New York (USA) – Gli autori ne parlano come di una tecnologia balistica perché è in grado di riconoscere le imperfezioni presenti su qualsiasi CD e DVD proprio come vengono riconosciute quelle delle pallottole. In entrambi i casi si tratta di imperfezioni “uniche”, che possono cioè essere lasciate da un unico device, o una unica pistola, e dunque rappresentano una sorta di “impronta digitale” della loro provenienza.
Così quelli di Intelligent Automation hanno descritto il proprio sistema, sostenendo che una volta completato consentirà di risalire all’autore di una copia di un CD o di un DVD e, dunque, anche di scovare i pirati che stampano migliaia di copie per rivenderle “sul mercato nero”.
L’azienda, che deve ancora completare lo sviluppo della tecnologia DiskPrint, ha intenzione di proporla come standard per la lotta alla contraffazione e di venderla agli industriali interessati, come quelli della discografia della RIAA o del cinema della MPAA .
Stando ai tecnici di Intelligent Automation, una macchina stampatrice lascia sempre una propria “firma” sul disco copiato, una firma che può essere individuata ricostruendo la superfice del disco con un sensore al laser che la riproduce a computer in 3D. In questo modo possono essere identificati i dettagli più microscopici. Secondo Intelligent Automation, questa tecnologia è destinata ad entrare tra gli strumenti di prova per le indagini della polizia e per portare nuove prove nei tribunali nei casi di contraffazione.