Dopo essere passate nei tribunali per la fine di un accordo di licenza sulle tecnologie wireless proprietarie, Nokia e RIM fanno pace sui brevetti WLAN: la corporation finlandese ha annunciato la stipula di un nuovo license agreement con la produttrice canadese, un accordo che prevede condizioni economiche non proprio positive per una società costretta a fare i conti con i ricavi in caduta libera e un futuro più che mai incerto.
Il nuovo accordo arriva a breve distanza dalla condanna di RIM presso la Camera di Commercio di Stoccolma, e prevede che la società dei BlackBerry stacchi un sostanzioso assegno a Nokia oltre al pagamento per le royalty dovute al nuovo accordo di licenza. I dettagli economici, al momento, restano segreti.
Nokia si dice naturalmente felice di aver risolto i problemi di licensing avuti in passato con RIM, un fatto che permette alla multinazionale europea di difendere la propria abilità di proteggere il suo portfolio “unico” di proprietà intellettuali su hardware, software e design.
RIM, dal canto suo, non sarà certo entusiasta del nuovo esborso economico: l’ultimo rapporto sul trimestre fiscale conclusosi a dicembre 2012 parla di un leggero aumento dei profitti netti, ma su conti e un volume di affari dimezzato rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso – 2,7 miliardi di dollari e 7,4 milioni di BlackBerry commercializzati contro i 5,2 miliardi e i 14,1 milioni di BlackBerry del 2011.
Ora più che mai, le speranza di RIM di ridiventare un protagonista di primo piano del mercato mobile sono riposte in BlackBerry 10 e sui cellulari basati sulla nuova versione del suddetto sistema operativo. Si registra, a tale riguardo, una nuova indiscrezione sul nome commerciale del prodotto: il primo smartphone touch BB10 si dovrebbe chiamare Z10 .
Alfonso Maruccia