Chrome: Google rimanda l'addio ai cookie di terze parti

Chrome: Google rimanda l'addio ai cookie di terze parti

Google posticipa nuovamente la deprecazione dei cookie di terze parti nel browser Chrome: altro intoppo per l'iniziativa Privacy Sandbox.
Chrome: Google rimanda l'addio ai cookie di terze parti
Google posticipa nuovamente la deprecazione dei cookie di terze parti nel browser Chrome: altro intoppo per l'iniziativa Privacy Sandbox.

L’addio definitivo ai cookie di terze parti da parte di Chrome è stato posticipato. Di nuovo. È quanto reso noto da un comunicato pubblicato dal sito dell’iniziativa Privacy Sandbox curata da Google, a pochi giorni di distanza dalla comparsa di alcune informazioni su un report compilato dall’Information Commissioner’s Office britannico e che sarà pubblicato nella sua forma integrale nei proossimi giorni, secondo cui il metodo non sarebbe ancora in grado di assicurare una tutela adeguata degli utenti.

Nel dettaglio, i responsabili del progetto confermano la volontà di continuare a impegnarsi a stretto contatto con l’intero ecosistema. È però riconosciuta la necessità di correggere il tiro, sulla base dei feedback divergenti ricevuti dal settore, dai legislatori e dagli sviluppatori. Il riferimento è alla possibilità, per gli inserzionisti, di continuare a tracciare la navigazione degli utenti, anche senza ricorrere ai cookie tradizionali.

Google fa poi riferimento alla Competition and Markets Authority del Regno Unito, che già negli anni scorsi ha condotto un’indagine su Privacy Sandbox e che è tornata a porre la sua lente di ingrandimento sull’iniziativa.

È inoltre fondamentale che la CMA abbia tempo sufficiente per esaminare tutte le prove, compresi i risultati dei test di settore, che la stessa CMA ha chiesto di fornire entro la fine di giugno ai protagonisti del mercato.

Sulla base di quanto appena riportato, la deprecazione dei cookie di terze parti da parte di Chrome non arriverà a completarsi come previsto entro la seconda metà del quarto trimestre. È dunque tutto rimandato al 2025. Ricordiamo che il browser domina il settore in termini di market share.

A conti fatti, si tratta del terzo rinvio. La scadenza era stata inizialmente fissata nel 2022. Considerando la priorità del progetto, quella di garantire una maggiore tutela della privacy agli utenti intervenendo su una delle dinamiche chiave del mondo online, la tecnologia non può essere applicata su larga scala se non ritenuta del tutto esente da difetti.

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Pubblicato il
24 apr 2024
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