CD protetti, arriva il nuovo Cactus

CD protetti, arriva il nuovo Cactus

Midbar porta sul mercato una nuova protezione per i CD audio che, a suo dire, garantirà la riproducibilità dei dischi su PC e Mac e sarà invulnerabile alle più note tecniche di cracking, compreso il trucchetto del pennarello
Midbar porta sul mercato una nuova protezione per i CD audio che, a suo dire, garantirà la riproducibilità dei dischi su PC e Mac e sarà invulnerabile alle più note tecniche di cracking, compreso il trucchetto del pennarello


Roma – Proclamando il grande successo ottenuto dalla sua tecnologia anti-copia nota come Cactus Data Shield (CDS), la stessa impiegata su 30 milioni di CD audio in tutto il mondo, l’israeliana Midbar ha annunciato di aver iniziato la commercializzazione, a partire dallo scorso luglio, di una seconda versione dei propri sistemi di protezione, conosciuta come “CDS-200”.

Midbar ha spiegato che i CD che impiegano lo schema di protezione CDS-200 possono essere riprodotti sui computer, fra cui finalmente anche i Mac, attraverso un player proprietario. In futuro, dunque, la famigerata tecnologia Cactus non dovrebbe più creare guai – come il blocco del sistema – a chi volesse ascoltare la musica appena acquistata sul proprio PC o Mac.

Come più volte spiegato in passato, la tecnologia CDS fa in modo di alterare i dati registrati su CD in modo tale da renderne “impossibile” – o forse sarebbe meglio dire difficoltosa – la masterizzazione.

Midbar ha poi orgogliosamente affermato che la nuova versione del suo meccanismo anti-copia non è più vulnerabile a quel banale trucchetto con cui, come si è riportato lo scorso maggio , era possibile “sproteggere” un CD protetto con CDS o Key2Audio semplicemente applicando un post-it o tracciando una riga di pennarello su di una certa area del disco.

La piccola azienda israeliana si è ora detta al lavoro sulla messa a punto di una terza versione della propria tecnologia anti-copia, la CDS-300, che, grazie all’adozione di un meccanismo di digital rights management, consentirà agli utenti di copiare la propria musica su hard disk all’interno di “un ambiente sicuro”: questo significa che se non si avranno i diritti per riprodurre i brani e non si disporrà di un player (hardware o software) in grado di gestire il DRM, si rimarrà a bocca asciutta. Cracker permettendo, naturalmente…

Midbar sostiene di aver appena “risolto tutti i problemi di riproduzione fino ad oggi conosciuti” nella protezione CDS-200, la stessa che è stata adottata per la prima volta da UMG in alcuni dei suoi più recenti album. Con questo aggiornamento Midbar sembra pronta a sfidare tutti i detrattori della sua tecnologia e smentire le lamentele che consumatori e audiofili avevano avanzato nei confronti di una protezione che non sembrava garantire la riproducibilità dei CD su tutti i player in circolazione e che, a parere di alcuni, comprometteva la qualità della musica.

“Il risultato dell’aggiornamento al CDS-200 – afferma Midbar in un comunicato – mostra come questa protezione sia ora vicina a garantire la compatibilità al 100% su una larga scala di dispositivi differenti inclusi lettori CD, car stereo, dispositivi CD portatili, DVD, PC e sistemi audio professionali”.

“Il sistema – continua Midbar – ha anche dimostrato di mantenere la qualità del suono della registrazione originale”.

Ora la parola passa al mercato.

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Pubblicato il
28 ago 2002
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