Bloccati i pirati da 60 milioni di euro

Bloccati i pirati da 60 milioni di euro

Sequestrati 3 siti, recuperate tonnellate di materiale illegale, e contenuti pedopornografici. Maxi-operazione delle Fiamme Gialle in collaborazione con BSA e FPM. Blitz in 9 province italiane
Sequestrati 3 siti, recuperate tonnellate di materiale illegale, e contenuti pedopornografici. Maxi-operazione delle Fiamme Gialle in collaborazione con BSA e FPM. Blitz in 9 province italiane


Roma – 60 milioni di euro. Questo il volume del giro d’affari di una organizzazione criminale dedita alla pirateria e sgominata ieri in una operazione della Guardia di Finanza denominata “Smart”. Una operazione che ha portato alla denuncia di 11 persone e al sequestro di una enorme quantità di materiale illegale.

Le Fiamme Gialle della Compagnia Pronto Impiego, coordinate dal Sostituto procuratore della Repubblica di Milano Gianluca Braghò, hanno portato alla luce i loschi affari che venivano condotti in tutta Italia e che portavano nelle tasche di alcuni degli indagati fino a 10mila euro al mese.

All’organizzazione sono stati sequestrati numerosi masterizzatori per CD e DVD di ultima generazione, 9 programmatori per Smart Card per TV satellitare, migliaia di supporti ottici contenenti opere illecitamente riprodotte, DVD contenenti le ultimissime uscite cinematografiche, oltre centomila programmi software, migliaia di file formato MP3, danaro contante e scanner. Sono 9 le province nelle quali sono state effettuate perquisizioni: Milano, Campobasso, Vercelli, Bologna, Reggio Emilia, Napoli, Trieste, Savona, Padova.

Le indagini, condotte con il supporto tecnico della Business Software Alliance e della Federazione contro la Pirateria Musicale, hanno messo in luce come al centro delle attività illegali vi fosse internet. La rete veniva sfruttata non solo per recuperare e scambiare i materiali duplicati illegalmente ma anche per individuare i clienti. Questi ricevevano quanto ordinato presso caselle postali o persino a domicilio con spedizioni effettuate tramite corriere.

Per individuare i componenti dell’organizzazione, la Guardia di Finanza è dovuta risalire ai mittenti di messaggi anonimi, spesso cifrati, ricorrendo anche all’esame dei file di log dei provider interessati al transito dei messaggi sospetti. Le attività si sostenevano anche grazie a tre siti internet i cui indirizzi non sono stati resi noti ma che le Fiamme Gialle hanno posto sotto sequestro.

Un caso a parte riguarda uno dei membri di questa organizzazione, un 30enne di Milano, sul cui computer sono state individuate più di 4mila immagini pedopornografiche “raffiguranti adolescenti, di varie nazionalità, in esplicite pose pornografiche ovvero durante la consumazione dell’atto sessuale con soggetti maggiorenni”.

L’analisi del materiale sottoposto a sequestro dai finanzieri fa ritenere che il valore della merce sequestrata (attrezzature e valore commerciale delle opere illecitamente duplicate) possa sfiorare i 26 milioni di euro.

“Una stima del valore commerciale delle opere illecitamente duplicate nell’arco di un anno – si legge in una nota della Guardia di Finanza – ha evidenziato come il volume di affari relativo al valore di vendita di supporti CD o DVD realizzato utilizzando i predetti siti internet sottoposti a sequestro dai “Baschi Verdi”, ammonta ad un totale di ? 60.000.000″.

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Pubblicato il
30 ott 2002
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