Come sfruttare ChatGPT per creare contenuti di LinkedIn originali

Come sfruttare ChatGPT per creare contenuti di Linkedin originali

ChatGPT può essere utile per creare contenuti di LinkedIn unici e coinvolgenti. Scopri come sfruttare il chatbot di OpenAI al meglio.
Come sfruttare ChatGPT per creare contenuti di Linkedin originali
ChatGPT può essere utile per creare contenuti di LinkedIn unici e coinvolgenti. Scopri come sfruttare il chatbot di OpenAI al meglio.

ChatGPT può essere un alleato eccezionale quando si tratta di scrivere contenuti di qualunque genere, anche per LinkedIn. La chiave per ottenere ciò che si vuole da questo incredibile chatbot di intelligenza artificiale, è non scoraggiarsi ai primi tentativi, e non esitare a chiedere modifiche. ChatGPT non è permaloso e non si offenderà… Anzi, si impegnerà a soddisfare ogni tua richiesta.

Come usare ChatGPT per generare contenuti di LinkedIn che si distinguono dalla massa

Ecco qualche consiglio utile per generare contenuti di LinkedIn accattivanti con ChatGPT!

1. Dare a ChatGPT istruzioni personalizzate

Non tutti sanno (ancora) che è possibile fornire a ChatGPT istruzioni personalizzate. Queste istruzioni sono come una guida di stile personale allegata al profilo. Dopo aver inserito le istruzioni personalizzate, l’intelligenza artificiale le memorizza per le conversazioni future.

Inserire le istruzioni personalizzate è molto semplice: basta andare sul proprio profilo nell’angolo in basso a sinistra. Fare clic sui tre punti accanto al proprio nome e cliccare su Custom Instruction. Appariranno due sezioni. La prima chiede: Cosa vorresti che ChatGPT sapesse di te per fornire risposte migliori? Ed è quella in cui si racconta a ChatGPT di se stessi e del proprio brand (dov’è l’azienda, in quale settore si opera, il pubblico di riferimento, ecc.)

La seconda sezione chiede: Come vorresti che ChatGPT rispondesse? È quella in cui si dice a ChatGPT cosa si desidera in termini di output (risposte formali o casuali, lunghe o brevi, neutre o schierate, come formattare, ad esempio in elenchi puntati o tabelle).

In genere, questi dettagli sono inclusi nel brief creativo. Il vantaggio delle istruzioni personalizzate è che si creano una sola volta. Dopo aver inserito le istruzioni personalizzate, si fornisce a ChatGPT il resto del brief creativo per il contenuto desiderato.

2. Sviluppare un brief creativo per alimentare ChatGPT

Un brief creativo per ChatGPT ha la stessa funzione di un brief creativo per un’agenzia o un freelance. Il suo scopo è ottimizzare il tempo dedicato all’intervista dell’IA e garantire che i contenuti generati siano coerenti con gli obiettivi, la personalità del brand e il pubblico di riferimento. Al di là delle istruzioni personalizzate, ecco gli elementi da includere nel brief, se pertinenti:

  • Obiettivo e scopo
  • Pubblico
  • Tipo e formato dei contenuti
  • Messaggi e temi chiave
  • SEO e parole chiave
  • Presentazione visiva
  • Invito all’azione (CTA)
  • Esempi
  • Competitors
  • Varie

3. Ripetere e ripetere

La prima bozza di un contenuto raramente corrisponde a ciò che si desidera, ma non è un problema! Basta fornire feedback, fare domande e chiedere tutte le modifiche che si ritengono necessarie per ottenere il risultato desiderato. Dopo aver effettuato diversi scambi con ChatGPT, si arriverà in breve a un post finale, ma non si deve trascurare la revisione. I contenuti generati dall’intelligenza artificiale spesso mantengono una percezione di artificiosità nel lessico e nelle espressioni.

4. Modificare il contenuto generato da ChatGPT prima della pubblicazione

I testi prodotti con l’intelligenza artificiale potrebbero essere riconosciuti come tali dai motori di ricerca, soprattutto se pubblicati senza modifiche. Perciò è sempre consigliabile revisionare gli output di ChatGPT prima della diffusione, specialmente nel caso di contenuti che trattano argomenti delicati come finanza, salute o tematiche simili potenzialmente indicizzate dai motori di ricerca. È importante farlo anche per dare ai testi un taglio più naturale e “umano”.

È vero che i motori di ricerca generalmente non indicizzano i contenuti pubblicati su LinkedIn, quindi non ci sarebbe motivo di temere che possano rilevare il testo generato dall’intelligenza artificiale, tuttavia si potrebbe perdere una certa autenticità e personalizzazione.

  • Quando si tratta di post LinkedIn generati da ChatGPT sul proprio profilo, si consiglia di:
  • Adottare uno stile caldo e informale;
  • Inserire dettagli personali ed esperienze per rendere autentici i post;
  • Utilizzare la prima e la seconda persona;
  • Revisionare finché i post non rispecchiano il proprio tono di voce.
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Pubblicato il
15 set 2023
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