizio perché era una delle vie principali con cui riuscivano a dirottare traffico verso le proprie pagine. E i rimborsi arrivavano fino al 30 per cento del prezzo dell’acquisto .
Nonostante questo, Cashback non ha mai preso piede. Almeno non come si attendevano i vertici di Microsoft che hanno quindi ora scelto di abbandonare gradualmente il servizio: chiuderà a fine luglio. Mentre i clienti che hanno maturato crediti avranno un altro anno di tempo per farne richiesta.
Secondo gli osservatori , offerte in certi casi troppo belle per essere vere che suscitavano – di conseguenza – lo scetticismo degli utenti, o formule di sottoscrizione non dirette (un ulteriore log in e una tempistica da comprendere per quanto riguarda il rimborso) sarebbero fra i fattori che ne hanno ostacolato la diffusione.
Inoltre potrebbe aver pesato sulla scelta di Redmond il fatto che l’utilizzo del servizio non sembra aver portato effettivamente utenze a Bing, che veniva utilizzato dagli utenti solo per gli acquisti, salvo poi tornare a Google per qualsiasi altra necessità. Anche se nel corso dell’ultimo anno Bing ha guadagnato quasi il tre per certo sul mercato statunitense dei motori di ricerca.
Infine, può essere stata influente la necessità di razionalizzare i servizi meno profittevoli in vista dell’integrazione con Yahoo!.
Microsoft vuole in ogni caso porre l’accento di Bing sempre sullo shopping, per cui avrebbe in cantiere varie nuove idee.
Claudio Tamburrino
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internet...
penso solo che renda piú facile la condivisione delle notizie, ma ora che internet sempre di piú sta diventando un "MASS" media l'utente deve avere molta "voglia" e "curiositá" per andare oltre ai siti di Repubblica.it etc...Credo che una persona che sia davvero interessata all'informazione anche prima di internet aveva la sua "rete" di informazione, certo ora é piú semplice, anzi diciamo, piú accessibile, il punto é quanti siano DAVVERO interessati a cercare le informazioniMeXRe: internet...
- Scritto da: MeX> penso solo che renda piú facile la condivisione> delle notizie, ma ora che internet sempre di piú> sta diventando un "MASS" media l'utente deve> avere molta "voglia" e "curiositá" per andare> oltre ai siti di Repubblica.it> etc...Torniamo ai sani vecchi valori di una volta, dove l'informatico era la persona spinta da curiosita' e interesse, e poi ci sara' il generico elemento della massa, detto "utonto", il quale nulla sa, nulla vuole sapere, gli basta cliccare, e uniformare la propria conoscenza col resto della massa utonta.> Credo che una persona che sia davvero interessata> all'informazione anche prima di internet aveva la> sua "rete" di informazione, certo ora é piú> semplice, anzi diciamo, piú accessibile, il punto> é quanti siano DAVVERO interessati a cercare le> informazioni"Meno siamo e meglio stiamo" (cit.)panda rossaRe: internet...
cosí allora iternet non starebbe rivoluzionando nulla...MeXRe: internet...
L'uomo è fondamentalmente conservatore quando riguarda se stesso e progressista quando vede qualcosa che potrebbe migliorare quello che riguarda se stesso.Comunque sono d'accordo con panda rossa, si potrebbe tornare ai sani e vecchi valori di una volta.Wolf01Re: internet...
Se una persona è pigra, non c'è innovazione tecnologica che tenga.Quanto internet cambierà la società forse non lo scopriremo noi, ma forse i figli dei nostri figli (e forse ancora più tardi). Del resto Gutenberg stampava bibbie, mica dichiarazioni dei diritti dell'uomo.VitalijRe: internet...
si ma Gutemberg alla fine lo usiamo per stampare i giornali criticati in questo articolo :)MeXRe: internet...
- Scritto da: MeX> penso solo che renda piú facile la condivisione> delle notizie, ma ora che internet sempre di piú> sta diventando un "MASS" media l'utente deve> avere molta "voglia" e "curiositá" per andare> oltre ai siti di Repubblica.it> etc...Soprattutto, deve essere interessato all'argomento.Io seguo le notizie su siti specializzati, che però ne trattano solo alcune; di altre notizie, leggo quel poco che dicono i portali internet (tipo yahoo, o Google news): mi è sufficiente per capire che l'argomento non mi interessa.È la fine del concetto di giornale generalista, che tratta un po' di tutto, approfondendo poco, e rivolgendosi a persone che non conoscono bene l'argomento.angrosRe: internet...
si ma c'é anche il rovescio della medaglia.Io da poco mi sono abbonato a National Geographic, con il numero scorso ho imparato qualcosa di piú sul sonno e su un'eruzione vulcanica di dimensioni catastrofiche in USA.Senza qualcuno che mi proponesse quelle informazioni non le avrei mai cercate da soloMeXRe: internet...
Secondo me (ma è una mia opinione) questo tipo di servizio dovrebbe rimanere appannaggio della tv. La tv esiste, i canali di documentari esistono... usiamoli! Non sono obsoleti.Internet deve offrire servizi nuovi, che la tv non offre e non può offrire: non deve sostituire la tv (come la radio non ha sostituito il telefono)angrosRe: internet...
- Scritto da: MeX> Senza qualcuno che mi proponesse quelle> informazioni non le avrei mai cercate da> solomale, quello è un TUO limite! :-Pnon è che con internet non sia cambiato niente, ma anche prima della sua diffusione tu potevi leggere (anche solo sfogliare) più giornali, leggere più riviste e libri, guardare più tv, andare a teatro, al cinema, in biblioteca, al bar dello sport, a fare una visita dai parenti e amici per sapere come stanno...ora puoi continuare a farlo, in più puoi mandare mail, navigare sui siti (quelli che vuoi tu, partire da siti che conosci e a cui sei affezionato, come PI, o un motore di ricerca o Wikipedia o un blogger, un newsgroup, ecc., e iniziare a seguire i link cercando di costruire - da te - un filo logico...ma anche no, puoi anche passare i pomeriggi a guardare la pupa e il secchione o pisolare di fronta alla tv...romul pioRe: internet...
- Scritto da: MeX> Credo che una persona che sia davvero interessata> all'informazione anche prima di internet aveva la> sua "rete" di informazione, certo ora é piú> semplice, anzi diciamo, piú accessibile, il punto> é quanti siano DAVVERO interessati a cercare le> informazioniInternet è "facile", è più semplice aprire un wikipedia in pausa pranzo che andare in biblioteca e cercare qualcosa sull'enciclopedia.Questa facilità nel soddisfare la propria curiosità potrebbe aumentare la portata di informazione che gira, spesso la gente non si informa per pigrizia.gerryRe: internet...
> Internet è "facile", è più semplice aprire un> wikipedia in pausa pranzo che andare in> biblioteca e cercare qualcosa> sull'enciclopedia.si... anhce modificare una voce di wikipedia scrivendo razzate ;)> Questa facilità nel soddisfare la propria> curiosità potrebbe aumentare la portata di> informazione che gira, spesso la gente non si> informa per> pigrizia.appunto.Se sei pigro internet non ti aiuta, in quanto non ti PROPONE l'informazione, te la rende solo accessibile, questo era il mio puntoMeXRe: internet...
IL non andare uin bibilioteca non è necessariamente una questione di pigrizia ma di semplice mancanza di tempo... quindi non è detto che internet soddisfi i pigri, chi è pigro lo è con o senza internetAlessandroxInternet? Un FLOPP, non funzia
Basta con la tecnolocia comunista informatizata, lo internet è stato procettato per ditruigere le videoteche.E' ora che le familie tornino a noleggiare il films alla sera in videoteca, invece di scarricarli da sto kazzo di internet. Rivoliamo la vita degli ani 90!Eddiciamocelo, sto internet non si conete, non va, lo usano solo i scarriconi e i teroristi narcotici comunisti che ci ano distruto.Le videoteche sono un setore avanzzato, tecnololoccico, gestite da parapersone competenti. Eddico che non volio i soliti comenti sulla ortografia, io ciò la terza media mallavoro da quando ho 14 ani, la cultura è una minkiata dei scarriconi.VideotecRe: Internet? Un FLOPP, non funzia
se non lo sai usare al meglio te internet , non puoi dire che serva a nulla ..internet rende piu attive e partecipi le persone, rispetto ai "media" tradizioniali.http://www.facebook.com/home.php?#!/group.php?gid=101679159882094&ref=tsnomecognomeMapperchè miccensurate?
Forse punto informatico cellà con noi videotechini?! :(VideotecInformazione e/è reputazione
La diffusione dell'informazione su Internet ha un vizio di design, la grande rete è fatta da "pari" mentre l'informazione necessita della reputazione delle fonti e di chi la racconta per essere valutata.Se è vero che alcuni siti si squalificano da sé (p.e. i complottisti dell'ossido di di-idrogeno) altri tramite notizie "verosimili" possono fare dei danni enormi. E' di pochi giorni fa la notizia di un giornalista italiano che per anni ha venduto interviste inventate e regolarmente pubblicate su giornali di medio taglio.Personalmente non reputo la blogosfera un male in assoluto almeno fino a quando la reputazione del blogger sarà riconoscibile.ecletticoRe: Informazione e/è reputazione
- Scritto da: eclettico> La diffusione dell'informazione su Internet ha un> vizio di design, la grande rete è fatta da "pari"Questo si chiama appunto "peer review", ed è il sistema usato attualmente in ambito scientifico, per valutare la validità di una affermazione.> mentre l'informazione necessita della reputazione> delle fonti e di chi la racconta per essere> valutata.Questo modello si chiama invece "ipse dixit", e veniva usato nel medioevo.angrosRe: Informazione e/è reputazione
- Scritto da: angros> - Scritto da: eclettico> > La diffusione dell'informazione su Internet ha> un> > vizio di design, la grande rete è fatta da> "pari"> > Questo si chiama appunto "peer review", ed è il> sistema usato attualmente in ambito scientifico,> per valutare la validità di una> affermazione.Con la differenza che in ambito scientifico c'è generalmente gente più preparata e con una mentalità più propensa ad indagare più a fondo, mentre qua tanti boccaloni che pendono dalle labbra della prima catena di S.Antonio che gli propinano o viceversa che credono di capire tutto e trasformano quello che gli frulla per la testa, robe che potrebbero essere ipotesi nel migliore dei casi, come certezza assoluta.> > mentre l'informazione necessita della> reputazione> > delle fonti e di chi la racconta per essere> > valutata.> > Questo modello si chiama invece "ipse dixit", e> veniva usato nel> medioevo.Si chiama autorevolezza delle fonti, che dà fiducia ad esempio ai wikipediani, anche se poi qualcuno non ha la competenza necessaria di capire le fonti che cita o che citano altri, prende fischi per fiaschi e capisce quel che gli fa comodo, ma deve sfogare il suo ego da ingegnere elettronico represso e insegnare agli astrofisici la loro materia, convinto di poter giudicare le competenze altrui, quando evidentemente dell'argomento non ne conosce neanche le basi.The Bouncing ThingRe: Informazione e/è reputazione
- Scritto da: angros> - Scritto da: eclettico> > La diffusione dell'informazione su Internet ha> un> > vizio di design, la grande rete è fatta da> "pari"> > Questo si chiama appunto "peer review", ed è il> sistema usato attualmente in ambito scientifico,> per valutare la validità di una> affermazione.> > > mentre l'informazione necessita della> reputazione> > delle fonti e di chi la racconta per essere> > valutata.> > Questo modello si chiama invece "ipse dixit", e> veniva usato nel> medioevo.Più che è questione di dimostrare quello che si dice, direttamente o indirettamente citando qualcosa di affidabile, altrimenti chiunque dà aria alla bocca. Congetture a vanvera, bufale, teorie strampalate, dicerie, luoghi comuni, leggende metropolitane... tutte cose che trovano terreno fertile in rete.BlobRe: Informazione e/è reputazione
- Scritto da: Blob> Congetture a vanvera, bufale,> teorie strampalate, dicerie, luoghi comuni,> leggende metropolitane... tutte cose che trovano> terreno fertile in rete.E ancora di più nei giornali e nei telegiornali!Internet è ancora uno strumento giovane, che non viene ancora sempre preso sul serio oppure è possibile verificare le fonti e confrontare le notizie.Nel giornale e nel telegiornale questo non avviene, lì le notizie ti piovono letteralmente sulla testa, quello che c'è scritto lì o che viene detto è la sacrosanta verità, pure studio aperto che parla dell'orsetto Knut che prende il raffreddore a 40°C in estate.La TV e i giornali sono spesso di parte, non dico che anche internet non lo sia, però è più facile trovare qualcosa che sta "nel mezzo", imparziale.Più volte mi sono trovato a litigare con mio padre su argomenti di cui lui non sa una fava ma che sente al telegiornale, poi magari li smentisco perchè come al solito vengono esagerati e lui mi risponde "vuoi saperne più tu dei giornalisti?"... certamente si, visto che se mi interessa una notizia vado a cercarmi tutte le informazioni che posso e non mi basta quello che mi dice un individuo fazioso che parla solo per farsi bello e prendere soldi.Wolf01Thread spariti
Ma sbaglio o ieri c'erano molti post che dibattevano sulla questione mediorientale, e che sono stati del tutto soppressi?Capisco che si tratta di una questione spinosa, forse la più spinosa del mondo, sulla quale è fin troppo facile parlare per partito preso, ma era comunque una discussione interessante. Ed il "la" lo ha dato lo stesso Mantellini parlandone nell'articolo.Io avrei bloccato i thread più infuocati, piuttosto che censurare.DrummerRe: Thread spariti
vedi internet com'é diversa? ;)MeXIL GARANTE INFORMATIVO
Come ho già espresso quahttp://punto-informatico.it/b.aspx?i=2906460&m=2913379#p2913379l' UNICO VERO "Garante Informativo" è il grado di verificabilità (non di attendibilità che può essere anche una questione soggettiva ed arbitraria) delle fonti Ovvero non è che se a dirmi che gli asini volano è un fisico di chiara fama (esempio di fonte attendibile ma non necessariamente verificabile) la notizia in se sia piu' attendibile che se raccontata da un perfetto sconosciuto, al LIMITE potrà essere legittimato un piccolissimo e fugace dubbio che possa ANCHE aver raccontato qualcosa di verosimile ma se la sua VERITA' non ha dei requisiti di verificabilità vale quanto quella del contadin che zappa la terra. ERGO...Facciamo attenzione all' invocare dei GARANTI che non siano dei principi e dei metodi ma siano persone fisiche e strutture istituzionalizzate.Nel caso di informazioni fornite da un soggetto che è parte in causa in un EVENTO, la FONTE è VERIFICABILE e in se puo' anche essere attendibile ma NON essendo imparziale è l' informazione stessa che puo' essere sospetta di essere soggetta a manipolazione.Quindi è importante anche avere il quadro completo di tutte le possibili variabili in gioco: sapere quindi CHI sono le fonti, che ruolo hanno, le relazioni con altri soggetti coinvolti nei contenuti dell' informazione ecc.... insomma tutti i "METADATI" a corredo delle informazioni ricevute.E per questo non esiste un GARANTE ma un metodo....-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 14 giugno 2010 11.40-----------------------------------------------------------AlessandroxGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiClaudio Tamburrino 07 06 2010
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