CHL riceve una istanza di fallimento: la replica della società

CHL: istanza di fallimento, ma il CdA tira dritto

Il Tribunale di Firenze ha notificato una istanza di fallimento a CHL: la posizione ufficiale dell'azienda e l'intenzione di proseguire nell'attività.
CHL: istanza di fallimento, ma il CdA tira dritto
Il Tribunale di Firenze ha notificato una istanza di fallimento a CHL: la posizione ufficiale dell'azienda e l'intenzione di proseguire nell'attività.

Uno dei nomi che hanno fatto la storia dell’e-commerce in Italia, CHL, rende noto di aver ricevuto una istanza di fallimento. In attesa di conoscere i futuri sviluppi della vicenda riportiamo in questo articolo quanto emerso e la replica della società.

CHL comunica che, in data 9 dicembre 2019, è stata notificata alla Società una istanza di fallimento presentata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Firenze, basata sull’asserita situazione di insolvenza della Società…

CHL: istanza di fallimento e attività

Il documento cita “debiti pari ad Euro 8.308.000,00 il 31/12/2018 e pari a 210.363,49 euro nei confronti dell’Erario il 14/11/2019”. La posizione ufficiale, condivisa nei giorni scorsi in un comunicato comparso sul sito corporate dell’azienda, afferma che in seguito alla riunione del 12 dicembre il Consiglio di Amministrazione ritiene “non fondata l’istanza nonché insussistenti i presupporti per la dichiarazione di fallimento”, sottolineando l’intenzione di “proseguire nelle attività relative al perfezionamento delle operazioni straordinarie, relative all’acquisizione del 100% del capitale sociale di Airtime Sp.Zo.o, Prime Exchange Technologies S.r.l. e Rubelite Ltd., finalizzate allo sviluppo industriale del Gruppo CHL”.

La storia di CHL (Centro HL Distribuzione) affonda le sue radici nella prima metà degli anni ’90. Nata a Firenze come azienda prettamente B2B operativa nell’assemblaggio e nella vendita di computer, con l’apertura del negozio online rivolto a una clientela consumer ha costituito una delle prime piattaforme e-commerce del nostro paese e non solo. Chi ha più di qualche primavera sulle spalle ricorda bene lo store e il suo catalogo ben fornito, con tanto di impiego iniziale delle BBS per consultare il listino e sistema per verificare la compatibilità tra le diverse componenti hardware.

Nel 2000 la quotazione in Borsa, a testimonianza di una crescita costante per il business. La contrattazione del titolo è stata sospesa in data 06/12/2019 su segnalazione della Consob (delibera 21170) con riferimento a “numerosi e gravi elementi di irregolarità”.

Fonte: CHL
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Pubblicato il
16 dic 2019
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