Cloud e Green Data Center: Seeweb dà l'esempio

Cloud e Green Data Center: Seeweb dà l'esempio

Come rendere sostenibile l'impatto ambientale del Web? Cerchiamo di capirlo analizzando le iniziative di Seeweb per ridurre emissioni e consumi.
Cloud e Green Data Center: Seeweb dà l'esempio
Come rendere sostenibile l'impatto ambientale del Web? Cerchiamo di capirlo analizzando le iniziative di Seeweb per ridurre emissioni e consumi.

Qual è l’impatto ambientale del Web? Apparentemente l’invio di un’e-mail, la pubblicazione di un tweet, una semplice videocall e la visualizzazione di un video in streaming non hanno alcun ruolo nella produzione di inquinanti: se non ci si bada, sembrano soltanto insiemi di link e pixel, una danza digitale silente senza odori né rumori. Si tratta invece di attività che determinano un consumo energetico precisamente misurabile, in quanto produttrici di emissioni di CO2 attraverso i vari dispositivi energivori necessari per mantenere in vita tanto i client quanto i server. A tal proposito basti pensare che un singolo messaggio di posta elettronica genera in media 20 grammi di CO2, cioè quanto una lampadina accesa per 24 ore di seguito. Moltiplicando questo dato per le miliardi di e-mail spedite ogni giorno si può avere un’idea dell’impatto prodotto a carico dell’ambiente.

Emissioni

Ad oggi il Web viene considerato la quarta nazione del Pianeta in termini di consumo energetico ed emissione di CO2. Soltanto Cina, USA e India registrano dati peggiori. Stando alle stime formulate nello studio “Assessing ICT global emission footprint“, in assenza di pratiche sostenibili adeguate, nel 2025 l’inquinamento digitale sarà pari a quello di tutti i veicoli leggeri in circolazione e nel 2040 si arriverà a quasi il doppio.

Come conciliare progresso tecnologico e domanda di digitalizzazione con il rispetto dell’ambiente? Un esempio ci viene dato da Seeweb che ha deciso di investire sulla sostenibilità implementando buone pratiche mirate a ridurre l’impatto dei costi ecologici dovuti al Web. Queste ultime possono essere riassunte nell’acronimo DNSH.

DNSH e PNRR

Il DNSH (Do No Significant Harm) è un principio guida con il quale si impone che gli interventi previsti dai PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) non arrechino alcun danno rilevante per l’ambiente. Il suo mancato rispetto determina l’esclusione dai finanziamenti del fondo RRF (Recovery and Resilience Facility), dispositivo a sostegno degli stati UE nell’epoca post pandemica. Le misure inserite nei PNRR devono garantire conformità al principio del DNSH, motivo per il quale sono richieste anche specifiche certificazioni. A ciò si aggiunga che i piani presentati devono includere degli interventi che contribuiscano alla transizione ecologica per il 37% almeno delle risorse erogate.

Nel caso del Cloud Computing Provider Seeweb, il perseguimento della sostenibilità digitale è iniziato nel lontano 2005 e prosegue ancora oggi. Solo durante l’ultimo anno, grazie anche ad una manutenzione continua degli impianti, ad una selezione attenta dei fornitori e all’adozione di tecnologie innovative, l’azienda ha ridotto le emissioni di CO2 di oltre 233.500 KG. Parliamo inoltre di una delle prime realtà in grado di conseguire la certificazione ISO14001, ciò a testimonianza di una ricerca costante della sostenibilità nei processi di produzione.

Non si tratta soltanto di immagine: l’impegno sui server e sulle tecnologie adottate porta a risultati concreti che, se ricondotti a modello di mercato, porterebbero ad un profilo ben differente del settore in termini di impatto ambientale.

L’impegno di Seeweb per la sostenibilità ambientale

Seeweb è Supporter riconosciuta della The Green Web Foundation: l’organizzazione, che opera a livello internazionale, è nata con lo scopo di sensibilizzare gli operatori del Web, incentivandoli ad adattare pratiche orientate alla sostenibilità ambientale. Ciò può avvenire ad esempio tramite la sostituzione dei combustibili fossili con le energie rinnovabili nella produzione, aspetto che modifica radicalmente l’imprinting generale e costringe a nuove scelte progettuali a livello di data center.

The green Web Foundation

Gli interventi di Seeweb per ottenere il riconoscimento da parte della fondazione riguardano in particolare l’adozione di processi produttivi completamente eco-sostenibili e il concetto di Green Data Center. Analizziamo questi aspetti nel dettaglio tenendo conto che attualmente l’azienda attinge energia elettrica unicamente da fonti rinnovabili certificate.

Seeweb: processi produttivi eco-sostenibili

Concepire dei processi produttivi sostenibili dal punto di vista ecologico significa migliorare i propri livelli di efficienza riducendo al minimo – o addirittura scongiurando – le emissioni di gas nocivi per l’ambiente. Per contrastare l’inquinamento digitale, Seeweb ha puntato in particolare su economia circolare, impianti antincendio innovativi ed eliminazione degli sprechi. Scopriamo come.

Economia circolare

La gestione dei rifiuti da parte di Seeweb è ad impatto zero. Ciò vale sia per gli scarti di produzione che per i rifiuti tecnologici. Per questo motivo sono state avviate delle partnership con vendor specializzati nel ridar vita ai server in disuso e nello smaltimento eco-sostenibile delle componenti non recuperabili, riducendo così il materiale di scarto destinato a diventare rifiuto e massimizzando le logiche del riuso.

Impianti antincendio ad alta efficienza energetica

Le server farm del Cloud Computing Provider sono state equipaggiate con sistemi antincendio ad efficienza elevata quali il water mist fire protection system HI-FOG che garantisce un consumo estremamente ridotto di acqua senza emissioni nocive. Tali impianti producono molto rapidamente una barriera d’acqua sotto forma di nebbia finissima estinguendo velocemente gli incendi, salvaguardando i dispositivi dei Data Center e tutelando nel contempo l’ambiente grazie alla riduzione degli sprechi.

WUE (Water Usage Effectiveness)

Essere eco-sostenibili in tempo di gravi crisi idriche significa anche ridurre al minimo il consumo di un bene prezioso e sempre più raro come l’acqua. Nelle server farm di Seeweb l’acqua viene utilizzata unicamente al momento del primo caricamento di un impianto da cui vengono erogati i servizi di Cloud Computing e Data Center Colocation.

In totale l’azienda non utilizza più di un litro di acqua al giorno per migliaia di server. Portando il consumo complessivo a meno di 5.000 litri in un decennio, compresi gli impieghi per i sistemi antincendio e di manutenzione.

Green Data Center

Un “Green Data Center” è per definizione un Data Center ecologico e sostenibile. Questo significa che l’infrastruttura della server farm è stata progettata e ottimizzata per ridurre al minimo, o eliminare del tutto, l’impatto ambientale.

Per capire quanto un Data Center possa essere “Green” al di là delle descrizioni di circostanza è possibile fare riferimento ad una metrica specifica facente riferimento a parametri oggettivi: si tratta dell’indice PUE (Power Usage Effectiveness), utile a produrre misurazioni quantitative confrontabili e inoppugnabili. L’indice, nella fattispecie, permette di stimare con precisione il rapporto fra l’energia utilizzata complessivamente dall’impianto e quella sfruttata dalle apparecchiature IT in esso presenti.

  • un valore superiore ad 1.5 certifica che l’efficienza nell’impiego energetico deve essere migliorata;
  • un valore tra 1.2 e 1.5 indica un impiego energetico efficiente;
  • un valore al di sotto di 1.2 indica un livello molto efficiente di impiego energetico.

Nel caso dei Data Center di Seeweb è stato registrato appunto un PUE pari a circa 1.2 punti, valore estremamente virtuoso e pertanto premiante in ottica di approccio green al problema.

Le certificazione Green di Seeweb

Come anticipato, per la conformità al DNSH e ai suoi requisiti ambientali, Seeweb dispone di una certificazione ISO14001 che si riferisce in particolare ai processi di progettazione e fornitura dei servizi di Cloud Computing e Cloud Storage così come a quelli di Hosting, Housing e Colocation, Posta Elettronica, Domini Internet, Cybersecurity e Disaster Ricovery.

A quest’ultima si aggiungono:

  • Data Center per servizi di Hosting e Cloud con un piano di gestione di rifiuti sviluppato nel rispetto della norma LCA-EN50625;
  • apparecchiature elettroniche certificate in conformità con la direttiva (EU) 2011/65 per la limitazione dell’utilizzo di sostante pericolose;
  • refrigeranti certificati in conformità delle normative sui gas fluorurati che causano l’effetto serra;
  • apparecchiature per i Data Center certificate secondo lo standard internazionale sull’efficienza energetica.

L’azienda si è impegnata inoltre ad utilizzare esclusivamente energia certificata rinnovabile per alimentare i propri Data Center. Investimenti importanti per iniziative radicali, insomma, che determinano la messa a terra di una progettazione completamente orientata alla sostenibilità ed a soluzioni che consentano di minimizzare sprechi, consumi e impatto ambientale.

Conclusioni

La sostenibilità non è una mantellina da sfoggiare ogni qualvolta possa tornare utile: incarnarne i principi significa investire e lavorare in ottica di lungo periodo per farsi trovare pronti alle sfide che il futuro imporrà ad ogni singolo mercato di prodotti o servizi. Seeweb, nella fattispecie, è membro attivo della CISPE (Cloud Infrastructure Services Providers in Europe), associazione le cui componenti hanno sottoscritto il Neutral Datacenter Pact che prevede di raggiungere la neutralità climatica entro il 2030. Tale obbiettivo configura un percorso multiforme, finalizzato al contenimento degli sprechi, alla riduzione del consumo di acqua, all’utilizzo intelligente del calore da dissipare e molto altro ancora.

Climate Neutral Data Center

Al di là delle logiche di profitto, l’azienda è oggi impegnata nel proporsi come modello positivo, riducendo ai minimi termini il consumo di risorse e supportando le iniziative a favore della sostenibilità ambientale e della responsabilità sociale.

In collaborazione con Seeweb
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Pubblicato il
7 mar 2023
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