Clubhouse: dentro anche Elon Musk, la consacrazione

Elon Musk su Clubhouse: quale pubblicità migliore?

Anche il numero uno di Tesla e SpaceX prende parte a una conversazione su Clubhouse: la consacrazione definitiva per l'applicazione del momento.
Elon Musk su Clubhouse: quale pubblicità migliore?
Anche il numero uno di Tesla e SpaceX prende parte a una conversazione su Clubhouse: la consacrazione definitiva per l'applicazione del momento.

Clubhouse è l’app del momento, senza dubbio la più chiacchierata, un social network non convenzionale dove ogni interazione si basa esclusivamente sulla voce: non ci sono bacheche né post, nessuna fotografia né video, solo “stanze” in cui riunirsi per parlare di un determinato argomento. La sua popolarità è letteralmente esplosa nelle ultime settimane e la consacrazione definitiva è giunta con l’approdo di Elon Musk.

Clubhouse: Elon Musk parla di alieni e meme

Il numero uno di Tesla e SpaceX si è unito domencia alla room Good Time annunciandolo attraverso il proprio account Twitter, accendendo così un ennesimo faro sull’applicazione. Ricordiamo che al momento è disponibile solo in versione iOS (quella Android è in fase di sviluppo) e che per la creazione di un account è prima necessario ricevere un invito da chi fa già parte della community.

Nel suo intervento Musk ha toccato diversi temi: la missione per portare il genere umano su Marte, la possibile esistenza degli alieni, il potere comunicativo dei meme, il progetto Neuralink per creare un’interfaccia di connessione tra cervello e calcolatore, la criptovaluta Bitcoin, i progetti Tesla in merito all’intelligenza artificiale e il cinema (con un apprezzamento a Tenet di Christopher Nolan).

Elon Musk su Clubhouse nella stanza Good Time

L’intera sessione, come prevedibile trasmessa altrove in tempo reale dal pubblico partecipante, è durata più di due ore: chi desidera recuperarla lo può fare su YouTube.

Il lancio di Clubhouse risale all’aprile scorso, ma fino all’inizio di quest’anno l’app è rimasta in sordina. A crearla Paul Davison e Rohan Seth, in passato al servizio di Pinterest e Google, già capaci di raccogliere un finanziamento da circa 100 milioni di dollari per sviluppare l’idea.

Partecipazione di Elon Musk a parte, l’applicazione ha indubbiamente un potenziale in ambito business: già non si contano le stanze dedicate a temi come marketing, strategia di vendita e persuasione all’acquisto.

Fonte: TechCrunch
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Pubblicato il
1 feb 2021
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