Nei giorni scorsi è stata scoperta una vulnerabilità che riguarda tutti i browser web e che potrebbe creare seri problemi a tutti gli internauti nei prossimi mesi. Questa vulnerabilità è stata battezzata “clickjacking”, cioè “scippo dei click”. Sono stati due ricercatori americani, Robert Hansen e Jeremiah Grossman, a scoprire il clickjacking durante l’estate ma questa vulnerabilità è stata portata alla ribalta della cronaca solo il 25 settembre da un giornalista di ZDNet, Ryan Naraine. L’articolo originale è reperibile qui: Clickjacking: Researchers raise alert for scary new cross-browser exploit .
Cos’è il clickjacking e come funziona
Il clickjacking consiste nel “catturare” (con l’inganno) il click del mouse e redirigerlo su un oggetto diverso da quello che l’utente intendeva cliccare. Ad esempio: l’utente fa click su un link per accedere ad una pagina web e questa sua azione viene rediretta a sua insaputa su un pulsante per attivare una certa azione. In questo modo è possibile costringere l’utente a fare quasi qualunque cosa all’interno di una pagina web. Come si può capire, si tratta di una vulnerabilità potenzialmente molto pericolosa.
Dietro le quinte, questo meccanismo di redirezione può essere implementato in almeno due modi diversi: via Javascript oppure usando un “inner frame”( IFRAME ) nascosto.
La tecnica basata su Javascript è molto semplice. Il click dell’utente su un elemento di una pagina HTML, infatti, non svolge nessuna azione in sé. Si limita solo a generare un apposito evento all’interno della pagina. L’evento, a sua volta, viene ricevuto e gestito da una apposita funzione Javascript, nota come event handler (in questo caso “onclick()”), che viene scritta dal programmatore. Per emulare il click del mouse è quindi sufficiente invocare questo event handler direttamente, con una riga di codice Javascript come questa:
button1.onclick=”myEventHandler()” # Questo definisce l’event handler da usarsi quando viene premuto il pulsante button1
myEventHandler() # Questo invoca direttamente l’event handler, come se fosse stato premuto il pulsante
Dato che l’event handler viene invocato dal codice, è possibile passargli i parametri che si desidera.
In questo modo si può far risultare che il click del mouse provenisse da un elemento diverso da quello clickato dall’utente. Questa tecnica è esplicitamente prevista dagli standard del settore (HTML e JavaScript) ed è ampiamente utilizzata dai progettisti di siti web (a fini legittimi). Questa tecnica viene addirittura descritta nel Capitolo 14 di ” The complete idiot’s guide to Javascript “. Proprio per questa sua natura standard, ed altamente prevedibile, non è però questa la tecnica che preoccupa gli specialisti di sicurezza.
La tecnica incriminata è quella basata sul tag IFRAME. Questa tecnica consiste nel nascondere un inner frame (una “cornice interna”) all’interno della pagina web e fare in modo che i click effettuati sulla pagina finiscano, in realtà per “colpire” gli elementi di questo inner frame. In pratica è come mettere un foglio di carta trasparente sopra alla pagina e fare in modo che l’utente scriva su di esso invece che sulla pagina visibile. In questo modo si possono catturare i click dell’utente esattamente come si potrebbe catturare la sua firma nel mondo “reale”.
I dettagli di questa tecnica non sono ancora del tutto chiari perché Adobe (la software house che produce “Flash” e “Reader”) ha chiesto che vengano tenuti nascosti ancora per qualche giorno per darle il tempo di eliminare una vulnerabilità, collegata a questa, che interessa uno dei suoi prodotti. Tuttavia, è già evidente che non basta disabilitare l’interprete Javascript per rendersi immuni a questo tipo di attacco. Come minimo, è necessario disabilitare anche le funzionalità relative a IFRAME (nei browser che permettono di farlo).
Quali browser ne sono affetti
Tutti. Questa vulnerabilità deriva dal modo in cui è strutturato e gestito il tag IFRAME e dal modo in cui è stata progettata una parte degli standard del World Wide Web (HTML, Javascript, etc.). Di conseguenza, questo problema riguarda tutti i browser correntemente in uso.
Solo i browser molto, molto vecchi (Internet Explorer fino alla Release 4.0 esclusa, Netscape Navigator fino alla Release 4.0 esclusa etc.) ed i browser “solo testo”, come Lynx e Links , ne sono immuni. La loro immunità è dovuta al fatto che non supportano le funzionalità necessarie per sfruttare questa vulnerabilità.
Cosa si rischia
Diciamo subito che NON si rischia di vedersi svuotare il conto corrente da un “hacker” (o, più esattamente, un “intruder” od un “cracker”) che passa attraverso il nostro sistema di Home Banking . I siti che trattano denaro, come quelli delle banche, sono protetti in vari modi anche contro questo genere di truffe. Ad esempio, vengono sempre richieste password e codici di verifica prima di eseguire qualunque operazione finanziaria.
NON si rischia nemmeno di ordinare involontariamente due camion di sabbia del Sahara visitando eBay. Anche i siti di commercio elettronico, come Amazon.com ed eBay.com, non sono interessati da questo problema.
Quello che si rischia è che, visitando il sito web di un “furbacchione”, questo furbacchione usi i nostri click per iscriverci a nostra insaputa alla sua newsletter (violando l’attuale legge sulla privacy). Un’altra possibilità è che il furbacchione usi i nostri click per guadagnare abusivamente un po’ di soldi dai suoi banner pubblicitari ( AdSense e simili). Questi banner, infatti, producono un piccolo reddito che dipende dal numero di volte che vengono clickati.
Purtroppo, però, questi sono solo gli usi che riusciamo ad immaginare ora . Non è possibile sapere cosa si inventeranno gli “hacker” in futuro. Come abbiamo già detto, usando questa tecnica si può costringere l’utente a fare praticamente qualunque cosa all’interno di una pagina web. Il fatto che le sue azioni sulla pagina rappresentino o meno un rischio nella vita reale dipende dal contesto. In molti casi, saranno azioni prive di conseguenze ma in altre potrebbero essere azioni rischiose per l’utente o per altre persone. Di conseguenza, bisogna stare in guardia.
Come si fronteggia la minaccia
Dato che si tratta di un “bug” nella progettazione stessa di alcuni standard del World Wide Web non c’è una soluzione semplice e definitiva. Non potrà esserci una soluzione di questo tipo (” plug&play “) nemmeno nel prossimo futuro. In particolare, non sarà possibile rilasciare una ” patch ” che risolva il problema. Sarà necessario ridiscutere il modo in cui vengono gestite le azioni dell’utente (i suoi click) da parte dei browser, implementare queste nuove “semantiche” e rilasciare delle nuove versioni dei browser. Questo richiederà tempo (qualche settimana o qualche mese).
Nel frattempo, si possono limitare i rischi disabilitando l’interprete Javascript del browser e disabilitando la gestione del tag IFRAME. Se utilizzate Mozilla Firefox , ad esempio, potete installare il plug-in NoScript di Giorgio Maone. Dalla pagina delle “preferenze” di questo plug-in, impostate a true l’opzione “forbid IFRAME” (“proibisci IFRAME”).
Purtroppo, però, non tutti i browser permettono di definire con questa precisione cosa il browser può fare e cosa non può fare. Se il vostro browser abituale non permette di disabilitare il tag IFRAME e di disabilitare Javascript, sarebbe meglio che lo sostituiste con Firefox, almeno per qualche tempo.
In generale, poi, è opportuno non indulgere in attività “interattive” su siti sconosciuti. Ad esempio, è meglio evitare i giochi online realizzati con Adobe Flash per qualche tempo. La grande quantità di click che si generano giocando con questi piccoli videogame, infatti, potrebbe essere rediretta ad altri elementi della pagina e riutilizzata per scopi illeciti.
Altre informazioni
Ai “tecnici” consiglio vivamente di leggere i seguenti articoli.
Clickjacking
(Cancelled) / Clickjacking OSWAP AppeSec Talk
Not Clickjacking (Almost Certainly)
Lezioni apprese
Se seguite Punto Informatico da un po’ di tempo, sapete che durante l’estate è stata scoperta una vulnerabilità che riguardava niente meno che i DNS di Internet (” DNS Bacati. Internet a Rischio “). Anche in quel caso si è trattato di un “bug” nella progettazione del protocollo standard, non di un bug nella implementazione di questa o quella software house. Si trattava, come in questo caso, di un problema che affliggeva tutti i DNS esistenti e che ha richiesto una ridefinizione del meccanismo standard, a cui è seguito il rilascio di nuove versioni dei programmi.
Quello che sta diventando sempre più evidente è che la struttura stessa di Internet, progettata per un mondo in cui c’erano pochissimi utenti ed in cui la sicurezza non era un problema, non è più all’altezza della situazione.
Questo non vuol dire che si debba “blindare” Internet, rendendo possibile l’accesso solo a chi dispone di una apposita “carta d’identità digitale” e limitando le sue azioni ad un insieme predefinito di azioni “sicure”. Vuol solo dire che sarà necessario riprogettare e reimplementare alcuni aspetti cruciali di Internet per renderla compatibile con la situazione attuale.
Nel frattempo, bisognerà tenersi informati e ragionare prima di fare qualunque cosa. Ma questo, d’altra parte, è ciò che è necessario fare sempre nella vita, anche quando si guida l’automobile o quando si usa un macchinario di qualunque tipo per ragioni di lavoro.
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la scoperta dell'acqua calda.....
Sarebbe bello che partissimo da un aspetto a mio modo di vedere incontrovertibile: nessuno di noi acquista un software, ma dei diritti su di esso....accettato questo, tutto potrebbe essere molto più chiaro (e senza polemiche di sorta).Ecco che allora chi si lamenta, potrebbe non far altro che decidere di scegliere un altro "fornitore di diritti" (se esistente) e vivere felice senza fracassare gli zebedei a chi ha accettato tranquillamente questa logica e vive felice.ciaocip e ciopRe: la scoperta dell'acqua calda.....
- Scritto da: cip e ciop> Sarebbe bello che partissimo da un aspetto a mio> modo di vedere incontrovertibile: nessuno di noi> acquista un software, ma dei diritti su di> esso....La prossima volta che vai dal fornaio invece del pane lui ti darà la farina l'acqua, il lievito e il diritto di usare il suo forno per cuocere il pane con gli ingredienti che lui ti ha dato e solo con quelli. E naturalmente non puoi usarli in nessun altro modo, né puoi uscire dal negozio con solo parte degli ingredienti. E se li bruci lui non si prenderà responsabilità.Ovviamente pagherai quello che paghi il pane oggi.Massi cadentiRe: la scoperta dell'acqua calda.....
- Scritto da: Massi cadenti> - Scritto da: cip e ciop> > Sarebbe bello che partissimo da un aspetto a mio> > modo di vedere incontrovertibile: nessuno di noi> > acquista un software, ma dei diritti su di> > esso....> > La prossima volta che vai dal fornaio invece del> pane lui ti darà la farina l'acqua, il lievito e> il diritto di usare il suo forno per cuocere il> pane con gli ingredienti che lui ti ha dato e> solo con quelli. E naturalmente non puoi usarli> in nessun altro modo, né puoi uscire dal negozio> con solo parte degli ingredienti. E se li bruci> lui non si prenderà> responsabilità.> Ovviamente pagherai quello che paghi il pane oggi.La cosa non mi scandalizzerebbe per nulla. Ognuno è libero di vendere ciò che vuole. E' chiaro che bisogna vedere se c'è anche qualcuno disposto a comprare....cip e ciopRe: la scoperta dell'acqua calda.....
- Scritto da: cip e ciop> La cosa non mi scandalizzerebbe per nulla. Ognuno> è libero di vendere ciò che vuole.> > > E' chiaro che bisogna vedere se c'è anche> qualcuno disposto a> comprare....Gia'.Se l'acquirente e' libero di scegliere.La prospettiva non pare questa.IMHOemmeesseRe: la scoperta dell'acqua calda.....
- Scritto da: Massi cadenti> > La prossima volta che vai dal fornaio invece del> pane lui ti darà la farina l'acqua, il lievito e> il diritto di usare il suo forno per cuocere il> pane con gli ingredienti che lui ti ha dato e> solo con quelli. E naturalmente non puoi usarli> in nessun altro modo, né puoi uscire dal negozio> con solo parte degli ingredienti. E se li bruci> lui non si prenderà> responsabilità.> Ovviamente pagherai quello che paghi il pane oggi.Il confronto implicito o espolicito tra bene materiale e software è errato a priori. Il software è opera di ingegno come un progetto, un romanzo o una canzone e quindi non assimilabile ad un bene materiale (il pane in questo caso). Supponiamo che tu sia uno scrittore e che tu viva con i soldi dei tuoi scritti. E ora supponiamo che tu scriva un romanzo. Infine supponiamo che qualcuno lo prenda, lo manipoli, lo stravolga e lo venda o lo regali come suo. Non penso che tu saresti molto contento di questo fatto. E, in ogni caso, neanche il software free e open source è proprietà dell'utilizzatore ma viene ceduto con una licenza d'uso (molto liberale solitamente se escludiamo la GPL e similari).Infine aggiungo che la vendita di un bene fisico presuppone che questo ultimo sia fatto a regola d'arte (una definizione giuridica). Supporre che il software (qualunque software) sia soggetto a questa condizione significa ammazzare il mercato (anche quello del software free e open source) e dar via ad una serie di cause legali incredibili.Zucca VuotaRe: la scoperta dell'acqua calda.....
- Scritto da: Zucca Vuota> Il confronto (...) tra bene> materiale e software è errato (...) Il> software è opera di ingegno (...) e quindi non assimilabile> ad un bene materiale (il pane in questo caso).> Supponiamo che tu sia uno scrittore e che tu viva> con i soldi dei tuoi scritti. E ora supponiamo> che tu scriva un romanzo. Infine supponiamo che> qualcuno lo prenda, lo manipoli, lo stravolga e> lo venda o lo regali come suo. Non penso che tu> saresti molto contento di questo fatto.Io si.Un pittore (non ricordo, fate voi, Matisse, Van Gogh, Picasso,disse: il giorno piu' bello per un pittore non e' quando vendi un quadro, ma quando te lo rubano.Se fossi capace di scrivere un opera di ingegno ?..Si! Io vorrei avere,come la Settimana Enigmistica tantimila tentativi di imitazioneSarei un grande.> E, in ogni caso, neanche il software free e open> source è proprietà dell'utilizzatore ma viene> ceduto con una licenza d'uso Si, ma e' come hai detto PROPRIETA'. > Infine (...)la vendita di un bene fisico> presuppone che (...) Supporre che> il software (...) significa ammazzare il mercatoQuesto ragionamento merita sviluppi piu' ampii.Riserviamoci di parlarne.emmeesseRe: la scoperta dell'acqua calda.....
un programmatore non vive vendendo sw, nemmeno l'azienda.sono giusto il 5% di tutto il fatturato del settore ict.semplicemente un programmatore vende la sua esperienza e le sue conoscenze a chi ne ha bisogno per far funzionare determinati applicativi e gestire particolari procedure.l'azienda fa da raccordo tra i vari programmatori e i clienti, ma non vende niente.anzi, chi vende normalmente è chi è poco professionale, dal momento che i veri professionisti non fanno contratti di vendita, ma contratti sulla realizzazione e sulla manutenzione degli applicativi.questo è il mondo dell'ict.poco copyright, poco lavoro industriale, tanto lavoro nel settore serviziAndreFredRe: la scoperta dell'acqua calda.....
- Scritto da: cip e ciop> Sarebbe bello che partissimo da un aspetto a mio> modo di vedere incontrovertibile: nessuno di noi> acquista un software, ma dei diritti su di> esso....> > accettato questo, tutto potrebbe essere molto più> chiaro (e senza polemiche di> sorta).> > Ecco che allora chi si lamenta, potrebbe non far> altro che decidere di scegliere un altro> "fornitore di diritti" (se esistente) e vivere> felice senza fracassare gli zebedei a chi ha> accettato tranquillamente questa logica e vive> felice.> > ciaoQuoto.Nome e cognomeRe: la scoperta dell'acqua calda.....
Il problema è che ad acquistare sono pochi, rispetto agli utilizzatori. Se tutti comprassero veramente, questa storia di licenza d'uso cambierebbe.Ti ricordo anche che questo sistema di licenza d'uso non è proprio il massimo. Pensa se TUTTE le imprese edili si accordassero e dessero le case in licenza d'uso dicendoti che puoi dormire solo in 3 persone e che non puoi usare il frigo che dici tu.E' un esempio banale, ma pensa se veramente accadesse. Ti piacerebbe?L'industria del software fa quello che le pare e piace, perchè può "parlare" e influenzare le persone giuste.Ti sembra normale che un'azienda (praticamente in monopolio) che produce software, può fare accordi così palesi da far installare il suo software sui computer prodotti da un'altra azienda e nessuno che possa dire mezza parola?Ti ricordi quanto fosse diffice avere il rimoborso per Windows, nonostante fosse contemplato nella licenza? Produttori che scaricavano su Microsoft e Microsoft che scaricava sui produttori. E c'era scritto proprio li, nell'EULA!!!!Ma ovviamente il consumatore non ha nessuna protezione, aggiungendo le persone che dicono "E' così, lo accetti e basta", i produttori faranno sempre quello che vogliono.E non dire basta cambiare, perchè fino a che i computer senza Windows preinstallato li troverai solo on line e oltre la metà nel mondo vengono comprati nei supermercati, non c'è scelta.E' il tuo commento sugli zebedei è ridicolo.IIJoeBlackIIRe: la scoperta dell'acqua calda.....
> d'uso non è proprio il massimo. Pensa se TUTTE le> imprese edili si accordassero e dessero le case> in licenza d'uso dicendoti che puoi dormire solo> in 3 persone e che non puoi usare il frigo che> dici tu.Il problema vero è che tutte questi sofismi sono parole vuote. Tutto questo uso della parola libertà, liberiamo gli utente, liberiamo i programmi non funziona perchè nessuno si sente in gabbia usando windows e nessuno si sente libero usando un open source. Sono chiacchere vuote, l'importante è essere liberi di usarli come vogliamo, scrivere quello che vogliamo, visitare i siti che vogliamo ecc..CSOERe: la scoperta dell'acqua calda.....
- Scritto da: CSOE[cut]> Sono chiacchere vuote, l'importante è essere> liberi di usarli come vogliamo, scrivere quello> che vogliamo, visitare i siti che vogliamo> ecc..e infatti, adesso, non sei libero di farlo...logicaMenteRe: la scoperta dell'acqua calda.....
- Scritto da: CSOE > Tutto questo uso della parola libertà, liberiamo> gli utente, liberiamo i programmi non funziona> perchè nessuno si sente in gabbia usando windows> e nessuno si sente libero usando un open source.Parla per te, che sei un noto fan del closed source (ma ti pagano?) > Sono chiacchere vuote, l'importante è essere> liberi di usarli come vogliamo, scrivere quello> che vogliamo, visitare i siti che vogliamo> ecc..Certo, certo. Io però non sono libero di comprare il PC che voglio col sistema operativo che voglio. Mi tocca rivolgermi agli assemblatori oppure mi tocca pagare Windows e poi impelagarmi in una procedura di rimborso che, pur prevista dalla EULA di Windows, in pratica è impossibile da ottenere e nemmeno si sa prima quanto si può ottenere di rimborso.FunzRe: la scoperta dell'acqua calda.....
correggerei come segue: ... a chi ha accettato inconsciamente questa logica e crede di vivere felice ...rockrollSe fossi incoerente chiederei i diritti
Visto che sono anni che tiro fuori questa cosa del diritto di proprietà di quello che si compra (e dell'"aria fritta" delle licenze) fin dalle storiche risposte a Michele Gelli risalenti a 6 anni fa.Ma io sono coerente e soprattutto sono per l'abolizione del copyright (il diritto d'autore, cioè essere riconosciuti la paternità di un'opera è sacrosanto, ma il copyright, cioè il limitare il diritto di copia è non solo sbagliato, ma un'abominio del diritto e l'avete ben dimostrato nell'articolo) e vi perdono anche per non avermi citato nell'articolo.L'importante è che la gente cominci ad aprire gli occhi e per questo vi ringrazio infinitamente e non posso che essere contento che ci siano altri ad aver capito che quando si paga per avere qualcosa (qualunque cosa sia) bisogna poterne fare quello che si vuole... (compreso copiarla o sfasciarla)Massi cadentiRe: Se fossi incoerente chiederei i diritti
Difatti e' una logica perversa.Quando ho comprato l'atariST mi han dato anche sorgenti e schemi costruttivi.Quando ho comprato l'iMac G5 no.Ormai neanche pagando ci danno il nostro diritto.Paghiamo ed abbiamo solo l'uso della macchinetta.E a me sta roba mi rivolta gli zebedei.emmeesseRe: Se fossi incoerente chiederei i diritti
- Scritto da: emmeesse>> Quando ho comprato l'atariST mi han dato anche> sorgenti e schemi> costruttivi.Hai ancora gli schemi?Se si ti prego se riesci fammene una scansione e mandameli sto impazzendo per ritrovarli...Ho quelli della VCS ma dell'ST no!Contattami anche per MP se serve... Grazie :D(atari)AtariLoverRe: Se fossi incoerente chiederei i diritti
Purtroppo non li ho piu...emmeesseRe: Se fossi incoerente chiederei i diritti
D'accordo su molto ma non su tutto..Non mi piace mai la parola abolizione, piuttosto preferisco che sia data la possibilità di scegliere...Obbligare qualcuno a rilasciare un software che ha fatto secondo particolari condizioni che potrebbe non condividere non la vedo come soluzione..Uso software libero praticamente da quando esiste ma non ho mai desiderato che il closed scomparisse... mi piace poter scegliere e valutare se per uno scopo preferisco uno strumento open o closed (entrambi hanno vantaggi). Nella stragrande maggioranza dei casi ho preferito l'open..Vedo pero' un aspetto che è stato tralasciato da massi... che mi piacerebbe approfondire un po'.Questa libertà oggi è limitata dal comportamento del mercato e della pubblica amministrazione in genere..Mi spiego meglio: non sono praticamente libero di poter comprare un pc marcato senza sistema operativo per installare poi quello che preferisco. Pochissimi (si contano davvero sulla punta delle dita della mano di capitan uncino) lo fanno.Pur non essendo di principio contrario all'esistenza del diritto d'autore e delle licenze mi trovo molto in disaccordo con la politica che le attuali leggi adottano nei confronti della distribuzione dei software: nessuno dovrebbe obbligarmi di fatto ad acquistare assieme al pc qualcosa che non desidero. (La famosa possibilità di restituzione della licenza è tutta teorica, mi è stato possibile farlo una volta ma con molti sforzi).Secondo punto: trovo assurdo che la pubblica amministrazione gestisca tutti i suoi affari attraverso formati proprietari. Bandi di concorso in .doc, tabelle su fogli excel eccetera.. indirizzando di fatto (o talvolta obbligando) l'utente della PA a dotarsi di strumenti proprietari (pagando) per usufruire di servizi pubblici!Per cui.. ammettendo l'esistenza e anche il diritto all'esistenza delle licenze (il softare libero è comunque coperto da licenza, meno restrittiva ma sempre licenza) è inammissibile invece forzare l'utenza all'adozione di una piuttosto che l'altra cosi' come avviene ora.. piuttosto dovrebbe essere SEMPRE garantita la possiblità di scegliere quella che preferiamo-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 29 settembre 2008 09.35-----------------------------------------------------------MyrddinEmrysRe: Se fossi incoerente chiederei i diritti
Ti quoto, il punto secondo me non è abolire il copyright, quanto avere la possibilità di scegliere tra diverse alternative (che già oggi ci sono).logicaMenteRe: Se fossi incoerente chiederei i diritti
- Scritto da: MyrddinEmrys> Vedo pero' un aspetto che è stato tralasciato da> massi... che mi piacerebbe approfondire un> po'.> Questa libertà oggi è limitata dal comportamento> del mercato e della pubblica amministrazione in> genere..> > Mi spiego meglio: non sono praticamente libero di> poter comprare un pc marcato senza sistema> operativo per installare poi quello che> preferisco. Pochissimi (si contano davvero sulla> punta delle dita della mano di capitan uncino) lo> fanno.Allora.Il problema si pone per i computer "marchiati".La maggioranza dei PC desktop in vendita e in giro per il mondo, fortunatamente, sono assemblati. In questi casi se uno non vuole Windows (o quello che il venditore vorrebbe mettere) può farlo presente al momento e richiedere che al suo posto venga installato Linux, o quantomeno, chiedere che venga installato nel PC un HD nuovo. Il motivo per cui molti non lo fanno è che c'è bisogno di testare il funzionamento dell'hardware e molti lo sanno fare solo mediante Windows. Tuttavia, a patto che il cliente accetti il rischio, nulla gli vieterebbe di dargli un HD nuovo senza nessun sistema operativo sopra (lasciando l'installazione di Linux all'utente stesso, che se vuole usare Linux si dovrebbe presumere sia in grado di installarlo tanto più che ci sono molte distribuzioni veramente user-friendly -al livello di Windows- anche per i più neofiti del sistema del pinguino).Il problema si pone quindi soprattutto (per non dire esclusivamente) nel caso dei PC portatili, che per ovvi motivi non possono essere assemblati da un utente o dal negozietto sotto casa ma vanno necessariamente assemblati in laboratori avanzati ed attrezzati e quindi esistono solo marchiati, non esistono assemblati portatili (o portatili assemblati). Come hai già fatto presente tu stesso, l'unico modo per evitare di dover pagare la licenza di Windows è rivolgersi a quelle case che, bontà loro, permettono di ottenere Linux al suo posto, oppure comunque vendono il sistema "pulito" delegando all'utente l'installazione del sistema operativo che più gli aggrada (magari perché ne ha già una licenza valida non utilizzata e non vuole ripagare la stessa cosa due volte). In alternativa, bisogna comprare il computer con Windows e seguire la macchinosa e complessa via della restituzione per ottenere indietro il prezzo di una licenza non voluta né cercata.Il mio consiglio, a chi non vuole pagare licenze di Windows che poi non usa, è di rivolgersi a quei produttori che vendono i PC con preinstallato Linux, o comunque tutt'al più "vergini" senza sistema operativo installato. In questo modo non solo finanzierete quei pochi produttori che seguono più o meno con successo questa filosofia, ma farete anche capire agli altri che la via dell'open source è percorribile e che Windows non è (né può, né deve essere) l'unica soluzione.Nessuno vieta a chi produce PC di venderne con Windows preinstallato (se c'è chi li compra è giusto che lo facciano) ma bisognerebbe dare la possibilità di scegliere. Se non lo fanno, cambiate fornitore.Lo stesso discorso naturalmente si applica ai Mac (per i quali ovviamente esiste anche lì Linux oltre che MacOS) che comunque, essendo un mercato più ristretto, è principalmente in mano ad un unico grande produttore (Apple) che, in condizioni di monopolio, fa più o meno il bello e il cattivo tempo.Massi cadenti[OT]Cambio di filosofia...
in PI??Questo Masini sembra preparato anche se logorroico...Spiega tutto come si deve e non mi pare che abbia mai scritto per PI ma forse mi sbaglio...Però sono articoli che anche un deficiente capirebbe ciò che scrive perché non da nulla per scontato!Un bravo ci vuole....Oppure è un hakeraggio???filosofoRe: [OT]Cambio di filosofia...
Daniele e' in gamba.Ha un solo difetto: fa parte del partito pirata :-)(ovviamente il mio commento e' uno spot pubblicitario al PP)emmeesseRe: [OT]Cambio di filosofia...
- Scritto da: emmeesse> Daniele e' in gamba.> Ha un solo difetto: fa parte del partito pirata> :-)Non è un difetto. Anche se continuo a contestare al PP, su tutto, il fatto di non essere un partito come invece dovrebbe essere (in realtà contesto molte idee che ha, che definirei "troppo moderate" quando invece secondo me servirebbe proprio un taglio netto col passato e con l'assurda legislazione sul diritto d'autore che definire giurassica è fargli un enorme complimento), ma finché in italia (minuscolo voluto) esisteranno leggi fasciste (perché fatte in periodo fascista) come la legge sul diritto d'autore e la legge "apologia di reato" (secondo cui non si può nemmeno dire perché una legge è ingiusta) mi rendo conto che fare un vero Partito Pirata in italia sia difficile...Di una cosa sono certo, se il Partito Pirata si presentasse alle elezioni, pur con tutti i difetti che ha, ritornerei a votare e lo voterei, perché sicuramente farebbe molto meglio dei partiti attualmente dentro e fuori dal parlamento. O almeno ci proverebbe, cosa che nessuno fa (tranne forse Cortiana, che comunque nessuno l'ha preso sul serio, nemmeno dentro il suo stesso partito).Massi cadentiRe: [OT]Cambio di filosofia...
Solo una piccola questione filosofica di davvero poco conto.Tu, da sostenitore accanito della libertà (a quanto leggo e conosco) non pensi di violare scaricando "piratamente" un'opera la libertà del suo autore di distribuirla secondo i dettami che ha deciso?(si lo so assomiglia ad un paradosso.. ma e' comunque una domanda che merita risposta)MyrddinEmrysgo back to 1995 and change the history
mazza ragazzi che articolone. polemiche così anni 90 non ne sentivo da un sacco di tempo. la battutona del "diamo soldi alle aziende americane" è veramente luccicante. daniele: avevi migliaia di argomentazioni a tuo favore, potevi fare un articolo splendido sulle scabrosità delle EULA e delle PUR e invece ti sei incarognito contro vista abbassandoti ad aneddotiche da bar piuttosto che portare dati e fatti. insomma un articolo superficiale e di parte, non equilibrato e assolutamente poco persuasivo. adesso chi usa linux ti commenterà "bravo!" e chi usa vista dirà "caspita, ha ragione" per poi tornare ad aggiungere contatti su facebook. e comunque io uso software licenziati WTFPL.mimmoRe: go back to 1995 and change the history
- Scritto da: mimmo> insomma un> articolo superficiale e di parte, non equilibrato> e assolutamente poco persuasivo. adesso chi usa> linux ti commenterà "bravo!" e chi usa vista dirà> "caspita, ha ragione" per poi tornare ad> aggiungere contatti su facebook.Anche chi usa linux non può che dire che si tratta di un articolo assolutamente superficiale, un'inutile "marketta" a favore della GPL.Invece che proporre qualcosa che stimoli la riflessione su un problema realmente esistente, non solo nel mondo del software, ma in generale in tutti il panorama delle opere di ingegno tutelate dal diritto d'autore (si pensi a musica e DRM, video, fotografie di opere d'arte), sono stati buttati giù 4 concetti "ad minchiam" che trasudano di acritico indottrinamento "Stallmaniano" e che lasciano solo un senso di delusione.E' proprio grazie a persone che non sanno vedere al di là del proprio naso, che non sanno proporre alcun concetto oltre a quelli che i propri idoli gli hanno inculcato, che il software libero e chi nel software libero ci crede non gode di quel "rispetto" e considerazione che meriterebbe.E' altresì scandaloso che la redazione lasci pubblicare simili "oscenità"; se questo è un articolo degno di PI forse è meglio smettere di leggerlo.THe_ZiPMaNRe: go back to 1995 and change the history
- Scritto da: THe_ZiPMaN> - Scritto da: mimmo> > insomma un> > articolo superficiale e di parte, non> equilibrato> > e assolutamente poco persuasivo. adesso chi usa> > linux ti commenterà "bravo!" e chi usa vista> dirà> > "caspita, ha ragione" per poi tornare ad> > aggiungere contatti su facebook.> > Anche chi usa linux non può che dire che si> tratta di un articolo assolutamente superficiale,Non si puo' dire che sia superficiale? Beh, allora e' completo...> un'inutile "marketta" a favore della> GPL.Se non e' una marketta a favore del closed, allora non va bene... ovvio...> > Invece che proporre qualcosa che stimoli la> riflessione su un problema realmente esistente,> non solo nel mondo del software, ma in generale> in tutti il panorama delle opere di ingegno> tutelate dal diritto d'autore (si pensi a musicaE vabbe'... La pace nel mondo dove la mettiamo?Era un articolo, fine. Mica doveva per forza affrontare tutto i problemi che esistono. Altrimnenti nessun articolo sarebbe mai completo!> E' proprio grazie a persone che non sanno vedere> al di là del proprio naso, che non sanno proporre> alcun concetto oltre a quelli che i propri idoli> gli hanno inculcato, che il software libero e chi> nel software libero ci crede non gode di quel> "rispetto" e considerazione che> meriterebbe.Si si... la solita storiella: "se non la pensi come dico io allora sei un pecorone che sa solo ripetere quello che ti hanno inculcato"> E' altresì scandaloso che la redazione lasci> pubblicare simili "oscenità"; se questo è un> articolo degno di PI forse è meglio smettere di> leggerlo.Un troll in meno! :DPaolinoRe: go back to 1995 and change the history
- Scritto da: Paolino> - Scritto da: THe_ZiPMaN> > > > Anche chi usa linux non può che dire che si> > tratta di un articolo assolutamente> superficiale,> > > Non si puo' dire che sia superficiale? > Beh, allora e' completo...Io fossi in te leggerei molto meglio la frase sopra, prima di fare battute che ti fanno sembrare incapace di leggere una frase in italiano.BlackstormRe: go back to 1995 and change the history
- Scritto da: Paolino> Un troll in meno! :DAh, hai deciso di sparire? Bene :)THe_ZiPMaNRe: go back to 1995 and change the history
- Scritto da: THe_ZiPMaN> E' altresì scandaloso che la redazione lasci> pubblicare simili "oscenità"; se questo è un> articolo degno di PI forse è meglio smettere di> leggerlo.Sì, articolo di parte. Ti dà fastidio la libertà di parola e opinione? Accomodati, la x sta in alto a destra.FunzRe: go back to 1995 and change the history
- Scritto da: mimmo> la battutona del "diamo soldi alle aziende> americane" è veramente luccicante.Forse l'autore non sa che in america far causa è come per noi andiare a far la spesa. Ha poco merito sulla battuta, ma ne ha per quanto riguarta tutte quelle postille dell'eula. Evidentemente microsoft (come qualunque altra società) cerca di tutelarsi dal primo sveglio di passaggio, che trovando la magagna gli spillerebbe un po' di soldoni.braincrash.itEd io che speravo in un articolo serio..
Qualcosa che magari facesse chiarezza sul reale potere di un eula, di cosa dice la legge, di test in sedi apposite che ne stabiliscono l'effettiva validità...In alternativa, visti i commenti, qualcosa anche sulle eula di apple e google...Macchè...0vertureRe: Ed io che speravo in un articolo serio..
Quoto, l'articolo non è neutrale, quanto è riportato è parzialmente corretto.Inoltre è chiara l'intenzione di screditare un software closed a favore di uno open citando luoghi comuni non del tutto conformi alla realtà.Tirando le somme chi ha scritto l'articolo poteva benissimo dire senza giri di parole: comprate linux e sarete felici. Almeno l'intenzione che appare sembra essere proprio questa.Inoltre si osservi anche quanto spazio è stato riservato alle licenze "open"... Non c'è equilibrio, non ce nulla che possa mostrare una certa imparzialità.MarcelloRe: Ed io che speravo in un articolo serio..
Quoto entrambi...articolo inutile!Andrea Caccamo a.k.a. kaiserxolRe: Ed io che speravo in un articolo serio..
- Scritto da: Marcello> Quoto, l'articolo non è neutrale, quanto è> riportato è parzialmente> corretto.Potresti indicare gli errori?> Inoltre è chiara l'intenzione di screditare un> software closed a favore di uno open citando> luoghi comuni non del tutto conformi alla> realtà.Da dove emergerebbe questa intenzione?Solo perche' si mettono in luce i limiti di certe licenza, non significa certo voler screditare tutto il software closed! Anche perche' ogni software ha la propria licenza... Quindi...> Tirando le somme chi ha scritto l'articolo poteva> benissimo dire senza giri di parole: comprate> linux e sarete felici.E perche'? La licenza e' una cosa spesso troppo sottovaluata...Poi ovvio, se uno a windows pirata non si preoccupa di certo! :DEppoi "comprate Linux" suona malino... > Almeno l'intenzione che appare sembra essere> proprio> questa.> Inoltre si osservi anche quanto spazio è stato> riservato alle licenze "open"...Troppo o troppo poco?> Non c'è equilibrio, non ce nulla che possa> mostrare una certa> imparzialità.Insomma... se non si tirano le conclusioni che uno vuole... l'articolo non e' imparziale :DPaolinoRe: Ed io che speravo in un articolo serio..
> > Potresti indicare gli errori?E' tutto un errore di forma e concetti.> > Da dove emergerebbe questa intenzione?> Solo perche' si mettono in luce i limiti di certe> licenza, non significa certo voler screditare> tutto il software closed! Anche perche' ogni> software ha la propria licenza...> Quindi...Forse sarebbero stati più graditi dei commenti intelligenti ai vari punti della licenza senza tirare in mezzo mouse girati al contrario.> > E perche'? > La licenza e' una cosa spesso troppo> sottovaluata...Certamente ma questo avviene anche perchè leggendo certe cose, invece di limitarsi ad ironizzare, si potrebbero chiedere lumi a veri esperti in materia che sappiano fornire una visione legale di quanto scritto. Quante e quali clausole sono lecite e quante vessatorie secondo il nostro sistema giuridico quindi nulle.> Eppoi "comprate Linux" suona malino... > Scriviamo "comprare" con le virgolette così siamo tutti più contenti ?> > Almeno l'intenzione che appare sembra essere> > proprio> > questa.> > Inoltre si osservi anche quanto spazio è stato> > riservato alle licenze "open"...> > Troppo o troppo poco?Forse, l'analisi della licenza open è stato fatto in modo un tantino più serio senza tirare in ballo comunisti mangia bambini. Ad un occhio un tantino vigile la differenza tra i due stili risalta discretamente...> > > Non c'è equilibrio, non ce nulla che possa> > mostrare una certa> > imparzialità.> > Insomma... se non si tirano le conclusioni che> uno vuole... l'articolo non e' imparziale> :DL'articolo è semplicemente imparziale punto e basta.Se si voleva fare una cosa seria ed intelligente, come ho già detto, si faceva un'accurata indagine sul valore legale di un eula cercando di chiarire quali parti della stessa erano vessatorie.Se invece ci si voleva divertire a fare commenti imbecilli allora era il caso di tirare in ballo anche le eula di apple, google e di tante altre multinazionali, anzi pure delle licenze libere visto che si prestano tutte a commenti di bassa lega.0vertureRe: Ed io che speravo in un articolo serio..
- Scritto da: Paolino> Da dove emergerebbe questa intenzione?> Solo perche' si mettono in luce i limiti di certe> licenza, non significa certo voler screditare> tutto il software closed! Anche perche' ogni> software ha la propria licenza...> Quindi...Veramente, prima di focalizzarsi su Vista (cosa che mi avrebbe assolutamente stupito non vedere, mai una volta che si parli di un altro software qualsiasi) parla di software closed in generale, e dopo aver sfottuto la licenza di Vista ripete che si tratta di un modello di licenza che è molto simile in tutti i software closed.> Insomma... se non si tirano le conclusioni che> uno vuole... l'articolo non e' imparziale> :DGli articoli imparziali sono una rarità. Per quanto tu possa concordare con l'articolo, non puoi negare che sia di parte. Così come un sacco di altri articoli. Sono pochissimi quelli che possono fregiarsi di essere imparziali.BlackstormRe: Ed io che speravo in un articolo serio..
- Scritto da: Marcello> comprate linux ossimoroLockOneRe: Ed io che speravo in un articolo serio..
- Scritto da: LockOne> - Scritto da: Marcello> > > comprate linux > > ossimoroNon sempre. RedHat e mi pare anche Mandrake si possono benissimo trovare e comprare. Ovviamente quello che paghi sono manuale e assistenza. Tant'è che, se vuoi farne a meno, puoi benissimo prenderli legalmente da internet oppure, se proprio vuoi il supporto stampato o la banda che hai per internet non è granché, insieme a qualche rivista in edicola a prezzo quasi di costo.Massi cadentiRe: Ed io che speravo in un articolo serio..
- Scritto da: 0verture> Qualcosa che magari facesse chiarezza sul reale> potere di un eula, di cosa dice la legge, di test> in sedi apposite che ne stabiliscono l'effettiva> validità...Io volevo una birra gratis invece :DMacche'...PaolinoRe: Ed io che speravo in un articolo serio..
- Scritto da: Paolino> Io volevo una birra gratis invece :D> Macche'...Mi sa che ti sei perso...Vai sempre dritto... quando vedi la scritta "Bar" sei a posto... li di solito di birra ne hanno.Poi se non ce l'hanno non venirti a lamentare da me eh.Sappi che se segui le mie indicazioni accetti la mia EULA.1) Le indicazioni sono fornite "come sono", senza garanzia di nessuno tipo, esplicita o implicita. In nessun caso l'autore può essere ritenuto responsabile per qualsiasi danno causato dall'uso delle succitate indicazioni.:O :) :)braincrash.itRe: Ed io che speravo in un articolo serio..
- Scritto da: braincrash.it> - Scritto da: Paolino> > Io volevo una birra gratis invece :D> > Macche'...> > Mi sa che ti sei perso...> Vai sempre dritto... quando vedi la scritta "Bar"> sei a posto... li di solito di birra ne> hanno.> Poi se non ce l'hanno non venirti a lamentare da> me> eh.> > Sappi che se segui le mie indicazioni accetti la> mia> EULA.> 1) Le indicazioni sono fornite "come sono", senza> garanzia di nessuno tipo, esplicita o implicita.> In nessun caso l'autore può essere ritenuto> responsabile per qualsiasi danno causato dall'uso> delle succitate> indicazioni.> :O :) :)Non capisco l'accanimento contro questo punto. Mi pare che anche la gpl, per dirne una, sollevi l'autore di un software dalla responsabilità di eventuali problemi. Guarda un po' in un caso viene osteggiato questo comportamento, nell'altro invece si tace.BlackstormRe: Ed io che speravo in un articolo serio..
- Scritto da: braincrash.it> - Scritto da: Paolino> > Io volevo una birra gratis invece :D> > Macche'...> > Mi sa che ti sei perso...Mi sa che non hai capito...> Vai sempre dritto... quando vedi la scritta "Bar"> sei a posto... li di solito di birra ne> hanno.> Poi se non ce l'hanno non venirti a lamentare da> me> eh.Ecco, quindi se qualcuno voleva un altro articolo, poteva leggere da un'altra parte.PaolinoRe: Ed io che speravo in un articolo serio..
- Scritto da: Paolino> > Io volevo una birra gratis invece :D> Macche'...Te non hai capito i concetti di "free as in free speech" e "free as in free beer", e non sei nemmeno anglofono :pFunzRe: Ed io che speravo in un articolo serio..
Perché uno che scrive le cose che di ci tu, è persona da prendere sul serio e che può pretendere serietà dagli altri?Suvvia.CarsonRe: Ed io che speravo in un articolo serio..
Per quello che mi riguarda questo articolo sul reale potere dell'EULA ne ha fatto abbastanza..... ;)PetengyAllora anche io : Commenti.
Pensavo di legger un qualcosa di interessante e ben elaborato, cosa che farebbe un buon giornalista.Invece mi trovo davanti a un "qualcosa" che potrebbe essere stato scritto dal primo che passava per punto informatico. I commenti ai vari punti, li trovo un qualcosa di veramente inutile.Penso che le persone che potrebbero apprezzare questo articolo, sarebbero anche le stesse che, di andare a vedere come è fatto dentro un software non gliene interessa proprio nulla. Risulta automaticamente ovvio anche contrario, ovvero che chi è in grado di "guardare dentro" un software è già ben consapevole delle opportunità, di scelta, di disponibilità dei prodotti, con lincenza o senza, con costi e senza. Tutto questo va un po' ad annullare il succitato articolo per come è stato impostato.Il diritto sul materiale acquistato... lo decide chi vende, nel momento in cui si aquista un prodotto si sottoscrive; per scritto, verbalmente o tacitamente un "contratto". Un venditore potrebbe anche vendere il già succitato lampadario, con clausole che dicono che non può essere modificato, smotato o altro. L'esempio è assurdo nel caso di un lampadario, ma lo diventa meno in altri ambiti. Lo "sforzo" per copiare e riprodurre in serie un "lampadario" per trarne un eventuale profitto, non è comparabile nel caso della famosa "aria fritta" es. musica, film, software e altro ancora. Dopo questa frase, all'"innocente" di turno verrà da rispondere: ma io non ci traggo profitto, lo uso solo per me. Perfettamente lecito, ma si sa, l'occasione fa l'uomo ladro, e purtroppo ce ne sono tanti (di ladri), percui chi produce è costretto tutelarsi in qualche modo... quindi ci sono: diritto d'autore, licenze d'uso, contratti e via dicendo.Questo discorso si riferisce ai "prodotti" in quanto tali. Non tiene in considerazione cose come il costo, monopoli, abusivismi o roba simile (es. di grandi socità o associazioni). Le cose sono correlate ma discorsi totalmente differenti.Per concludere, chi produce materiale facilmente "rubabile" e volendo anche rivendibile, si è tutelato, e continuerà a farlo finchè la società in cui viviamo è quella che è.Fate i bravi (con le flammate) :)Ciao-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 29 settembre 2008 02.26-----------------------------------------------------------braincrash.itRe: Allora anche io : Commenti.
- Scritto da: braincrash.it> Pensavo di legger un qualcosa di interessante e> ben elaborato, cosa che farebbe un buon> giornalista.Hai letto l'autore dell'articolo? Non è un giornalista ;)BlackstormRe: Allora anche io : Commenti.
ah... metto a verbale :)Poi come la vedo io, se pubblicano un articolo su un giornale, chi l'ha redatto diventa implicitamente "giornalista". :)braincrash.itRe: Allora anche io : Commenti.
- Scritto da: braincrash.it> ah... metto a verbale :)> Poi come la vedo io, se pubblicano un articolo su> un giornale, chi l'ha redatto diventa> implicitamente "giornalista".> :)Mah... non basta mettere la firma su un giornale per diventare giornalisti :)BlackstormRe: Allora anche io : Commenti.
allora complimenti a Punto Informatico per la selezione dei collaboratori....cmq è il classico articolo pieno di bambinate per il lettore medio di PI, che non capisce nemmeno cosa sia una licenza d'uso e confonde l'open source con "la robba gratis che uso senza pagare"BoboE' tutto così, non solo il software
Prendiamo il lampadario dell'esempio. Puoi smontarlo e vedere come è fatto? Forse ma sicuramente il prodotto è coperto da reverse-engineering per cui anche se capisci come è fatto ti è vietato farne uno uguale. Puoi modificarlo? Fino ad un certo punto dato che le case produttrici brevettano anche l'estetica e (almeno a livello teorico) possono denunciarti perché gli stai diffamando il marchio (Provate ad acquistare una Ferrari, dipingerla di verde e pois, attaccarci una rulotte, e vedere se la Ferrari non vi denuncia). Accenderlo quando vi pare? Forse ma viviamo in un mondo dove abbiamo il limite dei 3Kwatt per appartamenti, dove la TV sarà pure nostra ma dobbiamo pagare il canone, dove la caldaia sarà pure nostra ma dobbiamo pagare il bollino ed attendere che il sindaco, intorno ad Ottobre-Novembre deliberi l'accensione. Puoi vendere il lampadario che hai? Non so.. certo se è uno solo forse e provi a venderlo su Porta-Portese (quotidiano di annunci romano) nessuno ti dice nulla, ma se ne vendi 10 a settimana troverai la Guardia di Finanza alla porta. Guardatevi intorjno e chiedetevi quante delle cose che vi circondano, con i critei che ho elencato sopra, sono VERAMENTE NOSTRE? I nostri libri? I nostri dischi? Le fotografie (ma il tizio che si vede sullo sfondo può denunciarmi se uso la foto in pubblico?) La nostra auto (serve il bollo e l'assicurazione per circolare e da ormai una decina d'anni anche se volete cambiare una candela siete obbligati ad andare al meccanico). Etc etc... Meditate gente meditate. www.movimentolibertario.itMarcello MazzilliRe: E' tutto così, non solo il software
> perché gli stai diffamando il marchio (Provate ad> acquistare una Ferrari, dipingerla di verde e> pois, attaccarci una rulotte, e vedere se la> Ferrari non vi denuncia). Accenderlo quando vibellissima...> meccanico). Etc etc... Meditate gente meditate. > www.movimentolibertario.itbel post!mi sa che hai proprio ragione.Antonio MacchiRe: E' tutto così, non solo il software
> Prendiamo il lampadario dell'esempio. Puoi> smontarlo e vedere come è fatto? Forse ma> sicuramente il prodotto è coperto da> reverse-engineering per cui anche se capisci come> è fatto ti è vietato farne uno uguale. Ma che cosa dici????Hai capito la differenza tra il lampadario che a casa tua ci fai quel che vuoi e il software che a casa tua ci fai quel che vogliono loro e basta???LinuxRe: E' tutto così, non solo il software
- Scritto da: Marcello Mazzilli> case produttrici brevettano anche l'estetica e> (almeno a livello teorico) possono denunciarti> perché gli stai diffamando il marchio (Provate ad> acquistare una Ferrari, dipingerla di verde e> pois, attaccarci una rulotte, e vedere se la> Ferrari non vi denuncia).ROTFL. Come no. Voglio proprio veder la Ferrari a denunciarmi ora che sono il PROPRIETARIO della macchina e ne faccio QUEL CHE VOGLIO. > Puoi vendere il lampadario che hai?> Non so.. certo se è uno solo forse e provi a> venderlo su Porta-Portese (quotidiano di annunci> romano) nessuno ti dice nulla, ma se ne vendi 10> a settimana troverai la Guardia di Finanza alla> porta.E ci credo. Perchè se è consentito vendere i propri oggetti usati senza incorrere nelle maglie delle tasse altrettanto non si può fare se ti metti a vendere in serie e continuativamente... Stai scherzando vero?HotEngineRe: E' tutto così, non solo il software
- Scritto da: HotEngine> - Scritto da: Marcello Mazzilli> > > case produttrici brevettano anche l'estetica e> > (almeno a livello teorico) possono denunciarti> > perché gli stai diffamando il marchio (Provate> ad> > acquistare una Ferrari, dipingerla di verde e> > pois, attaccarci una rulotte, e vedere se la> > Ferrari non vi denuncia).> > ROTFL. Come no. Voglio proprio veder la Ferrari a> denunciarmi ora che sono il PROPRIETARIO della> macchina e ne faccio QUEL CHE VOGLIO.La Ferrari forse no, ma la prima pattuglia della stradale che ti vede, ti ferma e come minimo ti sequestra la rulotte visto che nessun modello della ferrari e' abilitato al traino.BashRe: E' tutto così, non solo il software
- Scritto da: Bash> - Scritto da: HotEngine> > - Scritto da: Marcello Mazzilli> > > > > case produttrici brevettano anche l'estetica e> > > (almeno a livello teorico) possono denunciarti> > > perché gli stai diffamando il marchio (Provate> > ad> > > acquistare una Ferrari, dipingerla di verde e> > > pois, attaccarci una rulotte, e vedere se la> > > Ferrari non vi denuncia).> > > > ROTFL. Come no. Voglio proprio veder la Ferrari> a> > denunciarmi ora che sono il PROPRIETARIO della> > macchina e ne faccio QUEL CHE VOGLIO.> > La Ferrari forse no, ma la prima pattuglia della> stradale che ti vede, ti ferma e come minimo ti> sequestra la rulotte visto che nessun modello> della ferrari e' abilitato al> traino.Ma più che altro ti pestano a sangue, perchè una ferrari verde a pois è una cosa inguardabile... :DBlackstormRe: E' tutto così, non solo il software
> E ci credo. Perchè se è consentito vendere i> propri oggetti usati senza incorrere nelle maglie> delle tasse altrettanto non si può fare se ti> metti a vendere in serie e continuativamente...> Stai scherzando> vero?No non è così. Non è consentito vendere usato senza tasse. E' tollerato. Diciamo che lo Stato fa finta di non vedere e tollera questo mercato ma non esiste alcuna legge che consente una vendita diretta tra privati.. altrimenti.. resteremo tutti privati senza aprire aziende. Se le quantità scambiate diventano importanti lo Stato chiede che tu registri la tua attività di vendita dell'usato come attività vera e propria e che tu paghi le tasse (come ad esempio un negozio di fumetti usati). Non entro qui nel merito di quanto siano giuste le tasse su beni già tassati in precedenza all'acquisto (siamo nel paese delle tasse sulle tasse delle tasse!). Mi interessava solo far comprendere come da qualunque punto di vista si guardino gli oggetti che abbiamo in casa (copyright, brevetti, reverse engineering, tasse, diritti di proprietà) ci si rende conto che nel mondo occidentale la proprietà privata è abolita. il bello è che spacciano il mondo occidentale per il più capitalista e di mercato selvaggio.. e così non è. Lo dico da sostenitore del VERO libero mercato.. cosa che appunto l'Italia non è. www.movimentolibertario.itMarcello MazzilliRe: E' tutto così, non solo il software
- Scritto da: Marcello Mazzilli> Prendiamo il lampadario dell'esempio. Puoi> smontarlo e vedere come è fatto? Forse ma> sicuramente il prodotto è coperto da> reverse-engineering per cui anche se capisci come> è fatto ti è vietato farne uno uguale. PuoiMa cosa c'entra scusa? Di quello che acquisti puoi farne quello che vuoi (salvo che perderai la garanzia, ci mancherebbe altro).> modificarlo? Fino ad un certo punto dato che le> case produttrici brevettano anche l'estetica e> (almeno a livello teorico) possono denunciarti> perché gli stai diffamando il marchio (Provate adQuesto è assurdo. Hai qualche citazione che riporti un caso del genere?> pare? Forse ma viviamo in un mondo dove abbiamo> il limite dei 3Kwatt per appartamenti, dove la TVLa potenza massima la scegli tu. Se hai 3kw chi ti vieta di portarli a 4,5 o 6 o 10?TizianoRe: E' tutto così, non solo il software
- Scritto da: Marcello Mazzilli> Prendiamo il lampadario dell'esempio. Puoi> smontarlo e vedere come è fatto? Forse ma> sicuramente il prodotto è coperto da> reverse-engineering per cui anche se capisci come> è fatto ti è vietato farne uno uguale.E chissenefrega di farne uno uguale, voglio solo sapere come è fatto. Magari voglio assicurarmi che sia fatto bene.> modificarlo? Fino ad un certo punto dato che le> case produttrici brevettano anche l'estetica ebene, ma il brevetto protegge l'azienda produttrice contro le concorrenti. Se io mi prendo il lampadario e lo prendo a martellate perché voglio che abbia una piega diversa e lo dipendo perché lo voglio blu anziché nero non me lo può impedire nessuno.> perché gli stai diffamando il marchio (Provate ad> acquistare una Ferrari, dipingerla di verde e> pois, attaccarci una rulotte, e vedere se la> Ferrari non vi denuncia). Come no. Negli USA in particolar modo le automobili si possono personalizzare come ti pare.> pare? Forse ma viviamo in un mondo dove abbiamo> il limite dei 3Kwatt per appartamenti, dove la TV> sarà pure nostra ma dobbiamo pagare il canone,stai trollando?BlueSkyRe: E' tutto così, non solo il software
no ti è vietato copiarlo pari pari non farne il reverse engineering, modificarne alcune parti e costruire un lampadario tuo, magari brevettarlo pureè questo che ha fatto progredire la scienza, altrimenti oggi non saremmo qui a parlare di vettori suborbitali e guerre stellaripabloskiRe: E' tutto così, non solo il software
- Scritto da: Marcello Mazzilli> Puoi> modificarlo? Fino ad un certo punto dato che le> case produttrici brevettano anche l'estetica e> (almeno a livello teorico) possono denunciarti> perché gli stai diffamando il marchio (Provate ad> acquistare una Ferrari, dipingerla di verde e> pois, attaccarci una rulotte, e vedere se la> Ferrari non vi denuncia).Davvero un produttore di automobili mi può denunciare se io modifico (in modo non contrario al codice della strada e una riverniciatura e una roulotte non lo sono) la mia macchina regolarmente acquistata?E per quale motivo?Forse solo se di fianco ci scrivessi "La Ferrari le produce così", ma se a me piace tenere la mia macchina in quel modo, chi sono loro per impedirmelo?E per inciso, per quale reato mi denuncerebbero?Voglio una ferrari verde a pois viola, loro la vendono solo rossa? Prendo una mano di vernice e via.O pensi che le auto che hanno girato dipinte in tricolore quando la nazionale ha vinto i mondiali avrebbero potute essere denunciate dalla Fiat o chi per essa?Massi cadentiRe: E' tutto così, non solo il software
Rispondo a sta storia della Ferrari.. che ho fatto solo per esempio ma pare che piaccia a tutti. Se volete circolare con una macchina modificata esteticamente dovete, come minimo, togliere il marchio. Questo perché il marchio è legato al prodotto a doppio filo. E' evidente che alla Fiat non glie ne frega niente di tutti quelli che modificano il pandino. La 2cv ne ha fatto un vanto della personalizzazione. Provate a comprarvi una Ferrari e vedrete che vi obbligheranno non solo a mantenere il colore originale e a non fare modifiche (alettoni etc..) ma decideranno per voi il meccanico dove andare, etc... Ciò non significa che non possa farlo la Fiat, sol oche non ci tiene.in generale, resto sull'auto, al di la delle modifiche estetiche, il codice della strada vi vieta persino di fare un rabbocco d'acqua per strada. E' vietato aprire il cofano così come è vietato tentare di manutenere o riparare la propria caldaia a casa.Marcello MazzilliRe: E' tutto così, non solo il software
Facciamo un esempio più reale.Comperiamo una maglietta di un noto brand il cui presidente è un gran fautore del Made in Italy.Notiamo che dall'etichetta la maglietta è invece Made in China (fonte: Striscia la Notizia di qualche tempo fa, con annesso tapiro...).Facciamoci stampare sopra una scritta ben evidente "Made in China".Giriamo per strada e vantiamocene.Ora, almeno in teoria, quello che abbiamo fatto, lo potevamo fare?Secondo me, sempre in teoria, rischiamo che il noto brand ci faccia causa, e che la vinca pure.In pratica, la maglia è nostra ma il marchio no, e non possiamo mettere in evidenza neanche una cosa vera (in fondo è scritto sull'etichetta) se il proprietario del marchi non lo vuole.Temo quindi che abbia ragione Mazzilli.O no?Ingenuo 2001- Scritto da: Marcello Mazzilli> Rispondo a sta storia della Ferrari.. che ho> fatto solo per esempio ma pare che piaccia a> tutti. Se volete circolare con una macchina> modificata esteticamente dovete, come minimo,> togliere il marchio. Questo perché il marchio è> legato al prodotto a doppio filo. E' evidente che> alla Fiat non glie ne frega niente di tutti> quelli che modificano il pandino. La 2cv ne ha> fatto un vanto della personalizzazione. Provate a> comprarvi una Ferrari e vedrete che vi> obbligheranno non solo a mantenere il colore> originale e a non fare modifiche (alettoni etc..)> ma decideranno per voi il meccanico dove andare,> etc... Ciò non significa che non possa farlo la> Fiat, sol oche non ci> tiene.> in generale, resto sull'auto, al di la delle> modifiche estetiche, il codice della strada vi> vieta persino di fare un rabbocco d'acqua per> strada. E' vietato aprire il cofano così come è> vietato tentare di manutenere o riparare la> propria caldaia a> casa.Ingenuo 2001Re: E' tutto così, non solo il software
- Scritto da: Marcello Mazzilli> Se volete circolare con una macchina> modificata esteticamente dovete, come minimo,> togliere il marchio.Se, buona notte...Una volta che l'auto è venduta puoi farne ciò che vuoi, non mettiamo in discussione anceh le basi, eh!CandidoRe: E' tutto così, non solo il software
- Scritto da: Marcello Mazzilli> Provate a> comprarvi una Ferrari e vedrete che vi> obbligheranno non solo a mantenere il colore> originale e a non fare modifiche (alettoni etc..)> ma decideranno per voi il meccanico dove andare,> etc... Ciò non significa che non possa farlo laMa per piacere.HotEngineRe: E' tutto così, non solo il software
non è vero, il lampadario lo puoi modificare quanto lo vuoi se non lo rivendi. Vista? lo puoi modificare anche se non lo rivendi? le restrizioni su lampadari etc sono molto differenti da quelle sui software. Il lampadario finche ce l'hai in casa puoi farci quello che vuoi. Vista anche se ce l'hai in casa non cambia nulla, non puoi farci quello che vuoi...gi noRe: E' tutto così, non solo il software
- Scritto da: gi no> le restrizioni su lampadari etc sono molto> differenti da quelle sui software. Il lampadario> finche ce l'hai in casa puoi farci quello che> vuoi. Anche se te lo vendi poi. La differenza tra il *possesso* di un oggetto come il lampadario e *il diritto di utilizzo* di un software è abissale.HotEngineoltre ad essere eticamente più corretto
"oltre ad essere eticamente più corretto". Secondo chi?Quest'articolo ha raggiunto lo schifio nella frase di cui sopra.Non si cura assolutamente delle ragioni delle swhouse closed, dice solo che vorrebbe che il software fosse come un lampadario, da prendere e modificare quanto si vuole. Un po' come un bambino che ogni giocattolo che vede, grida "E' mio!".Un articolo dai contenuti infantili e pubblicato su di un sito che ha fatto dell'ipocrisia la sua bandiera.Perché infatti prendersela tanto con Microsoft, quando basta guardare nel proprio orticiello e scoprire che il forum del sito per cui si scrive, non è open?Pi sta andando a scatafascio, lentamente.Guido Angelie poi dicono di Apple...
... che nel suo iPhone ha incluso la possibilità di rimuovere software "pericoloso" per garantire ed evitare attacchi alle reti telefoniche...Mah...c1p8Re: e poi dicono di Apple...
ce chi vive con i soldi degli ignoranti, e c'è chi chiude per colpa degli intelligenti.lellykellyRe: e poi dicono di Apple...
Dato il tuo "ce", tu sei nel primo gruppo?IIJoeBlackIIRe: e poi dicono di Apple...
- Scritto da: c1p8> ... che nel suo iPhone ha incluso la possibilità> di rimuovere software "pericoloso" per garantire> ed evitare attacchi alle reti> telefoniche...> > Mah...E questo cosa c'entra? Vogliamo esaminare pure la licenza di Apple? Dai, su.BlackstormNo ..il software non si acquista..
A mio parere il titolo e tutto il contenuto dell'articolo sono volutamente fuorvianti.. nessun software si acquista in se, si acquista una licenza ad usarlo.. più o meno restrittiva.Il meccanismo mi pare chiaro: metto un titolo che ricalca un luogo comune ben radicato nelle persone (che io so benissimo farlso), nel corpo dell'articolo lo contesto punto per punto, e nelle conclusioni arrivo logicamente a dimostrare che ci sono alternative migliori.Ma dico... tutto l'articolo si poteva riassumere nella frase: NO ..il software non si acquista, se ne compra una licenza d'USO... e potete scegliere quello che ve lo fa usare di più o di meno..khamsinRe: No ..il software non si acquista..
> Ma dico... tutto l'articolo si poteva riassumere> nella frase: NO ..il software non si acquista, se> ne compra una licenza d'USO... e potete scegliere> quello che ve lo fa usare di più o di> meno..Insomma hai capito di cosa parla l'articolo :DLinuxRe: No ..il software non si acquista..
- Scritto da: khamsin> nessun software si acquista in se, si acquista> una licenza ad usarlo.. più o meno> restrittiva.Appunto, ma è una cosa che molti non sanno ed è bene che qualcuno lo spieghi anche a chi di informatica non ci capisce molto.BlueSkyRe: No ..il software non si acquista..
Ma secondo te uno che non sa queste cose può essere uno che gliene frega se è prorietario del software piuttosto che avere una licenza d'uso?Secondo me no, lo compra e lo usa, punto. Fine.braincrash.itRe: No ..il software non si acquista..
Va bene spiegare la cosa.. ma l'articolo mi da l'impressione di giocare sul fatto che la licenza Windows è molto più restrittiva di quelle Open solo per poter poi affermare che l'Open è meglio quando invece ha solo una licenza diversa.Contesto solo il modo di presentare i fatti e le argomentazioni da parte dell'estensore dell'articolo.khamsinRe: No ..il software non si acquista..
difatti l'articolo è tremendamente di parte e, da oggi, guardo cn un altro occhio PIdi passaggioRe: No ..il software non si acquista..
- Scritto da: khamsin> Ma dico... tutto l'articolo si poteva riassumere> nella frase: NO ..il software non si acquista, se> ne compra una licenza d'USO... e potete scegliere> quello che ve lo fa usare di più o di> meno..Peccato che in cambio di una "licenza d'uso" loro non vogliano i soldi del monopoli ma vogliano soldi veri che vanno guadagnati facendo lavori veri che fanno cose vere, perché se è giusto pagare la COPIA di un software a 100 euro allora è giusto anche pagarla 5 euro al piratone, sempre di COPIA si tratta. La "COPIA ORIGINALE" è un paradosso, una cosa o è copia o è originale, e l'originale per definizione è uno solo, non è che ci sono 1000 Gioconde originali, Leonardo ne dipinse una e sta al Louvre, il resto sono copie, più o meno buone, ma copie.Massi cadentiRe: No ..il software non si acquista..
Forse è l'ora post-pranzo o forse sono io tardo.. ma non ho compreso bene il tuo punto.Per riprendere il tuo esempio, l'articolista scrive tutto l'articolo come se io pagassi per avere la Gioconda.. mentre invece io pago per VEDERE la Gioconda, e lo so che posso SOLO vederla... poi si puo' discutere se il Louvre te la fa vedere a 10 metri di distanza oppure un altro museo ti permette di arrivarci ad un metro (e magari al Louvre paghi 30 euri e nell'altro museo solo 2...).Ripeto, si gioca sull'equivoco che Windows lo copri.. invece nessun software viene comprato, solo usato.khamsinRe: No ..il software non si acquista..
- Scritto da: Massi cadenti> Peccato che in cambio di una "licenza d'uso" loro> non vogliano i soldi del monopoli ma vogliano> soldi veri che vanno guadagnati facendo lavori> veri che fanno cose vere, perché se è giusto> pagare la COPIA di un software a 100 euro allora> è giusto anche pagarla 5 euro al piratone, sempre> di COPIA si tratta.E quando noleggi un DVD non è la stessa cosa? Paghi con soldi veri ma alla fine non ti resta in mano neanche il DVD... ma non mi sembra che la gente si accanisca tanto contro i noleggi.braincrash.itRe: No ..il software non si acquista..
- Scritto da: braincrash.it> - Scritto da: Massi cadenti> > Peccato che in cambio di una "licenza d'uso"> loro> > non vogliano i soldi del monopoli ma vogliano> > soldi veri che vanno guadagnati facendo lavori> > veri che fanno cose vere, perché se è giusto> > pagare la COPIA di un software a 100 euro allora> > è giusto anche pagarla 5 euro al piratone,> sempre> > di COPIA si tratta.> > E quando noleggi un DVD non è la stessa cosa?> Paghi con soldi veri ma alla fine non ti resta in> mano neanche il DVD... ma non mi sembra che la> gente si accanisca tanto contro i> noleggi.Il noleggio ha regole ben precise.Se vogliamo dire che la licenza di winsozz è equiparabile al noleggio diciamolo, ma poi facciamola pagare il costo del noleggio. Faccio presente da ora che la mia videoteca di fiducia noleggia a 50 centesimi per 4 ore (un tempo più che sufficiente ad accorgersi che win fa schifo). Rispetto al prezzo di listino di Windows Vista (XP non è più in vendita) ci sono 99 e 40 centesimi euro di differenza, che tutti dovrebbero chiedere indietro...Massi cadentiPreferisco..
..quando a scrivere di diritto è qualcuno che il diritto lo conosce. Ci sono persone molto competenti in materia che scrivono su Punto Informatico, è un peccato abbassare il livello in questo modo.Sia detto senza offesa per nessuno, trovo solo più giusto che ognuno faccia il proprio mestiere, e se proprio qualcuno dovesse cedere alla tentazione di "sforare", lo facesse almeno con maggiore cognizione di causa.CandidoRe: Preferisco..
Ci fosse una sola cosa in quello che scrivi che contesti quanto ha scritto il Masini, qui vedo solo una banda di rosiconi amanti del closed source che non ammettono che la differenza c'èLinuxRe: Preferisco..
- Scritto da: Linux> Ci fosse una sola cosa in quello che scrivi che> contesti quanto ha scritto il Masini, qui vedo> solo una banda di rosiconi amanti del closed> source che non ammettono che la differenza> c'èLa differenza c'è. E mi pare che sia stata contestata la scarsa competenza in materia di diritto informatico e giurisdizione relativa dell'autore. Non è che bisogna mettersi a scrivere punto per punto dove si ritiene che ci siano falle nell'articolo.BlackstormRe: Preferisco..
- Scritto da: Blackstorm> - Scritto da: Linux> > Ci fosse una sola cosa in quello che scrivi che> > contesti quanto ha scritto il Masini, qui vedo> > solo una banda di rosiconi amanti del closed> > source che non ammettono che la differenza> > c'è> > La differenza c'è. E mi pare che sia stata> contestata la scarsa competenza in materia di> diritto informatico e giurisdizione relativa> dell'autore. Non è che bisogna mettersi a> scrivere punto per punto dove si ritiene che ci> siano falle> nell'articolo.Veramente quando uno si prende la briga di contestare la competenza di un altro, sarebbe d'uopo che dicesse come e perchè. Altrimenti siamo tutti bravi a dire "chi ha scritto questo non capisce un cazzo".dont feed the trollRe: Preferisco..
- Scritto da: Linux> Ci fosse una sola cosa in quello che scrivi che> contesti quanto ha scritto il MasiniIn realtà il succo del discorso è abbastanza semplice: c'è differenza tra usare in licenza e acquistare, ma l'autore dell'articolo non se n'è nemmeno accorto.Il software si acquista davvero? Se lo acquisti: sì. Se lo ottieni in licenza: no.Incredibile, vero?Come dire: un lampadario lo acquisti davvero? Se lo compri: sì. Se lo affitti: no.Incredibile, vero?Ora vado ad ottenere in licenza un paio di tramezzini, che mi è venuta fame.. :-)CandidoRe: Preferisco..
- Scritto da: Candido> Ora vado ad ottenere in licenza un paio di> tramezzini, che mi è venuta fame..> :-)Quelli tipici di certe stazioni con tanta maionese e uova andate a male, poi ti voglio ad esercitare il diritto di recesso :DMassi cadentiRe: Preferisco..
- Scritto da: Candido> Ora vado ad ottenere in licenza un paio di> tramezzini, che mi è venuta fame..> :-)non puoi, altrimenti poi spariscono e non possono più essere licenziati ad altriquindi muori di fame :DpabloskiAnche il SW libero non si compra
Si ha sempre una licenza d'uso, più o meno libertaria.Tra l'altro, la GPL ti "costringe ad essere libero", la ASL (Apache) ti permette di fare di tutto, ma ciò non vuol dire che i "proprietari" del software sono gli acquirenti, anzi!antonioRe: Anche il SW libero non si compra
La definizione di "proprietario" implica la possibilita' (e si badi bene ho detto solo possibilita') di operare sul bene in oggetto in qualsivoglia maniera. Una licenza che impedisce a chiunque di proibirmi di modificare un programma (come la GPL) e' esattamente conforme con il concetto di "proprieta'".Quanto detto e' solo una sciocchezza: si sta confondendo una licenza che mi obbliga ad essere libero con una licenza che limita' la mia liberta'.Si prega di documentarsi meglio prima di scrivere, ad almeno a dedicare pochi minuti di riflessione alla propria risposta.alfredo borgomeroRe: Anche il SW libero non si compra
- Scritto da: alfredo borgomero> Si prega di documentarsi meglio prima di> scrivere, ad almeno a dedicare pochi minuti di> riflessione alla propria> risposta.Quoto appieno.http://xkcd.com/481/The Mind withCakeRe: Anche il SW libero non si compra
- Scritto da: alfredo borgomero> Quanto detto e' solo una sciocchezza: si sta> confondendo una licenza che mi obbliga ad essere> libero con una licenza che limita' la mia> liberta'.Comunque, anche obbligare ad essere liberi limita la libertà. Perchè non sei comunque libero di farne ciò che vuoi. Es. Modificare e rivendere senza fornire il codice.Sia ben chiaro, non lo dico perchè penso che dovrebbe essere cosi, ma semplicemente per far notare che anche una licenza "libera"... "limita". :)braincrash.itRe: Anche il SW libero non si compra
- Scritto da: braincrash.it> Comunque, anche obbligare ad essere liberi limita> la libertà. Perchè non sei comunque libero di> farne ciò che vuoi.Si ma è un paradosso.Anche uno Stato che si definisce democratico ti obbliga a essere libero. Nel momento in cui ti riconosce determinate libertà, non ti attribuisce il diritto di rinunciarci.Ad esempio le libertà di parola e di espressione, sono libertà (diritti) irrinunciabili: le cosiddette libertà fondamentaliSe un tizio viene denunciato per averti impedito di esprimerti liberamente, tu non puoi andare dal giudice e dirgli: "Vostro onore lasci perdere: rinuncio alla mia libertà di espressione".Dato che la libertà è un concetto relativo ( si è liberi nella misura in cui ad altri è impedito di compromettere la propria libertà e fintanto che la nostra libertà non pregiudica quella degli altri), il problema è capire se una licenza attribuisca + libertà all'utente rispetto a un'altra.Per fare questo bisogna avere riguardo a:1 - Il soggetto a cui sono attribuiti determinati diritti (nel caso di specie, l'utilizzatore del software);2 - quali meccanismi di protezione di tali diritti sono predisposti, al fine di evitare che altri compromettano l'esercizio degli stessi;3 - quali vincoli una licenza imponga all'utente a cui sono attribuiti questi diritti, affinché anche altri - e non solo lui - possano goderne.numaE' ora di pensare open, OPENSOURCE
beh questo articolo mette in evidenza come oramai il futuro non risiede più nell'acquisto del software, o più correttamente nell'acusito della licenza di utilizzo, ma nel pagare i servizi di consulenza su di esso.Ecco che entra in gioco il software opensource. Software che si può utilizzare liberalmente, più o meno a seconda delle licenze adottate, ma che non è vendibile!Infatti è incoerente la vendita di qualcosa della quale non sei il proprietario unico ma è una compartecipazione non societaria.Allora che dire: apriamo questo canale open, seguiamolo...Noi lo facciamo da anni.Codebue FabioP-Soft sasGestionaleOpenfabio codebueRe: E' ora di pensare open, OPENSOURCE
- Scritto da: fabio codebue> beh questo articolo mette in evidenza come oramai> il futuro non risiede più nell'acquisto del> software, o più correttamente nell'acusito della> licenza di utilizzo, ma nel pagare i servizi di> consulenza su di> esso.> > Ecco che entra in gioco il software opensource.> Software che si può utilizzare liberalmente, più> o meno a seconda delle licenze adottate, ma che> non è> vendibile!> Infatti è incoerente la vendita di qualcosa della> quale non sei il proprietario unico ma è una> compartecipazione non> societaria.> > Allora che dire: apriamo questo canale open,> seguiamolo...> Noi lo facciamo da anni.> > Codebue Fabio> P-Soft sas> GestionaleOpenl'unica cosa che puoi fare è scrivere su PI :)zadoRe: E' ora di pensare open, OPENSOURCE
l'open source è la morte del software.. se tutti gli sviluppatori software rilasciassero i loro programmi gratuitamente ci sarebbero milioni di programmatori morti di fame.. come puoi pensare di vendere un programma rilasciando i sorgenti, in meno di 5 minuti ti ritrovi lo stesso programma sotto un altro nome rivenduto da altri..FabioRe: E' ora di pensare open, OPENSOURCE
- Scritto da: Fabio> l'open source è la morte del software.. > se tutti gli sviluppatori software rilasciassero> i loro programmi gratuitamente ci sarebbero> milioni di programmatori morti di fame..Come no. A parte che puoi sviluppare closed e rilasciare lo stesso gratuitamente facendo pagare i servizi aggiuntivi (vedi World of Warcraft) a cui gli utenti, SE IL TUO PROGRAMMA E' DAVVERO MERITEVOLE DEI LORO SOLDI, non esiteranno ad abbonarsi. Il problema è tutto lì: molti fanno programmi scadenti pretendendo di essere pagati ugualmente. Chi non è capace, ovviamente, verrà tagliato fuori da un'economia di mercato che premierebbe solo i più bravi, in grado di attirare l'interesse del pubblico.Non fai videogiochi? Vuoi fare programmi specifici per un mercato di nicchia? Scrivi su commissione e fatti pagare dal committente, che ovviamente potrà fare del tuo programma quello che vuole (visto che ti ha pagato).La verità è che molti programmatori (o gruppi di) improvvisati pensano di avere in mano l'idea del secolo e pretendono che i boccaloni comprino una schifezza a scatola chiusa e senza possibilità di rivedere indietro i soldi. E magari farsi la villa con piscina, l'auto di lusso, tutto con gli introiti di un unico software. E' finita la pacchia, forse non è chiaro che in un mondo normale per guadagnare e per vivere bisogna lavorare fino all'età della pensione, non si può campare di rendita. Vuoi altri soldi? Fai un altro programma. Ne vuoi ancora altri? Fanne ancora un altro. E così via fino alla pensione.Chi non lavora non mangia. Non hai idee? Non sei capace di tenere il ritmo lavoro/guadagni? Fai un'altra cosa, hai sbagliato a fare il programmatore.> come puoi pensare di vendere un programma> rilasciando i sorgenti, in meno di 5 minuti ti> ritrovi lo stesso programma sotto un altro nome> rivenduto da altri..Chi rilascia i sorgenti e dichiara sotto GPL pretende che le opere derivate rilascino i sorgenti. Se lo fanno, possono pure vendere come vendi tu, se riescono a guadagnare loro puoi farlo anche tu. Se non rilasciano i sorgenti, violano la GPL e in quel caso puoi fargli i glutei a tarallo.Massi cadentiQuesto è l'anno di Linux
Me lo sento !A parte gli scherzi, neppure io lo commento questo articolo.CSOERe: Questo è l'anno di Linux
- Scritto da: CSOE> Me lo sento !> > A parte gli scherzi, neppure io lo commento> questo> articolo.1) e allora potevi evitare anche questo post2) perché non commenti? gli argomenti oggi scarseggiano più del solito ;-) ??CCCRe: Questo è l'anno di Linux
> 2) perché non commenti? gli argomenti oggi> scarseggiano più del solito ;-) ??L'articolo non mi interessa, dice cose che non farebbero presa su nessuno. Sono più interessanti i commenti.CSOEParagone del lampadario
Vorrei far notare che il paragone con il lampadario è un po' BUGGATO.Si, si acquista i diritti di proprietà del lampadario stesso, ma esclusivamente perchè non è di "facile replicazione" se volessi copiarlo al 100% e rivenderne uno al 99,9% uguale con il mio nome sopra.Mica tutti dispongono di elaborazione del vetro e del metallo nel proprio appartamento al 3o piano di un palazzo in centro a Milano! :)Invece un SW è facilmente copiabile, modificabile, ecc ecc...credo sia normale impostare dei vincoli affinchè non venga rovinato/vanificato il lavoro dei programmatori.Come per i SW, anche il lampadario, se viene modificato dal compratore, "perde la garanzia" e non ricade più nell'assistenza del produttore. Mi pare giusto. Infondo se il lampadario da 220V venisse usato sulla rete industriale da 380V-trifase probabilmente potrebbe provocare un incendio e non mi pare giusto incolpare il produttore del lampadario. Quindi, immedesimandomi in quest'ultimo, cercherei di mettere "nell'EULA" più limitazioni possibili affinchè il prodotto funzioni come dovrebbe, o perlomeno come è stato provato/testato.Una SoftwareHouse non può prevedere e provare tutte le configurazione di HW e SW presente a casa del cliente.AntonyRe: Paragone del lampadario
> Come per i SW, anche il lampadario, se viene> modificato dal compratore, "perde la garanzia" e> non ricade più nell'assistenza del produttore. MiNon è solo quello, se tocchi un lampadario perdi l'omologazione che ti permette di usarlo. Diventa un pericolo per te e per gli altri, ed in caso di scossa elettrica diventi responsabile in prima persona.Ma lasciamo perdere...CSOERe: Paragone del lampadario
- Scritto da: CSOE> > Come per i SW, anche il lampadario, se viene> > modificato dal compratore, "perde la garanzia" e> > non ricade più nell'assistenza del produttore.> Mi> > Non è solo quello, se tocchi un lampadario perdi> l'omologazione che ti permette di usarlo.> E invalidi anche eventuali garanzie, ricordiamo.BlackstormRe: Paragone del lampadario
che centra la facile replicazione? hai visto un po' troppo star trek?Fra MartinoMa che fesseria è questa?
Chi compra un lampadario lo installa e lo usa per l'illuminazione. Chi può dimostrare il contrario si faccia avanti. Allo stesso modo chi compra un software lo installa e lo usa per le funzionalità che offre.ChrisRe: Ma che fesseria è questa?
Ma l'hai letto per bene l'articolo? Chi compra un lampadario GENERALMENTE lo appende al soffitto così com'è, ma se vuoi girare un film d'azione e il tuo protagonista lo usa come liana o lo fa cadere in testa al nemico nessuno te lo vieta, se una lampadina si fulmina LA PUOI SOSTITUIRE DA SOLO, se ti va puoi usarlo per appendere i panni ad asciugare... insomma, non sei COSTRETTO ad appenderlo e usarlo senza modifiche, puoi farci tutto ciò che vuoi, tanto è tuo!!! Col software proprietario invece questo non vale: se trovi un bug DEVI aspettare una patch ufficiale, è illegale apportare correzioni da solo; spesso è scritto che puoi usarlo solo per gli scopi previsti dal produttore (quindi niente analoghi delle liane metropolitane o appendiabiti improvvisati) e altre limitazioni che se fossero associate agli oggetti materiali sarebbero ridicole (come è ridicolo il divieto di modificare la playstation, tanto che nessuno se ne preoccupa...)The Mind withCakeRe: Ma che fesseria è questa?
- Scritto da: The Mind withCake> Ma l'hai letto per bene l'articolo? Chi compra un> lampadario GENERALMENTE lo appende al soffitto> così com'è, ma se vuoi girare un film d'azione e> il tuo protagonista lo usa come liana o lo fa> cadere in testa al nemico nessuno te lo vieta, se> una lampadina si fulmina LA PUOI SOSTITUIRE DA> SOLO, se ti va puoi usarlo per appendere i panni> ad asciugare... insomma, non sei COSTRETTO ad> appenderlo e usarlo senza modifiche, puoi farci> tutto ciò che vuoi, tanto è tuo!!!Certo, ma non è nato per esser eusato ocme liana o come appendiabiti.> Col software> proprietario invece questo non vale: se trovi un> bug DEVI aspettare una patch ufficiale, è> illegale apportare correzioni da solo; spesso è> scritto che puoi usarlo solo per gli scopi> previsti dal produttore (quindi niente analoghi> delle liane metropolitane o appendiabiti> improvvisati) e altre limitazioni che se fossero> associate agli oggetti materiali sarebbero> ridicole (come è ridicolo il divieto di> modificare la playstation, tanto che nessuno se> ne> preoccupa...)Essedno il software un bene che non è esattamente materiale il paragone regge poco. Quanto alla modifica delle play si tratta di mettere le mani su tecnologia brevettata, è come modificare un motorino: gli posso anche montare il carburatore da 20, ma non pretendere garanzie di affidabilità o che non ti multino.BlackstormRe: Ma che fesseria è questa?
Infatti nessuno pretende che dopo la modifica rimanga la garanzia, solo che non sia vietata la modifica in ambito personale. Ovvio che se prendo windows, gli cambio la barra del menu con una leopardata e poi tento di spacciarlo per una mia creazione ciò non deve essere lecito, ma se personalmente ho pessimo gusto voglio poter mettere la barra di avvio leopardata su windows di casa mia!Modificare un motorino è lecito; prendi ad esempio le auto da rally: sono auto supertruccate e stramodificate, ma nessuna casa produttrice di automobili fa causa ai rallysti per non aver usato le loro auto "as is". Ovviamente una volta modificate non ci puoi circolare per strada (così come non puoi circolare per strada col motorino truccato), ma questo è un discorso diverso; resta il fatto che se tieni in salotto una Vespa regolarmente acquistata a cui hai attaccato il motore di un F14 regolarmente acquistato NESSUNO può denunciarti, né la Piaggio, né la US Navy, né la polizia stradale...The Mind withCakeRe: Ma che fesseria è questa?
- Scritto da: Blackstorm> Essedno il software un bene che non è esattamente> materiale il paragone regge poco. Quanto alla> modifica delle play si tratta di mettere le mani> su tecnologia brevettata, è come modificare un> motorino: gli posso anche montare il carburatore> da 20, ma non pretendere garanzie di affidabilità> o che non ti multino.Modificare un motorino non è illegale di per sé, se così modificato lo usi nel cortile di casa o comunque non su strada pubblica puoi benissimo modificarlo, perché è tuo. Non puoi usarlo su strada pubblica perché la modifica annulla l'omologazione e ogni veicolo a motore che transita su strada pubblica dev'essere omologato. Ma non è che il produttore ti può fare causa se ti modifichi il motorino da lui prodotto.Massi cadentiRe: Ma che fesseria è questa?
contenuto non disponibileunaDuraLezioneRe: Ma che fesseria è questa?
Potrei dissentireSe io compro un software per CAD e lo voglio usare per disegnare frattali almeno ho già una "solida" base dalla quale partire, non è stato progettato per disegnare frattali ma con un po' di modifiche potrebbe farlo, così come una cariola non è progettata per essere un tamburo ma levandole la ruota, tendendo un foglio di plastica sopra l'incavo e mettendola su un buon supporto potrebbe anche farloWolf01Re: Ma che fesseria è questa?
vedi che te lo dici da te? che fesseria è questa?Fra MartinoLa famosa "Copia Originale"
Mi raccomando, acquistate le "copie originali" con fotocopie di soldi autentici!E se proprio non siete in grado di farlo, dategli i vostri soldi in "licenza d'uso", così qualsiasi cosa comprino con i vostri soldi in effetti sarà vostra!za73Re: La famosa "Copia Originale"
- Scritto da: za73> Mi raccomando, acquistate le "copie originali"> con fotocopie di soldi> autentici!> > E se proprio non siete in grado di farlo, dategli> i vostri soldi in "licenza d'uso", così qualsiasi> cosa comprino con i vostri soldi in effetti sarà> vostra!ottimo post!peccato che purtroppo (dai i commenti precedenti) il 99% dei lettori non ne capirà contenuto e senso...CCCRe: La famosa "Copia Originale"
- Scritto da: za73> Mi raccomando, acquistate le "copie originali"> con fotocopie di soldi autentici!Io volevo pagarli con questi, dici che quindi non vanno bene?[img]http://byfiles.storage.live.com/y1pkp6JrwO2k3obnsraDUMlC5G0Ot3y2yX1-WXCzo54Fley_SIlBe4fjm-_B1vyVMri0qYEZsEfBuo[/img]> E se proprio non siete in grado di farlo, dategli> i vostri soldi in "licenza d'uso", così qualsiasi> cosa comprino con i vostri soldi in effetti sarà> vostra!Questo è ovvio. :)Massi cadentiarticolo inconsistente
A partire dai paragoni totalmente fuori luogo per arrivare al contenuto senza un preciso scopo.Prima dici che non si acquista il software e alla fine fai riferimento "...quando si ***acquista un software*** si danno soldi ad un'azienda...".Poi che c'entra puntualizzare sulla localizzazione della software house?Il software non lo acquisti, per acquistarlo non ti basterebbero i 100 euro della licenza.Ma quando noleggi un'auto ci fai un bel buco per metterci la tua antenna?- X produce un software, e decide di renderlo closed source e concederlo sotto licenza con strettissime clausole di uso ecc. ecc. - Ad Y piace il software, accetta le condizioni di uso e lo paga.- A Z invece il software non piace e lo ignora.- A K il software piace ma non piacciono le condizioni di uso e lo ignora.Fine.Penso di capire la tua idea ma non puoi limitare la liberta' degli altri.Io uso Linux perche' mi piace e mi piace la fisolofia alla base dell'open source. Non mi piace windows per come e' fatto, per la sua fisolosia ecc. e lo ignoro.Illo IlliRe: articolo inconsistente
- Scritto da: Illo Illi[...]> Poi che c'entra puntualizzare sulla> localizzazione della software> house?i soldi pagati per licenze d'uso a multinazionali estere (e non è colpa mia o dell'autore dell'articolo se, quelle grosse, sono quasi tutte statunitensi) vanno a finire nelle rispettive banche senza che in cambio noi si riceva alcunché: nessun bene materiale, nessun diritto d'autore... solo una licenza d'uso...se a te tutto questo sembra una buona cosa... contento tu...[...]> Ma quando noleggi un'auto ci fai un bel buco per> metterci la tua> antenna?io no... ma se l'acquisto magari si...però "comprare" un software (come dici tu) o un'automobile sono cose completamente diverse dal punto di vista giuridico... il paragone NON è proponibile...> - X produce un software, e decide di renderlo> closed source e concederlo sotto licenza con> strettissime clausole di uso ecc. ecc.> > - Ad Y piace il software, accetta le condizioni> di uso e lo> paga.che fai? cadi nello stesso errore che attribuisci agli altri? si paga la licenza d'uso, NON il software...> - A Z invece il software non piace e lo ignora.> - A K il software piace ma non piacciono le> condizioni di uso e lo> ignora.> > Fine.non è troppo semplice così?> Penso di capire la tua idea ma non puoi limitare> la liberta' degli> altri.è ciò che cercano di fare le licenze "closed"...e perché questo sembra una cosa "naturale" e del tutto accettabile (quando no lo è) mentre per il sw libero si vanno a cercare i peli nel c...?> Io uso Linux perche' mi piace e mi piace la> fisolofia alla base dell'open source.beh... la filosofia alla base di GNU/Linux non è quella opensource ma piuttosto quella del software libero, che è cosa diversa...> Non mi piace windows per come e' fatto, per la> sua fisolosia ecc. e lo> ignoro.neanche a me piace W$... anche io vorrei ignorarlo... ma non posso... la fai (forse volutamente) troppo semplice...purtroppo i sistemi e gli applicativi W$ sono largamente i più diffusi... volere o no, NON si possono ignorare...per cui cade il tuo discorso sulla scelta e sul limitare la libertà degli altri: è la presenza così invadente delle licenze "closed" che limita e impedisce qualsiasi libertà di scelta... e sono queste licenze, per prime, a limitare la libertà degli altri...