Body scanner, le regole dell'Europa

Body scanner, le regole dell'Europa

Bruxelles adotta un framework di regolamentazione comune per l'impiego non vincolante degli scanner millimetrali negli aeroporti. Chi vorrà adottarli dovrà fare attenzione alla privacy e alla salute dei cittadini
Bruxelles adotta un framework di regolamentazione comune per l'impiego non vincolante degli scanner millimetrali negli aeroporti. Chi vorrà adottarli dovrà fare attenzione alla privacy e alla salute dei cittadini

La Commissione Europea ha dato il la a una nuova regolamentazione comune sull’impiego dei discussi body scanner all’interno degli aeroporti del Vecchio Continente, una regolamentazione che non dice nulla sull’obbligatorietà dell’utilizzo dei dispositivi di sicurezza ma mette paletti importanti al rispetto della privacy e della salute dei viaggiatori europei.

Costantemente sotto il fuoco delle polemiche soprattutto negli USA , i body scanner e le autorità che vorranno installarli in giro per gli hub aeroportuali dovranno ora sottostare a regole comuni per tutti i paesi europei: gli scanner non dovranno conservare alcun archivio delle immagini dei passeggeri, saranno banditi gli scanner ai raggi X per potenziali rischi alla salute e i cittadini dovranno avere sempre la possibilità di scegliere controlli di sicurezza alternativi.

“Spetta ancora ai singoli stati membri o agli aeroporti decidere se installare gli scanner di sicurezza o meno”, ha spiegato il Commissario ai Trasporti della UE Siim Kallas, “ma tutte queste nuove regole assicurano che qualora questa nuova tecnologia verrà usata ci sarà la copertura di standard validi per tutta l’Unione sulle capacità di riconoscimento così come su stringenti tutele nella protezione della salute e dei diritti fondamentali”.

L’impiego degli scanner in tutta Europa (Regno Unito escluso) non potrà insomma (almeno in teoria) portare a scandali come quello scoppiato negli USA a seguito della scoperta di un archivio di immagini di passeggeri scansionati tenute “a fini di test”.

“L’esperienza sin qui raccolta dimostra che i passeggeri e lo staff generalmente vedono gli scanner di sicurezza come un metodo di screening conveniente”, ha aggiunto Kallas.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
15 nov 2011
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