Questa settimana ha riaperto la piattaforma dedicata alla Carta del docente. La riattivazione, ad opera del Ministero dell’Istruzione e del Merito, permette l’accesso agli insegnanti che dispongono di eventuali residui per quanto riguarda l’anno scolastico 2024/2025
e per i beneficiari di sentenze a cui è stata data esecuzione
ovvero i precari ai quali ne è stato riconosciuto il diritto.
Riaperta la piattaforma della Carta del docente
Il ministro Giuseppe Valditara ha dichiarato che la riapertura conferma la nostra cura per la formazione e il costante aggiornamento dei docenti
. Sul sito dedicato si legge inoltre che sono tenute in considerazione le nuove disposizioni che disciplinano l’assegnazione e le modalità di utilizzo del bonus per l’aggiornamento e la formazione professionale
. Queste includono l’estensione della platea dei beneficiari e l’aggiornamento delle tipologie di spesa ammissibili
.
Al momento la lista dei beni acquistabili spendendo il contributo è quella riportata dal portale del Ministero. Eccola.
- Spettacoli dal vivo (biglietti d’ingresso, abbonamento/card);
- libri e testi anche in formato digitale (libri, riviste e pubblicazioni);
- teatro (biglietti d’ingresso, abbonamento/card);
- mostre ed eventi culturali (biglietti d’ingresso, abbonamento/card);
- musei (biglietti d’ingresso, abbonamento/card);
- hardware e software;
- cinema (biglietti d’ingresso, abbonamento/card);
- formazione e aggiornamento (corsi aggiornamento enti accreditati/qualificati, corsi di laurea, corsi post lauream, master universitari, percorsi formativi istituzioni scolastiche, corsi riconosciuti ai sensi della direttiva 170/2016, certificazioni).
I voucher 2025/2026 da gennaio
Per quanto riguarda invece l’anno scolastico 2025/2026, l’assegnazione dei voucher prenderà il via nel mese di gennaio. Ci saranno novità importanti in merito all’importo e alla gestione delle fatture (abbiamo dedicato un articolo di approfondimento).
La questione mai risolta dei precari
Rimane in bilico la questione legata ai precari e alle categorie che pur operando nel mondo scolastico con modalità, competenze e mansioni del tutto paragonabili a quelle degli insegnanti (si pensi ad esempio agli educatori), si vedono negata la possibilità di beneficiare del contributo. A loro, per il momento, rimane ancora solo l’arma del ricorso.
Segnaliamo infine l’interessante contenuto sul tema pubblicato da Orizzonte Scuola, un approfondimento che va a fondo della questione dal punto di vista legale, rispondendo a molte domande, a partire dalle sentenze per chi è stato inizialmente escluso a causa della propria tipologia di contratto.