Captain Copyright è morto

Captain Copyright è morto

Le major canadesi si rendono conto che sostenere come proprio diritto le limitazioni e i paletti imposti ai consumatori semplicemente non funziona. Un messaggio che nelle scuole proprio non attecchisce
Le major canadesi si rendono conto che sostenere come proprio diritto le limitazioni e i paletti imposti ai consumatori semplicemente non funziona. Un messaggio che nelle scuole proprio non attecchisce

È nei guai ormai da quasi un anno ma ora, segnala BoingBoing , è arrivato al capolinea. Si tratta di Captain Copyright , il supereroe difensore del diritto d’autore, il fumetto educativo (qui sotto un’immagine) che avrebbe dovuto diffondersi nelle scuole canadesi per istruire anche i più giovani sui diritti delle major e su cosa li aspetta come consumatori di nuovi media.

Ora sul sito dell’iniziativa si legge una dichiarazione di resa che viene in queste ore festeggiata dai tanti che chiedono una sostanziale revisione delle norme e una presa d’atto delle novità comportamentali e sociali introdotte dall’era dell’informazione.

Il capitano Nel messaggio lasciato dai promotori del sito, che all’epoca fece così tanto discutere da suscitare gustose e ponderate parodie didattiche , si legge, tra l’altro:

“Siamo giunti alla conclusione che il clima attuale sui problemi del copyright non consente a progetti come questo di avere successo. È difficile per le varie parti accordarsi sui temi del copyright oggi come oggi e sappiamo che, dinanzi ad una continua opposizione, il materiale non verrà usato nelle scuole. Viste le circostanze, riteniamo che non abbia senso continuare a lavorare su questo progetto”.

Secondo gli autori dell’iniziativa, finanziati dall’industria dei contenuti, rimane valido il progetto di fornire materiali didattici sul diritto d’autore. “Speriamo davvero – scrivono – che verrà un giorno quando la comunità del copyright, compresi docenti, bibliotecari e soggetti di raccolta diritti, possano lavorare assieme per fornire uno strumento condiviso di apprendimento, che dia ad alunni e studenti un quadro equilibrato sul copyright”.

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Pubblicato il 6 feb 2007
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