Carta del Docente, le novità: importo, fatture e precari

Carta del Docente, le novità: importo, fatture e precari

Non più 500 euro, fatture inviate entro 90 giorni e riconoscimento ai precari: tutte le novità in arrivo per la Carta del Docente.
Carta del Docente, le novità: importo, fatture e precari
Non più 500 euro, fatture inviate entro 90 giorni e riconoscimento ai precari: tutte le novità in arrivo per la Carta del Docente.

Sono in arrivo novità importanti per la Carta del Docente, a partire dall’anno scolastico 2025-2026. Le modifiche introdotte sono in parte dovute all’emendamento 6.0.100 presentato in Commissione Cultura del Senato. Vediamo cosa cambierà dall’autunno.

Carta del Docente: non sarà più 500 euro

Innanzitutto, c’è la variazione relativa all’importo del bonus: con tutta probabilità non sarà più fissato in 500 euro, come avvenuto fino a oggi. La cifra verrà definita dal Ministero dell’Istruzione e del Merito in accordo con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, sulla base del numero degli aventi diritto e delle risorse disponibili. Tradotto: muterà di anno in anno, in ogni caso non superando la somma attuale. A questo proposito, va ricordato che dal 2025 il plafond è stato incrementato con 60 milioni di euro aggiuntivi.

Fatture entro 90 giorni o nessun rimborso

A livello di rendicontazione, i commercianti e i fornitori di servizi presso i quali sarà utilizzata la Carta del Docente, avranno l’obbligo di trasmettere le fatture relative agli acquisti entro 90 giorni dalla validazione dei buoni. Senza questa operazione, perderanno il diritto a ottenere il rimborso.

Ne hanno diritto anche i precari della scuola

L’ultimo, ma non meno importante aspetto, è quello che riguarda i precari. Il diritto al riconoscimento del bonus anche per chi non è docente di ruolo rappresenta una battaglia che molti hanno già combattuto ricorrendo a via legali, ma che sembra finalmente destinato a diventare strutturale (petizioni 1081 in Senato). I nuovi beneficiari sono coloro con contratto di supplenza annuale su posto vacante e disponibile.

Vale la pena sottolineare che anche questo ampliamento non tiene in considerazione categorie come quella degli educatori, molto spesso incaricati in aula di compiti equiparabili a quelli degli insegnanti. In merito, di recente la Corte di Cassazione si è pronunciata chiarendo che non può non convenirsi sul fatto che essa debba essere attribuita a tutto il personale docente, ivi compresi gli appartenenti al ruolo degli educatori, riconoscendo loro competenze di tipo psicopedagogico, metodologico ed organizzativo-relazionale.

La Carta del Docente, come si legge sul sito ministeriale, è un aiuto destinato all’aggiornamento professionale di chi opera nel mondo della scuola.

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Pubblicato il
15 mag 2025
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