Il browser Brave lancia il suo motore di ricerca (in beta)

Il browser Brave lancia il suo motore di ricerca

Disponibile per il momento in versione beta, la piattaforma si propone agli utenti come alternativa allo strapotere del colosso Google.
Il browser Brave lancia il suo motore di ricerca
Disponibile per il momento in versione beta, la piattaforma si propone agli utenti come alternativa allo strapotere del colosso Google.

Raggiungibile all’indirizzo search.brave.com, il motore di ricerca allestito da Brave è online, seppur al momento in versione beta. La piattaforma è stata realizzata sulla base di quanto già reso disponibile da Tailcat, oggetto di una recente acquisizione.

Brave Search, il guanto di sfida lanciato a Google

Proprio come il software per la navigazione (nonostante qualche passo falso), grande attenzione è stata riposta a quanto concerne la tutela della privacy: no al traking e volontà di soddisfare prima le esigenze degli utenti anziché quelle legate ai profitti. Queste le caratteristiche che contraddistinguono Brave Search, elencate nel comunicato che ne annuncia il debutto, le riportiamo di seguito in forma tradotta.

  • Privacy: nessun tracciamento o profilazione degli utenti;
  • l’utente al primo posto: l’utente in cima alla scala delle priorità, non l’advertising o l’industria dei dati;
  • indipendenza: Brave gestisce il proprio motore di indicizzazione per rispondere alle query comuni in modo privato, senza appoggiarsi ad altri provider;
  • scelta: presto saranno disponibili una versione gratuita supportata da pubblicità e una a pagamento senza advertising;
  • trasparenza: nessun metodo segreto né algoritmi che modificano i risultati e, presto, modelli di ranking curati dalla community per garantire la diversità e prevenire distorsioni o censure;
  • senza soluzione di continuità: la migliore integrazione tra browser e ricerche, senza compromessi sulla privacy, dalla personalizzazione ai risultati istantanei mentre gli utenti digitano.
  • apertura: Brave Search sarà presto disponibile come base per altri motori di ricerca.

La query "punto informatico" su Brave Search

È proprio l’integrazione tra il browser (oltre 32 milioni di utenti attivi su base mensile) e il motore di ricerca a rappresentare il guanto di sfida lanciato a Google e al suo Chrome. Non sarà però certo cosa semplice insidiarne l’attuale strapotere.

La piattaforma debutta in un contesto che vede un’attenzione sempre maggiore riposta a quanto concerne la sfera privata di chi popola il mondo online. È facendo leva su questo tipo di esigenza che iniziative come Brave Search possono cercare di conquistare e fidelizzare una nicchia di fedeli, come già da tempo fa DuckDuckGo, che proprio nei giorni scorsi ha annunciato l’arrivo di alcuni importanti miglioramenti.

Fonte: Brave
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Pubblicato il
23 giu 2021
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