Caso DualShock, Sony perde ancora

Caso DualShock, Sony perde ancora

Un tribunale distrettuale ha emesso una nuova sentenza contro Sony nel processo che la vede affrontare Immersion, azienda che reclama la proprietà della tecnologia che fa vibrare i controller da gioco
Un tribunale distrettuale ha emesso una nuova sentenza contro Sony nel processo che la vede affrontare Immersion, azienda che reclama la proprietà della tecnologia che fa vibrare i controller da gioco


Roma – Sony ha dovuto incassare una nuova e pesante sconfitta legale contro Immersion , società statunitense che reclama la proprietà di una tecnologia, chiamata haptic , utilizzata per far vibrare gamepad e joystock in concomitanza con certi eventi del gioco: ad esempio, l’uscita di strada dell’auto che si sta guidando o lo scontro con un avversario in una partita di calcio (ovviamente virtuali).

Pochi anni fa Immersion aveva trascinato in tribunale Sony con l’accusa che i gamepad della PlayStation, i celebri DualShock, infrangerebbero il proprio brevetto. Nel 2004 la società è riuscita ad ottenere una prima vittoria , costringendo Sony ha pagarle una percentuale sui ricavi delle proprie console da gioco ed a versarle 90,7 milioni di dollari a titolo di risarcimento danni. Sony è riuscita a tenere in sospeso il pagamento di quest’ultima somma appellandosi ad una Corte Distrettuale della California, la stessa che negli scorsi giorni ha però respinto la sua richiesta di archiviare la causa .

Il primo processo, quello sulla tecnologia, dunque proseguirà e, secondo le previsioni, dovrebbe concludersi verso la fine del mese. I pronostici, a questo punto, sono tutti a sfavore di Sony che ha tentato inutilmente di invalidare le accuse della rivale appellandosi alla prior art : ma il contrattacco non è andato a segno. Nelle ultime fasi del processo la mamma della PlayStation sarà dunque costretta ad adottare una linea difensiva più prudente, tesa probabilmente a minimizzare i danni.

Nel caso in cui Sony perdesse la causa, Immersion potrebbe chiedere alla controparte royalty ben più salate di quelle stabilite dal tribunale: le tariffe praticate agli altri licenziatari della tecnologia sono infatti quasi quattro volte superiori.

Tra i licenziatari di Immersion vi sono giganti come Microsoft e Logitech, entrambi produttori di controller da gioco per console.

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Pubblicato il
15 mar 2006
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