Las Vegas – La regina di questo CES 2011 è stata la TV. Tante le tecnologie che hanno ruotato attorno ad essa, ponendola al centro di un futuribile salotto digitale ove si incontrano personaggi reali e virtuali, si tiene sotto controllo ogni elettrodomestico, si resta sempre aggiornati con le notizie da tutto il mondo, si ascolta in streaming l’album preferito, si risponde ad una videochiamata o si programma la registrazione di un programma serale.
L’argomento che aveva attirato la maggiore attenzione all’edizione passata dell’evento, quello del 3D stereoscopico, è stato riproposto in maniera massiva con soluzioni che fanno ancor uso dei fastidiosi occhiali speciali, ma dalla qualità decisamente superiore oppure con le prime implementazioni fruibili senza di essi.
Comunque, il concept dei creativi per mettere la TV al centro di tutto funziona pressapoco così: ci alziamo la mattina e le news su finanza e mercati sono lì di fianco al programma personale di fitness, con mappa 3D che ci porta nel luogo scelto per fare una corsa sul tapis-roulant che simula salite e discese mentre teniamo sotto controllo il nostro ritmo cardiaco e l’ora. 15 minuti, ed ecco che una scritta ci avvisa che il caffè è pronto. Il percorso che faremo con l’auto, l’ultima edizione del giornale e le cose da fare sono lì sullo schermo a portata dei nostri occhi, già sincronizzate con il tablet e lo smartphone che abbiamo poggiato sul tavolo la cui batteria intanto si è ricaricata senza aver collegato alcun cavo.
Usciamo, la porta di casa si chiude automaticamente e l’allarme si inserisce. La macchina è pronta, lo schermo proiettato sul parabrezza frontale è acceso, le mappe sono continuamente aggiornate grazie alla tecnologia di connessione mobile sempre attiva.
Alla sera rientriamo, e tutti i dispositivi dialogano per sincronizzare le informazioni fra loro. I vari schermi TV sono pronti a mostrare le foto che abbiamo scattato nella giornata, per condividerle con chi ci aspetta a casa. Controlliamo l’agenda di domani e l’aggiorniamo, ma non possiamo non guardare quel bellissimo video girato mentre il capoufficio faceva un tonfo con il caffé che gli finiva sulla camicia bianca: con un tocco il video passa dal tablet alla TV 3D per farci rivivere quel momento come stesse accadendo or ora.
Ma i bambini hanno voglia di divertirsi e chiedono di giocare con l’ultimo titolo della saga “Ritorno al futuro”, dove sei tu a decidere lo scenario che più ti piacerebbe realizzare ma devi fare attenzione a spingere gli avvenimenti nella giusta direzione perché il tutto accada. Un movimento della mano, un cenno del capo ed ecco che il sistema è pronto: agisci e ti confronti con i personaggi che sono lì, vivi davanti a te, non stampati sullo schermo. E fai tutto senza utilizzare alcuna periferica, con cenni, movimenti e dialoghi del tutto naturali.
Fantascienza? Forse, ma è un semplice racconto di quanto era in mostra al CES 2011, magari in forma prototipale, magari non ancora con il livello di integrazione e comunicazione desiderato e con una qualità solo sufficiente: ma è già tutto lì, a portata di mano. La migliore interpretazione di un progetto simile è stata messa in piedi da Panasonic: grazie alla tecnologia Viera Connect la TV viene messa al centro di ogni ambiente domestico. Un sistema di tipo cloud provvede a gestire i dati provenienti da ogni periferica connessa, per elaborarli in informazioni coerenti che saranno poi visualizzate a richiesta su uno degli schermi TV presenti in casa.
Un tablet, da 7 o 10 pollici, del quale non si hanno ancora informazioni precise circa caratteristiche, costi e data di rilascio, permette di decidere ciò che vogliamo vedere. La partita di calcio in diretta sta per iniziare? Basta “spingerla” dal tablet verso lo schermo della TV per vederla in diretta. O forse eravamo interessanti all’ultimo video di Robbie William? Qualunque sia il contenuto, una volta inviatolo allo schermo TV il tablet è lasciato libero di fare altro, o di mettersi in standby per ridurre i consumi. La tecnologia è simile a quella Air che gestisce l’interazione fra iPad e Apple TV, ma quella di Panasonic appare più naturale seppure il suo funzionamento lasci ancora a desiderare.
Un braccialetto da mettere al polso controlla il nostro sistema vitale e spedisce informazioni alla cloud. Lo stesso accade per la bilancia digitale che abbiamo appena usato per misurare il nostro peso. Fare un po’ di jogging significa scegliere il luogo su una mappa 3D come quella di Google e poi cominciare a correre sul tapis roulant che penserà a ricreare le caratteristiche del posto desiderato. Intanto lo schermo difronte a noi può visualizzare queste e altre informazioni. All’idea di Panasonic occorrerebbe associarne altre di produttori differenti per poter riprodurre lo scenario sopra descritto, ma ciò non toglie che l’accelerazione della tecnologia sia tale da non precludere alcuna possibilità per un futuro tutt’altro che remoto.
Gli elementi per completare il quadro ci sono quasi tutti. Probabilmente non passerà troppo tempo prima di vedere sul mercato uno schermo 3D che funziona senza gli speciali ma fastidiosi occhiali come quello che Toshiba ha mostrato al CES. Il produttore afferma che arriverà in Europa entro l’anno, anche se vederlo in funzione fa capire che c’è ancora molto altro lavoro da fare. Pur garantendo visibilità 3D da tutte le angolazioni, si nota un fastidioso movimento delle immagini e non sempre queste risultano qualitativamente soddisfacenti.
Ma non è solo Toshiba a puntare sulle tecnologie 3D. Joe Taylor, CEO di Panasonic, ha liquidato senza mezzi termini tutti coloro che affermano che la TV 3D ha registrato un tasso di adozione più basso rispetto ad altre tecnologie: costoro, dice, dovrebbero ricordare che i numeri sono stati superiori a quelli dei primi sei anni delle HDTV. Taylor si aspetta, infatti, di commercializzare nel 2011 almeno cinque volte il numero di TV 3D vendute nel 2010.
L’utilizzo dei soli gesti per governare il nostro personaggio nei videogiochi non è una cosa nuova, ma vedere il proprio avatar all’interno di Kinect Places che muove le labbra ed è anche espressivo quasi come chi lo sta comandando è realtà. Così come è realtà la possibilità di gestire la TV senza usare alcun telecomando ma semplicemente con dei gesti sempre tramite ad Kinect.
La TV con schermo touch per potersi divertire, ma anche per fare qualunque altra cosa, era visibile nello stand di LG. Due dispositivi senza fili simili a due pennarelli permettono di disegnare sullo schermo, visualizzare foto e video e inviare comandi di ogni tipo. D’altro canto sono connessi via WiFi ad un computer usando un dongle USB. E il computer è collegato al monitor via HDMI. Questo schermo non mostra alcuna perdita di qualità ed è persino compatibile con i flussi video 3D. LG allo stesso tempo ha puntato molto sul concetto si SmartTV che, grazie ad un’applicazione software e ad un telecomando Magic Motion Remote con supporto per le gesture, permette di accedere in maniera semplice a video online, social network, siti web e app store.
La comunicazione del flusso video senza usare fili è anch’essa una realtà consolidata. Intel ha dato ulteriore spinta grazie alle specifiche delle piattaforma Sandy Bridge ed alla tecnologia WiDi (Wireless Display Technology), ma in realtà bastano alcuni accessori come quelli visti presso lo stand IOGEAR per far sì che tutto funzioni. Ricevitore multicanale per pilotare fino a 4 display contemporaneamente, trasmettitore per ogni singolo apparecchio (Blu-ray, PC, notebook, tablet) e, nel caso serva, anche una tastiera senza fili gestita dallo stesso ricevitore.
La possibilità di ricaricare le batterie senza collegare alcun alimentatore e cavetto non costituisce una novità dell’ultima ora , ma le implementazioni viste quest’anno risultano essere più robuste ed efficienti di quelle passate, con compatibilità estesa a più dispositivi.
Il navigatore con mappe stradali che si aggiornano automaticamente è solo il frutto di una connettività ad Internet garantita anche in movimento, come quella offerta dalle reti di telefonia mobile. Il CES 2011 ha visto la nascita di una Audi sempre connessa con sistema di navigazione 3D e mappe continuamente aggiornate attraverso un sistema basato su piattaforma NVIDIA Tegra 2 . Audi si spinge ancor oltre, mostrando come schermi e TV la facciano da padrone anche in auto. Tutti i posti a sedere sono dotati di uno schermo sul quale possono essere visualizzate informazioni e contenuti provenienti da ogni fonte, Internet o TV, ma anche contenuti locali. Il guidatore dispone di un quadro strumenti che non è più solo un insieme di display e luci di segnalazione, ma un unico pannello LCD a colori che si adatta in base alla particolare situazione. Può perciò trasformarsi in contagiri e contachilometri, oppure in navigatore o ancora in player multimediale.
E non finisce qui. Perché tutto ciò potrebbe spingersi ancora oltre con una visualizzazione delle informazioni direttamente sul parabrezza. Una soluzione in forma di prototipo che offre visibilità della strada con la stessa trasparenza del vetro, ma al contempo in grado di mostrare tutte le informazioni alla stessa profondità con cui il nostro occhio percepisce le immagini in lontananza. Ciò significa che potrebbe essere possibile visualizzare il nostro percorso tradizionale con informazioni aggiuntive create ad-hoc dal sistema per indicare, ad esempio, dove girare o dove fermarsi per un caffè.
Dino Fratelli