Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha ufficializzato la notizia tanto attesa: è stato pubblicato il decreto che darà il via definitivo alla nascita delle Comunità Energetiche Rinnovabili in Italia. Se ne parlava ormai da anni, ma le maglie della politica italiana e della burocrazia europea hanno fatto poco per accelerare le procedure. Ora i tempi sono finalmente maturi e quanti vorranno avviare una CER potranno farlo con il beneficio di una normativa finalmente amica.
Comunità Energetiche Rinnovabili
Il prossimo passo sarà essenziale per definire la parte più interessante: gli incentivi. Le CER, infatti, sono comunità energetiche che mettono a fattor comune produzione e consumo di energia sotto la medesima cabina principale. Questo consente di consumare energia “a chilometri zero”, evitando sovraccarichi e diseconomie sulla rete nazionale. Il vantaggio che ne consegue dovrà essere redistribuito e per le CER diventerà valore da poter gestire a proprio piacimento. Si tratterà di incentivi che andranno sia vantaggio di chi produce energia, sia di chi la consuma, sia della comunità territoriale che la ospita. Le sfumature potranno essere molte, ma sarà il prossimo regolamento a perimetrarne i margini operativi:
Come previsto dal provvedimento stesso, entro i successivi trenta giorni saranno approvate dal Ministero, previa verifica da parte dell’ARERA e su proposta del Gestore dei Servizi Energetici, le regole operative che dovranno disciplinare le modalità e le tempistiche di riconoscimento degli incentivi. Il GSE, soggetto gestore della misura, metterà in esercizio i portali attraverso i quali sarà possibile presentare le richieste, entro 45 giorni dall’approvazione delle regole.
Le CER saranno vere e proprie comunità dell’autoconsumo, dove tutta l’energia immessa in rete dai “prosumer” potrà essere consumata insieme ad altri attori nelle prossimità e tutto ciò andrà misurato e adeguato alle prescrizioni normative. Il PNRR potrà inoltre finanziare le attività in essere, contribuendo a favorire investimenti virtuosi in sostenibilità:
Il testo individua due strade per promuovere lo sviluppo nel Paese delle CER: un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili, finanziato dal PNRR e rivolto alle comunità i cui impianti sono realizzati nei comuni sotto i cinquemila abitanti che supporterà lo sviluppo di due gigawatt complessivi, e una tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa per tutto il territorio nazionale. I due benefici sono tra loro cumulabili. Attraverso il provvedimento sarà dunque favorito lo sviluppo di cinque gigawatt complessivi di impianti di produzione di energia rinnovabile.
Il decreto (PDF) e le FAQ (PDF) sono a disposizione. Molti i progetti in essere che attendevano la pubblicazione del decreto per poter avviare le procedure: ora quanti hanno seriamente a cuore questo tipo di progettualità potrà iniziare a ragionare in termini realizzativi.