Le immagini generate dall’intelligenza artificiale hanno un problema di reputazione. E per delle buone ragioni: questioni etiche sui dati di addestramento, costi ambientali non indifferenti, e soprattutto quella sensazione strana che molte di queste immagini esistano solo per sembrare fighe senza avere uno scopo reale.
Nonostante i generatori di immagini siano migliorati, capita ancora di vedere mani con sette dita, occhi storti, testi incomprensibili. E non manca mai quella patina artificiale che tradisce la natura artificiale, anche quando tecnicamente l’immagine è quasi perfetta. Quasi. L’intelligenza artificiale sa creare scene fotorealistiche impressionanti, certo, ma il più delle volte c’è qualcosa che non torna.
Eppure, c’è una cosa in cui l’intelligenza artificiale è sorprendentemente brava: creare infografiche pratiche e utilizzabili. Non opere d’arte destinate a Instagram, ma guide visive che servono davvero a qualcosa nella vita quotidiana. E Nano Banana Pro di Gemini per questo ha un vero talento. Basta sapere cosa chiedere.
Come generare infografiche perfette con Gemini Nano Banana Pro
1. Infografica su come eseguire correttamente gli squat
Ecco il prompt da dare in pasto a Nano Banana Pro: Crea un’infografica dettagliata sull’esecuzione corretta dello squat con un aspetto pulito da poster di palestra. Mostra il movimento da tre angolazioni (frontale, laterale e 45 gradi), utilizzando linee pulite, proporzioni accurate e ombreggiature essenziali. Includi piccoli riquadri ingranditi per il posizionamento dei piedi, l’allineamento delle ginocchia e la posizione della schiena.
Nano Banana ha centrato esattamente l’obiettivo. L’infografica mostra lo squat da tre angolazioni ben definite, mettendo in evidenza gli elementi fondamentali: larghezza dei piedi, posizione corretta della schiena e delle ginocchia. Nella parte inferiore, tre riquadri di dettaglio approfondiscono i punti più importanti, appoggio dei piedi, allineamento delle ginocchia e postura della schiena.
È pulito, facile da leggere e qualcosa che si potrebbe stampare davvero per la propria palestra domestica. L’immagine non suona artificiosa, perché il compito qui non è creare arte, ma comunicare informazioni in modo chiaro. Le infografiche sono fatte per essere funzionali, non bellissime. E l’intelligenza artificiale eccelle quando il requisito principale è organizzare informazioni visivamente, invece di creare qualcosa di emotivamente coinvolgente.
2. Tabella delle faccende domestiche in stile anni ’70
Ecco il prompt per creare una tabella delle faccende, con un’atmosfera un po’ nostalgica: Crea una tabella delle faccende domestiche di ispirazione retrò con un design giocoso anni Settanta. Utilizza colori vintage caldi, titoli in grassetto, icone illustrate semplici per ogni faccenda e un layout a griglia con spazio per spuntare le attività settimanali.
Bingo. Anche in questo caso Nano Banana non delude le aspettative. Cerchi psichedelici, palette di colori vintage, quella tipografia frizzante tipica dell’epoca. Ogni faccenda ha la sua icona illustrata in riquadri colorati: lavare i piatti, passare l’aspirapolvere, fare il bucato, portare fuori la spazzatura, annaffiare le piante, rifare il letto, pulire il bagno.
Il layout a griglia con cerchi da spuntare rende il prospetto funzionale, e il tutto è incorniciato da quei bordi curvi iconici degli anni Settanta. Carina anche l’aggiunta di una citazione motivazionale in basso, un tocco non richiesto, ma che completa perfettamente l’estetica retrò. Tempo di generazione? Circa trenta secondi.
3. Annaffiare le piante in modo corretto, la guida per principianti
La cura delle piante è una fonte infinita di confusione per chi non ha il pollice verde. Troppa acqua? Poca acqua? Quanto è “quanto basta”? Ecco come l’intelligenza artificiale può semplificare tutto questo.
Il prompt: Crea un’infografica per principianti che mostri ogni quanto annaffiare cactus, monstera, aloe, giada e sansevieria, con illustrazioni del terreno che indicano il livello di umidità ideale per ciascuna pianta. Aggiungi icone intuitive di umidità.

L’intelligenza artificiale organizza tutto in categorie chiare basate sulla quantità d’acqua necessaria: cactus e piante grasse in un gruppo, sansevieria in un altro, monstera in un terzo.
Ogni sezione mostra illustrazioni del terreno a diversi livelli di asciutto con istruzioni semplici e dirette. La guida con le icone dell’umidità è particolarmente utile: mostra visivamente come appare un terreno troppo secco, quello giusto e quello completamente inzuppato.
C’è anche una sezione dedicata ai metodi di controllo: il test del dito e il metodo delle bacchette per capire quando è il momento di annaffiare. Per chi ha ucciso più piante di quante si vorrebbe ammettere, questa è esattamente il tipo di guida visiva che serve.
4. Check list per prepararsi a un colloquio di lavoro
Per qualcosa di più professionale e pratico, ecco un prompt orientato al mondo del lavoro: Crea un’infografica semplice e intuitiva che mostri come prepararsi a un colloquio di lavoro. Includi sezioni per: ricercare informazioni sull’azienda, scegliere un abbigliamento adeguato, preparare esempi di risultati raggiunti, esercitarsi con domande comuni, impostare il percorso o la videochiamata e portare i documenti chiave.
L’intelligenza artificiale crea una guida chiara in sei passaggi con sezioni ben definite e icone utili. Ma la cosa più interessante, è l’inclusione del metodo STAR per parlare dei risultati raggiunti, una tecnica davvero utile che non era stata richiesta esplicitamente nel prompt.
Il metodo STAR (Situation, Task, Action, Result) è uno degli approcci più efficaci per rispondere alle domande comportamentali durante i colloqui, e l’intelligenza artificiale l’aggiunge di sua iniziativa perché pertinente al contesto.
Inoltre, l’infografica separa in modo intelligente la preparazione per colloqui di persona (pianifica il percorso, calcola il tempo necessario) dalla preparazione per videochiamata (prova la tecnologia, controlla l’inquadratura e l’illuminazione).
Perché le infografiche funzionano dove le altre immagini AI falliscono?
C’è una ragione precisa per cui l’intelligenza artificiale eccelle nelle infografiche, ma spesso fa disastri con altri tipi di immagini: hanno uno scopo ben preciso, misurabile.
Un’opera d’arte deve evocare emozioni, raccontare una storia, avere un’anima. Un’infografica deve solo comunicare informazioni in modo chiaro e strutturato. E l’intelligenza artificiale è bravissima a organizzare le informazioni. Non importa se l’illustrazione del cactus ha qualche imperfezione o se il font non è esattamente quello che userebbe un designer umano. Importa che quando si guarda l’infografica si capisce immediatamente quando e come annaffiare le piante.
Le infografiche hanno regole chiare: layout organizzato, gerarchia visiva delle informazioni, uso del colore per distinguere sezioni, icone semplici e comprensibili. Tutte cose che l’intelligenza artificiale può seguire perfettamente perché sono, appunto, regole.
L’arte invece richiede quella dose di imprevedibilità, di scelte contro-intuitive, di “errori” deliberati che la rendono interessante. E l’intelligenza artificiale fatica con l’imprevedibilità creativa.
Quando usare le infografiche generate dall’AI
Le infografiche create dall’intelligenza artificiale funzionano davvero bene per attività del mondo reale. Alcuni esempi pratici, come per la preparazione a eventi importanti (colloqui di lavoro, presentazioni, ecc.); guide per la casa; materiali formativi; organizzazione personale (tracker di abitudini, mappe visive degli obiettivi, ecc.).