ChatGPT vs Gemini Live, qual è l'assistente vocale migliore?

ChatGPT vs Gemini Live, qual è l'assistente vocale migliore?

ChatGPT e Gemini Live non sono solo dei semplici chatbot: parlano, cantano, ragionano. Ecco quale dei due è davvero utile nella vita quotidiana.
ChatGPT vs Gemini Live, qual è l'assistente vocale migliore?
ChatGPT e Gemini Live non sono solo dei semplici chatbot: parlano, cantano, ragionano. Ecco quale dei due è davvero utile nella vita quotidiana.

Oggi ChatGPT e Gemini Live possono sostenere conversazioni fluide, rispondere a domande complesse e persino cantare su richiesta. Ma quale dei due è davvero il migliore quando si tratta di interazione vocale?

Ecco cinque sfide che vanno ben oltre le solite domande sul meteo. L’obiettivo è semplice: capire quale assistente AI riesce a sembrare più umano e utile in situazioni reali. Ecco chi se la cava meglio!

Assistenti vocali a confronto: ChatGPT batte Gemini Live?

1. Il test della memoria e del contesto

Ecco una prova apparentemente semplice: “Mi chiamo Tiziana e sto pianificando un viaggio a Torino con mio marito. Cosa dovremmo fare prima?

Gemini Live si comporta come un agente di viaggio professionale. Fa subito delle domande sulla nostra età e sul tipo di attività che preferiamo. Approccio metodico, ma i consigli sono stati piuttosto generici: i soliti luoghi turistici che trovano su qualsiasi guida.

ChatGPT fa l’esatto contrario. Dà subito dei suggerimenti concreti, inclusi alcuni posti nascosti di Torino che difficilmente verrebbero in mente al primo colpo. Solo dopo chiede dettagli su tutto il resto per personalizzare ulteriormente i consigli.

Inutile dire, che ChatGPT vince per la qualità e l’originalità degli spunti. Non si limita a suggerire i soliti luoghi comuni, come il Museo Nazionale del Cinema o il Parco del Valentino, ma idee interessanti, come quartiere in stile Liberty di Cit Turin e il portone del Diavolo, che fanno pensare “wow, non ci avevo mai pensato!“.

2. Ragionamento approfondito e analisi complessa

Ecco il prompt per mettere alla prova il pensiero critico di ChatGPT e Gemini Live: “Quali potrebbero essere gli impatti sociali a lungo termine della diffusione degli assistenti AI nella vita quotidiana?

Non è di certo una domanda da chiacchierata casuale, ma un tema che richiede analisi approfondita e visione d’insieme. Gemini Live fornisce una risposta equilibrata, ma superficiale. Menziona sia gli aspetti positivi che negativi, ma non scende davvero in profondità. Rimane sul generico, come se leggesse i punti principali di una presentazione in PowerPoint senza elaborarli.

ChatGPT invece, si lancia in un’analisi dettagliata con esempi concreti. Tira in ballo l’isolamento sociale, la dipendenza emotiva, ma anche le nuove opportunità per le persone con difficoltà relazionali. La risposta è strutturata, come un mini-saggio con introduzione, sviluppo e conclusioni bilanciate.

L’unico neo, se per caso si appoggia il telefono, ChatGPT si può interrompere e bisogna ripetere la domanda perché va in confusione. Un piccolo intoppo tecnico che Gemini non ha. Nonostante questo, ChatGPT vince ancora a mani basse.

3. Personalità e umorismo

Qui le cose si fanno divertenti. Ecco un compito di teatro per mettere alla prova la creatività e il senso dell’umorismo: “Immagina di essere un barista Gen Z in un coffee shop super trendy. Ora vendimi un latte al cocco e vaniglia, come se fosse la bevanda più cool del momento. Vai con slang, battute e un pizzico di autoironia.

Stavolta Gemini Live ruba la scena. Interpreta il ruolo del barista Gen Z con una naturalezza sorprendente: tono rilassato, battute ironiche, slang attuale e quel mix di entusiasmo e nonchalance tipico di chi lavora in un caffè alternativo e ci mette anche del suo. La voce suona autentica, come se si parlasse davvero con un ventenne che ama quello che fa e ci prende gusto a raccontare perché il latte al cocco e vaniglia è la nuova religione del brunch.

ChatGPT invece, si dilunga eccessivamente e ha un tono troppo “professionale” per il personaggio richiesto. Sembra più una presentazione da showroom. Non sa cogliere lo spirito del linguaggio Gen Z, e il discorso alla fine suona artificioso. Punto a Gemini Live. Quando si tratta di personalità e interpretazione, Google ha fatto un lavoro eccellente.

4. Analisi visiva e suggerimenti pratici

Per testare le capacità multimodali, basta un esperimento semplice: mostrare una foto, ad esempio, di due banane molto mature, e chiedere un consiglio su come usarle.

Gemini Live suggerisce immediatamente il banana bread. Classico, ma anche un po’ scontato. Se si chiede un’alternativa, suggerisce uno smoothie, ci sta. Ma se si introducono dei vincoli, ad esempio, dicendo che si hanno pochi altri ingredienti, inizia a diventare meno utile. Continua comunque a proporre frullati, magari con frutta esotica, alghe o cavolo nero. Insomma, non sembra cogliere il punto: mancano gli ingredienti, e la risposta ignora il contesto pratico.

Anche ChatGPT propone il banana bread, ma aggiunge subito altre opzioni. E sapendo che non si hanno molti ingredienti, suggerisce una bevanda rinfrescante con solo acqua e ghiaccio, oppure di fare aggiunte semplici come un cucchiaino di miele o qualche goccia di succo di limone, cose che molti hanno già in casa. Suggerimenti pratici e realistici.

In questo confronto, ChatGPT dimostra una comprensione migliore del contesto e delle limitazioni pratiche. Non si limita a fornire risposte generiche, cerca soluzioni davvero utili in base alla situazione reale.

5. Creatività collaborativa istantanea

L’ultima sfida è: “Aiutami a scrivere una canzone da dedicare a una persona speciale, e se puoi… cantala!

Gemini Live sceglie un approccio molto interattivo. Chiede dettagli su strumenti, temi e stili musicali. È bello sentirsi coinvolti nel processo creativo. Ma se si ha poco tempo o si cerca ispirazione al volo, questo metodo è un po’ macchinoso.

Il chatbot di OpenAI, invece, genera subito una canzone completa: testo ben ritmato, melodia suggerita e – sì – anche una versione cantata. La voce sintetica è quello che è, ma funziona. E se si chiedono variazioni, risponde all’istante, passando da una ballad romantica a un rap nello stile di Kendrick Lamar (se Kendrick fosse un robot).

In questo caso, è quasi un pareggio ChatGPT vince in velocità e versatilità, Gemini si fa notare per un approccio più collaborativo e umano.

Gemini Live Vs ChatGPT, quale assistente vocale vince?

Il verdetto è scontato. The winner is: ChatGPT. Ragiona meglio, comprende meglio le richieste, è più preciso quando analizza le immagini in base al contesto, e crea contenuti più velocemente. Quando si ha bisogno di risposte complete e utili, ChatGPT fa la differenza. Però Gemini Live non è da buttare. Anzi, quando si tratta di sembrare umano e spontaneo, Google ha fatto un ottimo lavoro. Parlare con Gemini è più rilassante, è come chiacchierare con un amico invece che un assistente digitale.

La scelta dipende da cosa si cerca. Se si vuole un assistente completo che possa analizzare, ragionare e creare contenuti sofisticati, ChatGPT è l’ideale. Se si preferiscono conversazioni più leggere e un’esperienza più umana e giocosa, Gemini Live potrebbe fare al caso proprio.

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Pubblicato il
13 giu 2025
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