Santa Barbara (USA) – E ‘ lotta aperta fra la Optical Storage Technology Association (OSTA), un’associazione formata dai maggiori produttori di supporti e dispositivi ottici, e la RIAA (Recording Industry Association of America), che invece rappresenta la potente industria discografica americana. Se la prima ha infatti tutto l’interesse affinché i supporti ottici registrabili (CD-R e CD-RW) si diffondano il più possibile, la seconda al contrario maledice il giorno in cui i masterizzatori sono nati.
Sarà dunque oggetto di scontro feroce l’ultima iniziativa della OSTA per la creazione di specifiche che assicurino che i CD-R e i CD-RW creati sui personal computer possano essere riprodotti anche sui lettori consumer di CD e DVD.
Secondo l’OSTA l’iniziativa, chiamata MultiPlay , ha l’obiettivo di evitare il disorientamento degli utenti, contrassegnando con un bollino di compatibilità quei prodotti che supportano i formati comunemente utilizzati sui computer. D’ora in avanti in presenza del loghetto MultiPlay si avrà dunque la certezza che quel determinato CD Player digerisce senza sforzo CD-Audio, CD-Text, CD-R e CD-RW, e lo stesso dicasi per i DVD player, con l’aggiunta in questo caso del formato VideoCD.
Rendere facile la vita agli utenti può di certo avvantaggiare le aziende che stanno dietro all’OSTA, come Panasonic, Sony, HP e Kodak, ma di sicuro manda in escandescenze la RIAA, che ha già bollato l’iniziativa MultiPlay come una mera mossa di mercato.
E se la RIAA si lamenta ora per un bollino, cosa succederà quando, fra qualche mese, la OSTA renderà disponibile un nuovo formato audio compresso, denominato CDA (Compressed Digital Audio), che ambisce a diventare uno standard del settore mantenendo la piena compatibilità verso gli attuali formati più diffusi come l’ MP3 e il WMA? Questo significherà l’adozione di un metodo standard per la scrittura di CD-R/W e un modo altrettanto standard per leggere e navigare, sui player consumer, un CD contenente file audio compressi.
Se l’OSTA promette di far passare il mal di testa agli utenti, certamente ne ha appena fatto scoppiare uno alla “povera” RIAA.