Cara Yahoo!, non ti servo più

Cara Yahoo!, non ti servo più

Presentate le dimissioni da parte di Carl Icahn, il corporate rider che aveva guidato la dissidenza interna all'azienda di Sunnyvale. Yahoo! non avrebbe bisogno di investitori attivi, in altre faccende affaccendati
Presentate le dimissioni da parte di Carl Icahn, il corporate rider che aveva guidato la dissidenza interna all'azienda di Sunnyvale. Yahoo! non avrebbe bisogno di investitori attivi, in altre faccende affaccendati

“Non credo che in questo momento debba essere necessaria la presenza di un investitore attivo all’interno del consiglio d’amministrazione di Yahoo! e, oltretutto, le mie attuali attenzioni sono rivolte verso altri soggetti”. Sono parole scritte da Carl Icahn, corporate rider tra i più noti e ricchi al mondo, che ha recentemente spedito una lettera all’attenzione della board of directors dell’azienda di Sunnyvale, presentando le proprie dimissioni con effetto immediato .

“Al momento non ho il tempo sufficiente per dedicarmi agli affari di Yahoo! – ha motivato Icahn – quel tempo necessario affinché un board member possa soddisfare le aspettative degli azionisti”. Ha quindi altro a cui pensare, Carl Icahn, altre energie da riversare in altri suoi affari . Gli è bastato sapere che l’accordo con Microsoft nel search e nella pubblicità è andato in porto, in attesa soltanto delle decisioni finali delle Antitrust statunitensi ed europee.

E pare essergli bastata anche la qualità del lavoro realizzato sinora da Carol Bartz, CEO di Yahoo! dallo scorso gennaio a seguito delle dimissioni del founder Jerry Yang. “Carol sta facendo un grande lavoro – ha spiegato Icahn – e credo che anche l’accordo con Microsoft fornirà grandi benefici nel lungo periodo, benefici che ancora in molti non hanno compreso”.

Carl Icahn si era spinto lo scorso anno all’avventura nel consiglio d’amministrazione di Yahoo!, dopo aver dichiarato il proprio disappunto relativo al rifiuto da parte di Sunnyvale dell’offerta di circa 50 miliardi di dollari fatta da Microsoft. Una singola azione dell’azienda in quel periodo valeva 33 dollari. Ad agosto, Icahn aveva venduto il 16 per cento della sua quota azionaria, rimanendo con un valore complessivo di 63 milioni di dollari. Ora, dopo le sue dimissioni, il valore azionario di Yahoo! è sceso di due punti percentuali, stabilizzandosi su un valore di quasi 17 dollari per azione .

“Quando sono entrato nel consiglio – ha continuato Icahn – l’azienda viveva un momento piuttosto turbolento. Da allora, abbiamo lavorato insieme per far fiorire Yahoo!, più precisamente portando Carol a diventarne il CEO oltre che arrivando all’accordo definitivo con Microsoft”. Tranquilli i membri della board: “Carl è stato un membro importante di questo consiglio e ci ha aiutati in transizioni significative. Siamo molto grati per il ruolo che ha interpretato nel modellare il futuro di Yahoo!”.

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
26 ott 2009
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