La navicella Starliner di Boeing ritornerà nello spazio ad aprile 2026, ma non ci sarà nessun astronauta a bordo. La NASA e l’azienda della Virginia hanno concordato una modifica del contratto sottoscritto nel 2014. La prima missione ufficiale prevede solo il trasporto di materiali, come ipotizzato all’inizio di aprile.
Starliner-1: missione cargo
Boeing ha ottenuto un contratto per il trasporto degli astronauti in base al Commercial Crew Program, insieme a SpaceX. L’azienda di Elon Musk porta gli equipaggi sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) da oltre cinque anni (finora ha effettuato 11 missioni), mentre Boeing deve ancora risolvere diversi problemi tecnici della navicella Starliner.
La prima missione di test con due astronauti è miseramente fallita. Butch Wilmore e Suni Williams sono ritornati sulla Terra con la navicella Crew Dragon di SpaceX dopo oltre 9 mesi, invece degli 8 giorni di permanenza previsti. La navicella Starliner è invece tornata senza equipaggio.
In base al contratto del 2014, Boeing doveva fornire fino a sei voli con equipaggio. La NASA ha comunicato che, dopo una valutazione approfondita, il numero totale delle missioni è stato ridotto a quattro (le altre due sono opzionali). Tuttavia, la prima missione, denominata Starliner-1, non prevede astronauti a bordo come era in origine. Sarà dunque una missione cargo e il lancio è previsto ad aprile 2026, se la navicella supererà tutti i test e riceverà la certificazione.
Se la missione Starliner-1 avrà successo, Boeing porterà gli astronauti sulla ISS con le altre tre missioni. Servirà dunque per validare le modifiche apportate alla navicella dopo il “disastro” del 2024. Il responsabile del Commercial Crew Program ha dichiarato che la modifica contrattuale è stata necessaria per allineare le missioni con le esigenze operative della ISS fino al 2030, anno in cui verrà distrutta.