CD protetti, denunciate le major

CD protetti, denunciate le major

Un'associazione di consumatori olandese suscita attenzione con la sua querela contro le grandi della musica. Inaccettabile la vendita di CD così protetti da non poter essere ascoltati come si deve
Un'associazione di consumatori olandese suscita attenzione con la sua querela contro le grandi della musica. Inaccettabile la vendita di CD così protetti da non poter essere ascoltati come si deve


Londra – L’associazione europea dei consumatori Test-Aankoop , con sede in Belgio, Francia, Olanda e altri paesi dell’Unione, ha confemato di voler trascinare in tribunale le maggiori case discografiche per aver distribuito CD musicali protetti con tecniche che ne limitano la riproduzione su alcuni dispositivi, come ad esempio i PC o le autoradio.

Test-Aankoop , che afferma di aver ricevuto centinaia di reclami da parte dei consumatori, cita nella sua denuncia più di una decina di CD, fra cui “Laundry Service” di Shakira e “Hail to Thief” dei Radiohead, che funzionano solo su lettori standard e che, in taluni casi, possono portare al blocco dei computer in cui si tenti di riprodurli.

Secondo alcuni osservatori del settore, la denuncia minacciata da Test-Aankoop rappresenta una delle più importanti sfide legali europee all’industria della musica, vista poi l’ampiezza ormai raggiunta dalla distribuzione sul mercato di questo genere di “CD ma non troppo”.

Nella causa che presenterà questa settimana presso un tribunale olandese, l’associazione ha infatti intenzione di citare alcuni dei più importanti nomi del music business. Tra questi EMI, Universal Music, Sony Music e BMG. L’obiettivo è quello di far cessare in Europa la distribuzione di CD protetti e di ottenere rimborsi a favore di tutti i consumatori che hanno acquistato un CD e non sono stati in grado di ascoltarlo su un PC o su altro dispositivo con cui è invece possibile ascoltare CD senza protezione.

“Stiamo cercando di stabilire un precedente legale in questa materia. Quindi, prevediamo che si faranno avanti altre organizzazioni di consumatori”, ha dichiarato Mechels Ivo, portavoce di Test-Aankoop.

La presa di posizione dell’associazione, seppur importante, appare tuttavia in forte in ritardo: sono infatti oltre due anni, ormai, che le etichette discografiche hanno introdotto sul mercato europeo CD protetti con tecnologie spesso immature e inflessibili. In questo arco di tempo, la cui evoluzione è stata documentata da numerose notizie e approfondimenti pubblicate nel canale Pirateria e Copyright di Punto Informatico, le major hanno tentato di risolvere alcuni dei problemi lamentati dai consumatori adottando tecnologie anti-copia che permettono, attraverso vari stratagemmi, di riprodurre un CD anche su di un PC o un Mac. Molti dei problemi originari, tuttavia, permangono ancora, fra cui l’impossibilità di ascoltare molti CD-con-lucchetto su piattaforme alternative a Windows, come Mac e Linux, o di riversare la musica su tutti o alcuni dispositivi audio portatili.

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Pubblicato il
7 gen 2004
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