All’inizio di novembre, Google ha svelato un progetto che prevede il lancio di chip AI a bordo di satelliti. Tra le aziende che vogliono portare data center nello spazio ci sono anche Blue Origin e SpaceX, oltre a varie startup poco conosciute. Una di esse ha già ottenuto un primo risultato concreto.
Data center nello spazio: vantaggi e svantaggi
È noto che i data center terrestri necessitano di enormi quantità di energia e di acqua. I consumi sono aumentati esponenzialmente con l’arrivo dei modelli di intelligenza artificiale generativa. Gli abitanti di alcune città degli Stati Uniti sono rimasti senza acqua e devono pagare bollette più salate.
Da tempo si discute della possibilità di realizzare data center AI nello spazio. Non saranno ovviamente come quelli terrestri, ma i chip AI verrebbero installati all’interno dei satelliti. Tra le aziende interessate ci sono Blue Origin e SpaceX. Quest’ultima è ovviamente avvantaggiata, in quanto potrebbe lanciare versioni modificate dei satelliti Starlink. Jeff Bezos ha dichiarato che sarà possibile avere data center nello spazio entro 20 anni.
Google anticiperà i concorrenti con il lancio di due satelliti test all’inizio del 2027. Verranno costruiti da Planet Labs e ospiteranno le sue TPU (Tensor Processing Unit). Per ovvie limitazioni di peso non sarà possibile installare molti chip AI. Secondo un dirigente di Google occorrono almeno 10.000 satelliti per ottenere una capacità di calcolo da 1 GW.
Il principale vantaggio dei data center spaziali è la disponibilità infinita di energia solare. Gli svantaggi sono però superiori, tra cui costo dei lanci, detriti spaziali e radiazioni. È inoltre necessario garantire la comunicazione ininterrotta tra i satelliti in orbita e tra i satelliti e la Terra.
Aetherflux, startup della California, ha annunciato che lancerà il primo satellite data center all’inizio del 2027. La costellazione si chiamerà Galactic Brain.
Starcloud, startup di Redmond, ha già lanciato un piccolo satellite a novembre. Le GPU NVIDIA H100 a bordo sono state utilizzate con il modello Gemma di Google. Due giorni fa è avvenuta la prima conversazione.