CES 2014/ Intel, tutto l'hardware che c'è

CES 2014/ Intel, tutto l'hardware che c'è

Il keynote di apertura tocca al CEO del chipmaker di Santa Clara. E Brian Krzanich dipinge un futuro fatto di Intel inside: wearable, mobile, naturalmente i cari vecchi PC. Intel vuole continuare a essere leader della produzione di semiconduttori
Il keynote di apertura tocca al CEO del chipmaker di Santa Clara. E Brian Krzanich dipinge un futuro fatto di Intel inside: wearable, mobile, naturalmente i cari vecchi PC. Intel vuole continuare a essere leader della produzione di semiconduttori

Gennaio 2014, è ancora una volta tempo di Consumer Electronics Show : la fiera di Las Vegas è una nave ripiena di marchi, luci, tecnologie presunte-rivoluzionarie o prodotti genuinamente interessanti, e quest’anno – il secondo senza la presenza fissa di Microsoft – è toccato al CEO di Intel Brian Krzanich aprire le danze con un keynote tutto concentrato sull’hardware del prossimo futuro.

L’amministratore delegato di Santa Clara ha rimarcato le ambizioni dell’azienda di infilare chip all’ interno di qualsiasi cosa , dai tradizionali computer ai gadget mobile passando per dispositivi indossabili realmente innovativi – nulla in confronto ai prodotti problematici attualmente presenti sul mercato, promette il CEO.

La parola d’ordine di Intel più ricorrente al CES 2014 è wearable computing , e alla base dei dispositivi indossabili di Intel c’è il recentemente presentato SoC Quark (X1000): il chip, a tutti gli effetti una CPU x86 a singolo core da 22 nanometri (architettura a 32bit set di istruzioni Pentium-compatibile, clock da 400MHz) non molto più grande di un’unghia, è dotato di tutte le funzionalità necessarie (incluso il supporto alle tecnologie ACPI, PCI Express, Ethernet 10/100, SD, USB 2.0 ecc.) a trasformare i gadget indossabili in veri e propri computer.

Krzanich ha mostrato all’opera dispositivi basati su Quark come Jarvis, una cuffia “intelligente” sempre in ascolto per i comandi (e i parametri biometrici) dell’utente che non ha bisogno di collegarsi a uno smartphone per fare da PDA (Personal Digital Assistant) e si ricarica con una ciotola wireless , l’immancabile smartwatch marcato Intel, oppure un ben più impressionante “PC dual-core” in miniatura che racchiude le funzionalità di un computer nello spazio di una scheda di memoria SD (l’hanno chiamato Edison).

La marcia di Intel verso la (ri)conquista del mercato dei gadget mobile è sempre in corso sotto la guida di Mike Bell , e a tal proposito l’azienda promette di implementare il supporto nativo alla presenza di due sistemi operativi su un singolo PC (Windows e Android) con il passaggio dall’uno all’altro ambiente al semplice tocco di un tasto. E per i PC propriamente detti? Intel ha in serbo novità anche per quel settore con la famiglia di hardware e software chiamata RealSense che implementerà sensori, camere tridimensionali simili-Kinect e riconoscimento vocale per un computer sempre più evoluto e sempre meno dipendente dai tradizionali dispositivi di input per l’interazione con l’utente.

Naturalmente Intel non dimentica le proprie responsabilità nel comparto della sicurezza e annuncia anche qui novità importanti, con la progressiva “liquidazione” dello storico marchio McAfee acquisito tempo addietro, e la nascita del brand Intel Security per software di protezione su computer e gadget mobile – in quest’ultimo caso gratuito.

Desiderosa di mettersi al passo con le nuove norme statunitensi in materia di conflict mineral – elementi essenziali per la produzione di dispositivi elettronici ma estratti in zone di guerra – Intel ha inoltre tenuto ad affermare che tutti i microprocessori prodotti nell’anno appena iniziato faranno a meno dei minerali insanguinati . Assenza eccellente della presenza Intel al CES è stata infine un qualsivoglia iniziativa in materia di Internet/IP TV e il motivo è presto detto: alla corporation mancano i contenuti da mostrare sullo schermo . Almeno per il momento.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 7 gen 2014
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