Non c’è che da sperare nel buon senso del tribunale che li giudicherà: due ragazzi di Bologna, uno dei quali è un minorenne, hanno ammesso di aver violato dal proprio computer di casa il sistema di una loro professoressa di informatica, a caccia di soluzioni per i compiti in classe.
L’ammissione è arrivata dopo una denuncia contro ignoti, presentata dalla docente che si era resa conto che qualcuno aveva sottratto i suoi dati di accesso, e dopo mesi di indagine da parte della Polizia Postale dell’Emilia Romagna. Una volta individuati, i due sono stati denunciati per accesso abusivo a sistema informatico , un reato punito con severità dall’ordinamento italiano e che, qualora non intervenissero attenuanti di sorta, potrebbe significare una condanna a tre anni di carcere.
I due alunni, iscritti ad una scuola superiore del capoluogo emiliano, avrebbero compiuto le proprie incursioni alla fine dello scorso anno scolastico. La docente si era resa conto che qualcosa era accaduto perché aveva notato prima un accesso non autorizzato alla propria casella di posta elettronica e poi si è vista attribuire un pagamento per un oggetto acquistato su eBay.
Una volta che i cybercop emiliani sono risaliti ai due, entrambi sono stati sottoposti ad interrogatorio. Da quanto è stato riferito, i due giovani hanno ammesso l’accesso al computer e lo scopo dell’incursione, quello di impadronirsi delle informazioni sui compiti in classe, e hanno anche specificato di non aver trovato i materiali che cercavano.
Stando agli inquirenti, si tratta di due smanettoni con una certa capacità che in passato (ma la scuola in quella occasione aveva scelto di non presentare denuncia) avrebbero tentato un’azione di badhamiana memoria : modificare i voti di alcuni compagni accedendo al sistema informatico solastico.
Ancora non si sa quando si terrà la prima udienza del procedimento a loro carico.
-
La carta serve ancor. Punto-Grande Fiat
I computer hanno aumentato il consumo di carta in modo esponenziale.Paolo Cento dei Verdi (comunisti dell'ultim'ora) ha perso un'altra occasione per stare zitto.Quando si studia serve qualcosa di carta da tenere in mano, sottolineare eccetera.Il pc è tanto bello per raccogliere informazioni, ma non serve a nulla nello studio effettivo.Sono un vecchio m.Re: La carta serve ancor. Punto-Grande Fiat
- Scritto da: Sono un vecchio m.> I computer hanno aumentato il consumo di carta in> modo> esponenziale.> Paolo Cento dei Verdi (comunisti dell'ultim'ora)> ha perso un'altra occasione per stare> zitto.> Quando si studia serve qualcosa di carta da> tenere in mano, sottolineare> eccetera.> Il pc è tanto bello per raccogliere informazioni,> ma non serve a nulla nello studio> effettivo.Potrei darti ragione... salvo il fatto che ho visto un dispositivo E-Ink e ti posso assicurare che non si percepisce differenza con un qualsiasi pezzo si carta.Questo è l'oggetto che ho avuto modo di provare http://www.learningcenter.sony.us/assets/itpd/reader/Non permette di prendere nota o di sottolineare, è vero, ma sono tutte cose che saranno aggiunte da qui a poco. L'E-Ink non ha i difetti dei normali display LCD, non affatica la vista, non ha problemi di riflessi di luce causati dal sole, non ha problemi di risoluzione... è a tutti gli effetti uguale alla carta stampata... tanto che, come un libro, necessita di illuminazione esterna.Una volta disegnata la pagina non c'è più consumo di batteria, in altre parole la batteria non serve a mantenere le scritte sulla pagina ma solo a cambiarle. Infatti... un ebook reader E-Ink consuma corrente solo durante i cambi di pagina (una ricarica sostiene 7000 cambi di pagina).Conta inoltre che in quel cosino, grande come un libro e sottile come un tascabile, ci puoi tenere dentro una vera biblioteca.Alphonse ElricRe: La carta serve ancor. Punto-Grande Fiat
Direi che sono scemenze. Io da quasi ingegnere studio meglio con Wikipedia che con i miei libri di testo. E li ho pure la possibilità di aggiungere informazioni se le recupero da altre fonti...Dimmi se con i libri hai questa libertà.Fabrizio MondoRe: La carta serve ancor. Punto-Grande Fiat
- Scritto da: Fabrizio Mondo> Direi che sono scemenze. Io da quasi ingegnere> studio meglio con Wikipedia che con i miei libri> di testo. E li ho pure la possibilità di> aggiungere informazioni se le recupero da altre> fonti...Ottima fonte di informazione.Sei un quasi ingegnere? Lo sai che la tua fonte prima di informazioni dovrebbe essere un buon manuale e le varie ISO-UNI e via dicendo?Ora cambio una pagina di wikipedia e domani mi costruisci un motore senza pistone!> Dimmi se con i libri hai questa libertà.Si suppone che lo studio sia apprendimento di qualcosa che già esiste. Non è creazione di nuovo sapere. Non all'inizio almeno.Sei ingegnere. Se devi studiare per un esame di analisi II, pensi che wikipedia abbia qualche utilità? Oppure hai bisogno di leggere un buon libro (o gli appunti del professore), scriverti le tue note, sottolineare le parti da ricordare?Hai un esame di termotecnica, ti serve wikipedia? Oppure hai bisogno del manuale di termtecnica?E se studi Macroeconomia? Cosa fai, passi la giornata davanti ad un lcd oppure ti conviene prendere il libro e farti qualche esercizio, studiare i grafici IS-LM, fare le tue prove......giusto qualche esempio. Il libro, la penna e il foglio per certe cose sono insuperabili.Nemmeno leggere un libro su lcd è così semplice come leggerlo su carta sfogliando le pagine.Sono un vecchio m.Re: La carta serve ancor. Punto-Grande Fiat
- Scritto da: Fabrizio Mondo> Direi che sono scemenze. Io da quasi ingegnere> studio meglio con Wikipedia che con i miei libri> di testo. E li ho pure la possibilità di> aggiungere informazioni se le recupero da altre> fonti...STUDI USANDO WIKIPEDIA! OSSIGNORE! ALMENO SONO SICURO CHE NON PASSERAI MAI L'ESAME DI ABILITAZIONE PORFESSIONALE/ISCRIZIONE ALL'ORDINE; NE VA DELLA SICUREZZA DI TUTTI NOI.Esami oramai troppo facilieuropeo del futuroRe: La carta serve ancor. Punto-Grande Fiat
apperò, non sapevo che bastasse wikipedia per passare gli esami di ingegneria... ed io fesso che finora mi sono cuccato mattoncini anche da oltre mille pagine...grazie per avermi aperto gli occhi!quasi ingegnere v.o.le soluzioni esistono
basta non cambiare continuamente i libri di testo scolastici.peccato che per gli editori non sono contenti.consiglio:http://www.pubblicascuola.it/Nota di fondo:Quando andavo a scuola c'era in giro una voce, gli editori regalano libri agli insegnanti per convinverli a comprare i loro.C'era una professoressa che ricordo che riteneva questa una cosa giusta perche' permetteva loro di avere piu' libri da cui scegliere.ciaopippo75Re: le soluzioni esistono
> Nota di fondo:> Quando andavo a scuola c'era in giro una voce,> gli editori regalano libri agli insegnanti per> convinverli a comprare i> loro.Confermo.Poi ci sono i docenti che si intascano compensi in forma di grossi sconti da determinati editori se adottano certi libri di testo.Riprendo poi una frase di Cento, che evidentemente ignora come funzionino certe cose: "Ci sono mercatini autogestiti da studenti o genitori di studenti dove ci si scambiano libri in ottime condizioni."Ho lavorato in uno di questi mercatini per ben cinque anni, e posso dire che gli editori li conoscono BENE anch'essi, tant'è che OGNI anno fanno "NUOVE" edizioni dei libri cambiando unicamente impaginazione, aggiungendo qualche scheda qua e là, un po' di foto nuova, qualche breve appendice. Il libro è uguale identico a quello dell'anno precedente, ma diverso come forma, e i numeri di pagine sono del tutto sballati. Ovviamente il prezzo è AUMENTATO. E il docente ha buon gioco ad adottare il libro "nuovo" e a "convincere" gli studenti (e i genitori) a comprare quello e non quello vecchio.E quindi i mercatini hanno vita dura in tutto questo gioco. Perché c'è il genitore che viene a comprare i libri, vede che sono vecchie edizioni anche se titolo & autore è lo stesso, e pensa di venir fregato... e quindi NON compra.E non sto parlando di libri di geografia o storia contemporanea, dove le innovazioni sono comprensibili.Parlo di libri di lingue o di storia antica o medievale, di matematica, ecc., dove le innovazioni anche ci saranno, ma non tanto da richiedere di rifare i libri OGNI anno.Purtroppo il mercato dei libri per la scuola dell'obbligo è una gran MAFIA, e ci sono un bel po' di AVVOLTOI che ci mangiano sopra.Una soluzione? All'estero ci sono paesi che fan così. I libri sono dati IN DOTAZIONE dalla scuola allo studente, GRATIS. A fine anno vanno restituiti: e lo studente è tenuto a RIMBORSARE il libro danneggiato. Un ottimo sistema, tra l'altro, per mettere in zucca ai ragazzi che i libri non si maltrattano e per non far spendere ai genitori capitali ogni fine estate, e per tener lontani certi sciacalli dalla cultura.Tsukishiro YukitoRe: le soluzioni esistono
- Scritto da: Tsukishiro Yukito> > Nota di fondo:> > Quando andavo a scuola c'era in giro una voce,> > gli editori regalano libri agli insegnanti per> > convinverli a comprare i> > loro.> > Confermo.> Poi ci sono i docenti che si intascano compensi> in forma di grossi sconti da determinati editori> se adottano certi libri di> testo.Non diciamo bestialità se sai di casi del genere procedi tranquillamente alla denuncia, minimo siamo di fronte ad un reato di concussione..... > > Riprendo poi una frase di Cento, che> evidentemente ignora come funzionino certe cose:> "Ci sono mercatini autogestiti da studenti o> genitori di studenti dove ci si scambiano libri> in ottime> condizioni."> > Ho lavorato in uno di questi mercatini per ben> cinque anni, e posso dire che gli editori li> conoscono BENE anch'essi, tant'è che OGNI anno> fanno "NUOVE" edizioni dei libri cambiando> unicamente impaginazione, aggiungendo qualche> scheda qua e là, un po' di foto nuova, qualche> breve appendice. Il libro è uguale identico a> quello dell'anno precedente, ma diverso come> forma, e i numeri di pagine sono del tutto> sballati. Ovviamente il prezzo è AUMENTATO. E il> docente ha buon gioco ad adottare il libro> "nuovo" e a "convincere" gli studenti (e i> genitori) a comprare quello e non quello> vecchio.> E quindi i mercatini hanno vita dura in tutto> questo gioco.> > Perché c'è il genitore che viene a comprare i> libri, vede che sono vecchie edizioni anche se> titolo & autore è lo stesso, e pensa di venir> fregato... e quindi NON> compra.> > E non sto parlando di libri di geografia o storia> contemporanea, dove le innovazioni sono> comprensibili.> Parlo di libri di lingue o di storia antica o> medievale, di matematica, ecc., dove le> innovazioni anche ci saranno, ma non tanto da> richiedere di rifare i libri OGNI> anno.> > Purtroppo il mercato dei libri per la scuola> dell'obbligo è una gran MAFIA, e ci sono un bel> po' di AVVOLTOI che ci mangiano> sopra.> Vabbè dipende da libro a libro se il contenuto è lo stesso nessun professore ti dirà mai nulla, il problema sorge solo se ci sono cambiamenti sostanziali che non ti permettono di seguire la lezione.> Una soluzione? All'estero ci sono paesi che fan> così. I libri sono dati IN DOTAZIONE dalla scuola> allo studente, GRATIS. A fine anno vanno> restituiti: e lo studente è tenuto a RIMBORSARE> il libro danneggiato. Un ottimo sistema, tra> l'altro, per mettere in zucca ai ragazzi che i> libri non si maltrattano e per non far spendere> ai genitori capitali ogni fine estate, e per> tener lontani certi sciacalli dalla> cultura.E' il sistema inglese c'è il piccolo problema che con la fine degli studi i libri escono da casa e alla fine dei giochi non so se è proprio un vantaggio. Comunque chi è veramente disagiato in Italia può chiedere i libri gratuiti, stranamente,poi, i meno abbienti son quelli che i libri li comprano nuovi; a pianger miseria è chi i soldi, per andare in disco o per l'ultimo cell, li trova....polklkRe: le soluzioni esistono
> > Confermo. Poi ci sono i docenti che si intascano> > compensi in forma di grossi sconti da determinati> > editori se adottano certi libri di testo.> Non diciamo bestialità se sai di casi del genere> procedi tranquillamente alla denuncia, minimo> siamo di fronte ad un reato di concussione.....O_oAl massimo sarà corruzione (la concussione è un'altra cosa), e comunque ti assicuro che -per quanto la cosa sia più o meno sotto gli occhi di tutti- non è per nulla facile *dimostrare* un simile pactum sceleris.Anche perché, in fondo, senza stare a scomodare la corruzione il prof. (o per lui il consiglio di classe o di istituto, ignoro chi sia veramente competente a decidere formalmente e/o sostanzialmente) "sceglie" tra una pletora di libri che hanno tutti più o meno lo stesso contenuto e più o meno lo stesso prezzo. E comunque dispone di "discrezionalità tecnica" sulla scelta.Comunque, di nuovo senza scomodare la corruzione, i "saggi campione gratuito" esistono eccome... al punto che, se giri un qualunque libro, troverai il corrispondente talloncino predisposto (il che probabilmente avrà una ragione prettamente fiscale, ma mi porta anche a pensare che la percentuale di questi saggi gratuiti sia rilevante sul totale prodotto).Di più: spesso sul mercato dell'usato si trovano in vendita alcuni di questi libri "senza talloncino"... a te immaginarne la provenienza...> > Ho lavorato in uno di questi mercatini per ben[...]> Vabbè dipende da libro a libro se il contenuto è> lo stesso nessun professore ti dirà mai nulla, il> problema sorge solo se ci sono cambiamenti> sostanziali che non ti permettono di seguire la> lezione.Ehhh... ma dove vivi? Come la mettiamo coi proff. che danno i compiti dopo suonata la campanella, "studiate da pag.X a pag.Y, esclusa pag.Z"... ovviamente della nuova versione, gli alunni che hanno la vecchia devono trovare un compagno gentile (cosa non sempre facile) che gli presta la nuova per fare la "conversione"... e ci vuole tempo (può sembrare poco, ma moltiplicato per tutto l'anno scolastico fa...).Peggio ancora sui libri con eserciziario: quanti ci vuole per mischiare e rinumerare intere pagine di equazioni?Ho finito la scuola dell'obbligo da un bel po', ma dubito che la situazione sia migliorata.> E' il sistema inglese c'è il piccolo problema che> con la fine degli studi i libri escono da casa e> alla fine dei giochi non so se è proprio un> vantaggio. Comunque chi è veramente disagiato inQuesto è vero solo in parte: personalmente ho sempre conservato TUTTI i miei libri scolastici, ma è anche vero che non li ho poi concretamente quasi mai ri-sfogliati.Per quanto riguarda i testi "scientifici" (tali sono anche quelli umanistici), la situazione in almeno alcuni campi (che contrariamente a quello che si può pensare NON sono le materie tecniche) si sta raggiungendo il limite della follia.Proprio in questi giorni sto studiando su (molti) libri molto recenti.Con "molto recenti" intendo pubblicati da marzo a luglio 2007. L-U-G-L-I-O 2007.Indovina?Ho già dovuto stampare e operare diversi "aggiornamenti"... -_-> Italia può chiedere i libri gratuiti,> stranamente,poi, i meno abbienti son quelli che i> libri li comprano nuovi; a pianger miseria è chi> i soldi, per andare in disco o per l'ultimo cell,> li> trova....-_-Re: le soluzioni esistono
- Scritto da: pippo75> basta non cambiare continuamente i libri di testo> scolastici.> > peccato che per gli editori non sono contenti.> > consiglio:> > http://www.pubblicascuola.it/> > > Nota di fondo:> Quando andavo a scuola c'era in giro una voce,> gli editori regalano libri agli insegnanti per> convinverli a comprare i> loro.> C'era una professoressa che ricordo che riteneva> questa una cosa giusta perche' permetteva loro di> avere piu' libri da cui> scegliere.> > ciaoI libri per gli insegnanti per la loro classe di insegnamento sono ovviamente gratuiti, sarebbe impossibile conprarli tutti e TUTTI gli editori se li richiedi te li inviano, non c'è motivo per sceglie pinco invece di pallino.polklkLIBRI; UNICA FORMA DI STUDIO SERIO
Al diavolo le fesserie multimediali e tutte quelle distrazioni che annaquano la sostanza senza arrivare al dunque. Il computer come mezzo di studio ha un potenziale infinito, solo se usato da persona con la testa sulle spalle e siprattutto con una libreria PERSONALE che non contempla solo l'uomo ragno o l'enciclopedia di david gnomo.INTERNET E' FUFFA, E' MOLTO MEGLIO LA VECCHIA E CARA BIBLIOTECA; PER UN SEMPLICE MOTIVO...SOLO SFOGLIANDO UN LIBRO O SCRUTANDO UNO SCAFFALE E' POSSIBILE FARE LA COSì DETTO PESCAGGIO INTERESSANTE; PRENDERE IN MANO UN LIBRO O LEGGERE UNA PAGINA CHE SEPPUR NON RELAZIONATO CON L'ARGOMENTO TRATTATO, PUO' ESSERE UN UTILISSIMO PERL'APPRENDIMENTO CULTURALE, NONCHE' A STUZZICARE ULTERIORMENTE LA LETTURA.Intenet e google per quanto precisi siano inc erti casi; eliminaino totalmente o quasi la possibilita' di trovare argomenti interessanti anche in modo casuale.la cultura sta finendo, ha troppi nemicieuropeo del futuroGli sciacalli della cultura
Riprendo poi una frase di Cento, che evidentemente ignora come funzionino certe cose: "Ci sono mercatini autogestiti da studenti o genitori di studenti dove ci si scambiano libri in ottime condizioni."Ho lavorato in uno di questi mercatini per ben cinque anni, e posso dire che gli editori li conoscono BENE anch'essi, tant'è che OGNI anno fanno "NUOVE" edizioni dei libri cambiando unicamente impaginazione, aggiungendo qualche scheda qua e là, un po' di foto nuova, qualche breve appendice. Il libro è uguale identico a quello dell'anno precedente, ma diverso come forma, e i numeri di pagine sono del tutto sballati. Ovviamente il prezzo è AUMENTATO. E il docente ha buon gioco ad adottare il libro "nuovo" e a "convincere" gli studenti (e i genitori) a comprare quello e non quello vecchio.E quindi i mercatini hanno vita dura in tutto questo gioco. Perché c'è il genitore che viene a comprare i libri, vede che sono vecchie edizioni anche se titolo & autore è lo stesso, e pensa di venir fregato... e quindi NON compra.E non sto parlando di libri di geografia o storia contemporanea, dove le innovazioni sono comprensibili.Parlo di libri di lingue o di storia antica o medievale, di matematica, ecc., dove le innovazioni anche ci saranno, ma non tanto da richiedere di rifare i libri OGNI anno.Purtroppo il mercato dei libri per la scuola dell'obbligo è una gran MAFIA, e ci sono un bel po' di AVVOLTOI che ci mangiano sopra.Una soluzione? All'estero ci sono paesi che fan così. I libri sono dati IN DOTAZIONE dalla scuola allo studente, GRATIS. A fine anno vanno restituiti: e lo studente è tenuto a RIMBORSARE il libro danneggiato. Un ottimo sistema, tra l'altro, per mettere in zucca ai ragazzi che i libri non si maltrattano e per non far spendere ai genitori capitali ogni fine estate, e per tener lontani certi sciacalli dalla cultura.Tsukishiro YukitoRe: Gli sciacalli della cultura
> Una soluzione? All'estero ci sono paesi che fan> così. I libri sono dati IN DOTAZIONE dalla scuola> allo studente, GRATIS. A fine anno vanno> restituiti: e lo studente è tenuto a RIMBORSARE> il libro danneggiato. Un ottimo sistema, tra> l'altro, per mettere in zucca ai ragazzi che i> libri non si maltrattano e per non far spendere> ai genitori capitali ogni fine estate, e per> tener lontani certi sciacalli dalla> cultura.Una cosa del genere a me non andrebbe bene. Io ho bisogno di sottolineare (matita), di scrivere, sfogliare continuamente. Il libro si consuma, ma perché mi approprio di quel che insegna. Dover fare attenzione a non sgualcirlo...no...proprio non fa per me!Per Internet, ripeto. Internet è bella, spaziosa, c'è di tutto a livello generale. Ma se si cerca qualcosa di tecnico, di specifico...di certo NON SI DEVE FAR AFFIDAMENTO A WIKIPEDIA. Si leggono tante di quelle fesserie su quell'enciclopedia (un insulto alla parola) che la sua affidabilità è nulla. Molti cambiano le voci solo per meri scopi politici, altri per semplice ignoranza.E chi dimentica la sensazione dello sfogliare le pagine di un libro?Sono un vecchio m.Re: Dico la mia
E' inutile far comprare libri da 1000 pagine se poi se ne fanno studiare 100! 1 libro con le versioni di latino da tradurre (delle quali se ne fanno un quarto), 1 antologia da 1200 pagine, di cui si leggono 10 poesie, un libro di scienze zeppo di foto che nemmeno si apre...I professori dovrebbero fare e distribuire le loro dispense con quello che spiegano lasciando spazi per eventuali appunti: quello è il risparmio della carta! (e del denaro)LEGGI BENE ecological warrior!!Ho parlato di internet solo nella premessa, ma mi sembri un po' troppo prevenuto nei confronti della tecnologia per esprimerne un parere obiettivo.Stammi benone.GPBGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 18 set 2007Ti potrebbe interessare