Apple porta su macOS una funzione di privacy già presente su iOS e iPadOS. Si tratta di un sistema di avvisi che informa l’utente quando un’app accede agli appunti (clipboard) del dispositivo senza il suo esplicito consenso.
Su Mac arrivano gli avvisi per la privacy della clipboard
Gli appunti del Finder sono uno spazio di archiviazione condiviso a livello di sistema. Qui finiscono i dati che si copiano e si incollano da un’app all’altra o all’interno della stessa app. Un vero e proprio crocevia di informazioni, spesso sensibili, che merita di essere protetto.
Con la nuova funzione, quando un’app preleva qualcosa dagli appunti senza che l’utente abbia dato il via libera attraverso un’azione esplicita (come premere Comando-V o cliccare su “Incolla”), scatta un avviso. Il sistema quindi distingue tra un accesso programmato dall’app e un’operazione voluta dall’utente, evitando falsi allarmi che potrebbero interrompere il flusso di lavoro.
Gestire gli accessi con un clic
Apple inoltre, sta sviluppando dei metodi che permetteranno alle app di capire il contenuto degli appunti senza doverli leggere direttamente, evitando così di innescare l’avviso. Gli utenti potranno anche decidere, per ogni singola app, se consentire sempre l’accesso, negarlo o richiedere un permesso di volta in volta.
Queste nuove funzioni dovrebbero debuttare con l’aggiornamento a macOS 16, atteso per la fine dell’anno. Come da tradizione, Apple svelerà tutte le novità software durante la WWDC, la sua conferenza annuale per gli sviluppatori, in programma dal 9 al 13 giugno.