Il Chat Control è stato definitivamente abbandonato. La conferma arriva direttamente dalla Danimarca, che presiede attualmente il Consiglio dell’Unione europea ed era uno dei paesi favorevoli. La scansione dei messaggi, inclusi quelli protetti dalla crittografia end-to-end, sarà facoltativa. Patrick Breyer (Partito Pirata) afferma però che ci sono ancora tre problemi irrisolti.
Accordo su scansione volontaria entro aprile 2026
La proposta di legge, denominata Child Sexual Abuse Regulation e nota comunemente come Chat Control, prevede l’obbligo per i fornitori dei servizi di effettuare la scansione dei messaggi sul dispositivo (client-side scanning) per cercare contenuti pedopornografici e la successiva segnalazione alle forze dell’ordine.
Non esiste attualmente un modo per effettuare la scansione di messaggi protetti dalla crittografia end-to-end, quindi l’unica soluzione è disattivare la protezione. Ciò significa introdurre una backdoor che potrebbe essere sfruttata da cybercriminali e governi repressivi.
La Danimarca aveva proposto una versione aggiornata, nota come Chat Control 2.0, ma la Germania ha comunicato che non è favorevole al monitoraggio delle chat. La votazione prevista il 14 ottobre è stata quindi annullata.
Ieri sera, il Ministro della Giustizia danese ha dichiarato che non verrà più imposto l’obbligo della scansione. in base alla nuova proposta (non ancora presentata), la scansione sarà volontaria. Nelle prossime settimane riprenderanno i negoziati con il Parlamento europeo. La Danimarca ha sottolineato che i Paesi membri dovranno raggiungere un accordo entro aprile 2026, quando scadrà l’attuale schema legale.
Patrick Breyer (Partito Pirata) ha tuttavia evidenziato tre problemi da risolvere. La proposta danese comporta ugualmente una scansione indiscriminata dei messaggi. Come suggerito dal Parlamento europeo, la scansione dovrebbe avvenire (su mandato del giudice) solo nei confronti delle persone sospettate di pedopornografia.
I minori di 16 anni non potranno più scaricare app utilizzate come strumenti di adescamento, tra cui quelle di messaggistica. Questa restrizione può essere facilmente aggirata. Infine, non sarà più possibile usare email o account in forma anonima, in quanto è richiesta l’identificazione. Ciò potrebbe comportare rischi di data leak.
Aggiornamento (1/11/2025): la EFF consiglia di abbandonare definitivamente la proposta di legge, mentre X (che aveva chiesto la sua cancellazione) celebra la decisione e ringrazia l’Italia.