Hanno ragione i parlamentari del Movimento Cinque Stelle: la vicenda della violazione informatica delle caselle di posta elettronica di alcuni di loro è molto grave e non ha ricevuto l’attenzione politica e mediatica che meritava.
I grillini sostengono che quanto accaduto faccia parte di un progetto di attacco e delegittimazione collegato ad altri atti ostili (il M5S ha denunciato nei giorni scorsi il furto di un hard disk all’interno del Parlamento stesso); più probabilmente le ragioni di un simile attacco e della sua successiva sottovalutazione sono da un lato banalmente tecnologiche (a dispetto della propria vocazione di rete il M5S da sempre non brilla per attenzione e competenza tecnologica) e culturali da un altro. Delle prime si è parlato poco o nulla (come è avvenuto l’attacco? Attraverso il furto di password o con altri sistemi?), le seconde invece sono note e attingono alla nostra grande diffidenza nei confronti della cultura informatica. Ho idea che molta della mancata solidarietà ai parlamentari del M5S le cui caselle email sono state pubblicate in rete venga da colleghi che le email le leggono dopo che la segretaria gliele ha stampate.
In ogni caso, mentre ogni singolo parlamentare della Repubblica nei giorni scorsi ha rilasciato una pensosa dichiarazione sui temi del controllo della Rete sollevati da una intervista del Presidente della Camera Laura Boldrini, pochissimi hanno ritenuto di dover stigmatizzare la pubblicazione delle mail dei parlamentari di Grillo.
Sui temi tecnologici dell’attacco non è possibile dire molto: non è dato sapere se la violazione è avvenuta perché i cracker hanno intercettato la password delle caselle o se abbiano invece utilizzato altri metodi di intrusione. E questo fa un po’ parte di una oscurità comunicativa a cui il M5S ci ha purtroppo abituati, motivandola con i rischi legati a una possibile intelligenza col nemico. Nella lunga conferenza stampa tenuta alla Camera qualche giorno fa nessuno dei giornalisti presenti ha comunque ritenuto di porre simili interessanti domande. È prevalsa, come sempre accade in Italia, la sottolineatura degli aspetti dietrologici e sentimentali che tanto ci piacciono e ci rendono partecipi ma che assai poco ci aiutano a comprendere i fatti.
Quello che è certo è che le mail incriminate sono al momento in cui scrivo molto facilmente scaricabili da Internet e lì probabilmente rimarranno. Del resto se i provvedimenti di oscuramente, giustamente invocati dai parlamentari M5S e da Grillo stesso, devono essere quelli che utilizziamo usualmente per i siti di scommesse o di ecommerce situati al di fuori del territorio italiano, allora forse tanto vale non fare nulla, visto che blacklistare i DNS è di fatto una dichiarazione di intenti e poco più.
Nel frattempo una ricerca sul sito web del Partito Democratico non mi ha mostrato alcuna chiara presa di posizione sull’utilizzo del logo del Partito da parte degli ignoti autori della violazione informatica e questo è di per sé piuttosto grave. Il Partito Democratico ha numerose solide ragioni per dissociarsi rumorosamente da un simile gesto, non foss’altro perché i fantomatici “hacker del PD” richiamano alla mente alcune sfortunate azioni di comunicazione su Internet che il PD stesso ha orgogliosamente sostenuto fino a ieri.
A testimonianza del fatto che Internet forse è il mezzo ma non il male assoluto va poi sottolineato che l’utilizzo peggiore e maggiormente deplorevole dei dati in questione è stato fatto da alcuni quotidiani di carta che li hanno utilizzati per basse insinuazioni di natura sessuale sui parlamentari del M5S. Forse, oltre ad interrogarsi quotidianamente sulla capacità della Rete di gettare fango sulle nostre identità, sarebbe il caso di occuparsi anche di certa stampa che si applica al medesimo sport in maniera professionale e continuativa.
Al parlamentare grillino che durante la conferenza stampa di ieri diceva che della pubblicazione delle sue email “nun me ne po’ fregà de meno” occorrerebbe invece far leggere quanto Bruce Schneier scriveva nel 2006 a proposito del valore della nostra riservatezza (ricopio la traduzione in italiano fatta a suo tempo da Paolo Attivissimo):
La vera scelta è fra libertà e controllo. La tirannia, sia che emerga sotto la minaccia di un attacco fisico straniero, sia che derivi da un’autorevole sorveglianza domestica, resta comunque tirannia. La libertà richiede sicurezza senza intrusione, sicurezza abbinata alla privacy. Una sorveglianza generalizzata da parte della polizia è, per definizione, uno stato di polizia. Ed è per questo che dobbiamo essere paladini della riservatezza anche quando non abbiamo nulla da nascondere. /
In queste poche righe risiedono le ragioni profonde per cui la violazione delle caselle email del M5S sono un atto grave che riguarda tutti noi. Un atto grave che merita tutta la nostra incondizionata solidarietà. Nelle stesse righe le ragioni per cui la solita frase “tanto io non ho nulla da nascondere” è da sempre la risposta standard dello sciocco sul bordo del precipizio.
Tutti gli editoriali di M.M. sono disponibili a questo indirizzo
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Le parole della Boldrini
Per un approfondimento sull'improvvido titolo di Repubblica relativo a parole mai pronunciate da Laura Boldrini, vedi qui:http://www.wittgenstein.it/2013/05/03/lanarchia-delle-news/La smentita è arrivata via tweet:http://www.huffingtonpost.it/2013/05/04/minacce-sul-web-laura-boldrini-mai-parlato-di-anarchia_n_3215279.html?utm_hp_ref=italyed anche durante una commemorazione ad Arcevia (AN):http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2013/05/05/APiHvtRF-internet_boldrini_invocate.shtmlLeguleioRe: Le parole della Boldrini
Peccato però che dice il contrario di quel che smentisce.SgabbioRe: Le parole della Boldrini
- Scritto da: Sgabbio> Peccato però che dice il contrario di quel che> smentisce.Qui i casi sono due.O lo stato italiano, nella figura di una delle sue piu' alte cariche, auspica una censura totale della rete, che in confronto la cina diventa un esempio di liberta' digitale,oppure lo stato italiano medesimo si decida ad abrogare l'odioso reato di diffamazione e permetta una buona volta alla gente di esprimere quello che pensa, nella piu' assoluta liberta', senza timore alcuno di ritorsioni.Perche' la situazione attuale e' assolutamente invivibile. Non e' possibile vivere nell'incertezza legislativa.panda rossaRe: Le parole della Boldrini
- Scritto da: panda rossa> Qui i casi sono due.> O lo stato italiano, nella figura di una delle> sue piu' alte cariche, auspica una censura totale> della rete, che in confronto la cina diventa un> esempio di liberta'> digitale,> oppure lo stato italiano medesimo si decida ad> abrogare l'odioso reato di diffamazione e> permetta una buona volta alla gente di esprimere> quello che pensa, nella piu' assoluta liberta',> senza timore alcuno di> ritorsioni.Tu puoi dire ciò che pensi, a patto che sia vero. Se dici qualcosa di falso che va a ledere una persona non vedo perché tu non debba essere punito.http://it.wikipedia.org/wiki/DiffamazioneMario RossiRe: Le parole della Boldrini
- Scritto da: panda rossa> - Scritto da: Sgabbio> > Peccato però che dice il contrario di quel> che> > smentisce.> > Qui i casi sono due.> O lo stato italiano, nella figura di una delle> sue piu' alte cariche, auspica una censura totale> della rete, che in confronto la cina diventa un> esempio di liberta'> digitale,> oppure lo stato italiano medesimo si decida ad> abrogare l'odioso reato di diffamazione e> permetta una buona volta alla gente di esprimere> quello che pensa, nella piu' assoluta liberta',> senza timore alcuno di> ritorsioni.> > Perche' la situazione attuale e' assolutamente> invivibile.> > Non e' possibile vivere nell'incertezza> legislativa.Quoto.Che esista un reato di diffamazione così facilmente imputabile anche nel caso di semplici opinioni personali ed a giudizio più o meno sindacabile del magistrato di turno, mi sembra inaccettabile.La diffamazione dovrebbe essere limitata alla vera e propria calunnia (dico cose non vere o non provate), non estendersi alle opinioni (se espresse come tali).Credo che se io dicessi in pubblico "di farmi operare da quel chirurgo non mi fiderei", anche se lo dico sporadicamente e non come sistematica campagna denigratoria, magari lo dico perchè ne ho sentito parlare male da persone che sono state operate e di cui mi fido ma non voglio riportare storie di cui non ho riscontro diretto, rischierei la condanna per diffamazione.Del resto abbiamo ancora diversi reati di opinione (vilipendio ed altri) e che ci siamo norme con tanto margine per la soggettività dei giudici non credo sia un caso.Siamo un paese dove c'è libertà "con tanti se e tanti ma" ...vums1974Re: Le parole della Boldrini
Nessuno mette in dubbio che certi attengiamenti non siano molto educati e offensivi. Ma questi politici, nostri rapppresentanti mostrano sempre la loro superbia e vanità. Non si prendono mai le responsabilità di quello che fanno. Un dirigente di un azienda privata pagato tanto hs molte responsabilità a cui deve rispondere in caso di errore. Invece i nostri politici non pensano che la rabbia sempre in crescita della gente (che poi si manifesta anche in sfoghi offensivi su interet) sia dovuta alle loro azioni o mancanza di azioni. Non pensano minimamente che del loro operato bisogna darne conto alla popolazione e ovviamente se si commettono errori si dovrebbero pagare. Vogliono potere e molto denaro ma quando si sentono minacciati per il loro fallimento (in questo caso non ci sono dubbi basta analizzare il funzionamento della nostra nazione) loro non ne hanno colpa e sempra colpa degli altri.-----------------------------------------------------------Modificato dall' autore il 06 maggio 2013 10.59-----------------------------------------------------------thebeckerRe: Le parole della Boldrini
- Scritto da: thebecker> Nessuno mette in dubbio che certi attengiamenti> non siano molto educati e offensivi. Dillo in una parola sola: sono reati.E per ora gli autori rimangono ignoti.> Ma questi> politici, nostri rapppresentanti mostrano sempre> la loro superbia e vanità. Non si prendono mai le> responsabilità di quello che fanno. Be', anche in politica ogni tanto qualche dimissione c'è stata. Molto di rado, ma capita.> Un dirigente> di un azienda privata pagato tanto hs molte> responsabilità a cui deve rispondere in caso di> errore. Invece i nostri politici non pensano che> la rabbia sempre in crescita della gente (che poi> si manifesta anche in sfoghi offensivi su> interet) sia dovuta alle loro azioni o mancanza> di azioni. Se ti riferisci a Laura Boldrini, non potevi scegliere esempio più inadatto: la carriera politica in Italia di Laura Boldrini inizia con la sua candiatura alle elezioni del 2013. Prima faceva tutt'altro.Se invece parli in generale, il discorso regge. Regge un po' di meno la storia di foto attribuite a persone estranee e di pettegolezzi da portineria; saranno anche moralmente indifendibili, questi politici: ma l'arma per combatterli è quella di scendere al loro livello?LeguleioRe: Le parole della Boldrini
- Scritto da: Leguleio> - Scritto da: thebecker> > > Nessuno mette in dubbio che certi> attengiamenti> > non siano molto educati e offensivi. > > Dillo in una parola sola: sono reati.> E per ora gli autori rimangono ignoti.> > > > Ma questi> > politici, nostri rapppresentanti mostrano> sempre> > la loro superbia e vanità. Non si prendono> mai> le> > responsabilità di quello che fanno. > > Be', anche in politica ogni tanto qualche> dimissione c'è stata. Molto di rado, ma> capita.> > > > Un dirigente> > di un azienda privata pagato tanto hs molte> > responsabilità a cui deve rispondere in caso> di> > errore. Invece i nostri politici non pensano> che> > la rabbia sempre in crescita della gente> (che> poi> > si manifesta anche in sfoghi offensivi su> > interet) sia dovuta alle loro azioni o> mancanza> > di azioni. > > Se ti riferisci a Laura Boldrini, non potevi> scegliere esempio più inadatto: la carriera> politica in Italia di Laura Boldrini inizia con> la sua candiatura alle elezioni del 2013. Prima> faceva> tutt'altro.Parlavo in generale.> Se invece parli in generale, il discorso regge.> Regge un po' di meno la storia di foto attribuite> a persone estranee e di pettegolezzi da> portineria; saranno anche moralmente> indifendibili, questi politici: ma l'arma per> combatterli è quella di scendere al loro> livello?Scendere ai loro livelli mai. Perchè alimenterebbe la loro superbia e troverebbero molte attenuanti nei loro comportamenti da usare contro la "gente comune". La violenza (verbale o anche reale) servirebbe a poco perchè poi chi si "ribella" diventerebbe ai loro occhi solo un criminale qualunque da sbattere in prima pagina nei quotidiani.thebeckerRe: Le parole della Boldrini
> Se ti riferisci a Laura Boldrini, non potevi> scegliere esempio più inadatto: la carriera> politica in Italia di Laura Boldrini inizia con> la sua candiatura alle elezioni del 2013. Prima> faceva> tutt'altro.Proprio l'altro giorno parlavo con un barista, che mi diceva che i politici erano tutti ladri e che lo stato fa schifo per colpa dei politici, che lui non riesce più a uscire di casa, per colpa dei politici e che se sta male è colpa dei politici.Poi mi ha battuto un cornetto e un cappuccino e non mi ha fatto lo scontrino, ovviamente per colpa dei politici.È lo spirito dei tempi, che ci vuoi fare ...ElloRe: Le parole della Boldrini
- Scritto da: Leguleio> Per un approfondimento sull'improvvido titolo di> <I> Repubblica </I> relativo a parole mai> pronunciate da Laura Boldrini, vedi> qui:Secondo me la boldrini pensa che abbiamo l'anello al naso. Ha usato tante belle perifrasi, ma la volontà di controllo sul web era chiara. Che repubblica abbia forzato il titolo non cambia la sostanza dell'intervista.Guido La VespaRe: Le parole della Boldrini
- Scritto da: Leguleio> Per un approfondimento sull'improvvido titolo di> Repubblica relativo a parole mai> pronunciate da Laura Boldrini, vedi> qui:> > http://www.wittgenstein.it/2013/05/03/lanarchia-de> > La smentita è arrivata via tweet:> > http://www.huffingtonpost.it/2013/05/04/minacce-su> > ed anche durante una commemorazione ad Arcevia> (AN):> > http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2013/05/05/APiHBeh, non vorrei essere offensivo ma fermarsi alle "smentite" della Boldrini vuol dire essere al caso de "il dito e la Luna".La Boldrini non avrà mai detto "anarchia del web" e non avrà mai chiesto "leggi speciali", ma NEI FATTI le ha chieste.Quando una mi dice "non possiamo continuare a combattere certi fenomeni con le denunce individuali" (e questo l'ha detto) quello che rimane è la richiesta di "altre leggi" che non vadano applicate ai singoli casi di reato.Traduzione: tracciamento preventivo di massa, censure preventive, schedature, fate voi.O repressione dei reati a livello individuale o "leggi speciali di massa".Tertium non datur.vums1974Re: Le parole della Boldrini
- Scritto da: vums1974> > Per un approfondimento sull'improvvido titolo di> > <I> Repubblica </I> relativo a parole mai> > pronunciate da Laura Boldrini, vedi> > qui:> > > >> http://www.wittgenstein.it/2013/05/03/lanarchia-de> > > > La smentita è arrivata via tweet:> > > >> http://www.huffingtonpost.it/2013/05/04/minacce-su> > > > ed anche durante una commemorazione ad Arcevia> > (AN):> > > >> http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2013/05/05/APiH> > Beh, non vorrei essere offensivo ma fermarsi alle> "smentite" della Boldrini vuol dire essere al> caso de "il dito e la> Luna".> La Boldrini non avrà mai detto "anarchia del web"> e non avrà mai chiesto "leggi speciali", ma NEI> FATTI le ha> chieste.Il che autorizza a spargere veleni e accuse ovunque sul web, basandosi sostanzialmente solo su quel titolo (le parole dell'intervista erano troppo anodine per una campagna di stampa).Siccome penso che la tale maggioranza farà una certa cosa per quanto riguarda internet, inizio a collezionare una serie di insulti da usare per ogni evenienza e strillo alla censura. Perché è quello che è avvenuto, nel caso della Boldrini. Bella maniera di ragionare.LeguleioRe: Le parole della Boldrini
- Scritto da: Leguleio> - Scritto da: vums1974> > > > > Per un approfondimento sull'improvvido> titolo> di> > > <I> Repubblica </I> > relativo a parole> mai> > > pronunciate da Laura Boldrini, vedi> > > qui:> > > > > >> >> http://www.wittgenstein.it/2013/05/03/lanarchia-de> > > > > > La smentita è arrivata via tweet:> > > > > >> >> http://www.huffingtonpost.it/2013/05/04/minacce-su> > > > > > ed anche durante una commemorazione ad> Arcevia> > > (AN):> > > > > >> >> http://www.ilsecoloxix.it/p/italia/2013/05/05/APiH> > > > Beh, non vorrei essere offensivo ma fermarsi> alle> > "smentite" della Boldrini vuol dire essere al> > caso de "il dito e la> > Luna".> > La Boldrini non avrà mai detto "anarchia del> web"> > e non avrà mai chiesto "leggi speciali", ma> NEI> > FATTI le ha> > chieste.> > Il che autorizza a spargere veleni e accuse> ovunque sul web, basandosi sostanzialmente solo> su quel titolo (le parole dell'intervista erano> troppo anodine per una campagna di> stampa).> Siccome penso che la tale maggioranza farà una> certa cosa per quanto riguarda internet, inizio a> collezionare una serie di insulti da usare per> ogni evenienza e strillo alla censura. Perché è> quello che è avvenuto, nel caso della Boldrini.> > Bella maniera di ragionare.No: è LA maniera di ragionare!Ovvero ragionare per capire a cosa portano quelle parole (virgolettate e mai smentite!) se si traducessero in leggi.E per far questo non c'era certamente bisogno di ricorrere al titolo dell'articolo ("l'anarchia del web"), quello che la Boldrini diceva nell'intervista era già abbastanza preoccupante senza fissarsi sul solito titolo, probabilmente creato da un redattore con non felicissima sintesi.Che poi la Boldrini probabilmente non capisca la rete, non sia neppure informata sulla quasi quotidiana attività di indagine e censura che si fa in Italia per reprimere certi reati (http://censura.bofh.it/) e non si renda conto delle conseguenze delle proprie parole se venissero ascoltate dal legislatore, su questo ci potrei quasi mettere la mano sul fuoco.Ma questa non è una scusante, visto il ruolo che ricopre, è un'aggravante.Non è una "casalinga di Voghera" o l'avventore di un bar, è la terza carica dello Stato.Le accuse quindi sono giustificatissime, mentre i veleni proprio non li ho visti: ha fatto tutto lei, ha detto tutto lei.A meno che anche criticare ormai non sia considerato una forma di "aggressione" ...vums1974oggetto
avrei alcuni dubbi su cosa significhi in concreto libertà di espressione. ad esempio, quali delle seguenti frasi, pronunciate o scritte pubblicamente, sarebbero considerate reato?1. sei uno stro..zo2. secondo me sei uno str..zo3. ho sentito dire che sei uno str..zo4. i politici rubano i soldi alla gente5. non ho le prove, ma secondo me sei un ladro5. mi fai schifo6. spero che qualcuno ti ammazzi7. sei bruttissimo8. sei gay9. sembri gayper quanto riguarda la prima, recentemente un ragazzo è stato condannato a risarcire 10mila euro una ragazza in quanto lui aveva postato un commento le dava della "putt..a" su un video di youtube di lei. ma le altre?nome e cognomeAnarchia della rete ?
Non mi risulta. Basta informarsi delle ultime azioni della Gdf in accordo con gli ISP italiani. Prima di parlare può essere utile informarsi delle attività delle istituzioni, soprattutto quando se ne fa parte.prova123Tra il dire e il fare ...
Sarà un'impressione personale, ma avendo girato molto per l'Europa, ho trovato che in alcuni paesi, la mano dello stato sulla rete è molto più pesante di quanto sia in Italia, la differenza sta nella volontà dello Stato di non censurare, volontà sulle quali le lobby economiche fanno comunque estrema pressione.In tanti paesi dove lo stato non applica censura e che nelle classifiche sono considerati "liberi", le connessioni di rete sono filtratissime a livello di servizi e IP, e gli IP pubblici sono molto più scarsi, mentre qui ogni connessione casereccia dispone di un IP pubblico.Per esempio in Italia è stata censurata Pirate Bay, hanno mandato la letterina ai provider per bloccare i DNS. Risultato ? Ecco appunto.L'impressisone è che se il Governo Inglese VOLESSE bloccare Pirate Bay sarebbe in grado di applicare tenaglie e sanzioni nemmeno paragonabili a quelle italiane, rendendo di fatto inaccessibile Pirate Bay alla maggior parte dei cittadini.L'Italia è un paese dove in teoria non esiste nemmeno la libertà di espressione visto che è garantita esclusivamente ad un ordine professionale privilegiato (quello dei giornalisti, vedi art. 21) ma in pratica puoi fare e scrivere ciò che vuoi, minacciare la gente e insultarla senza che accada praticamente nulla. Se lo fai in America e parte una denuncia il giorno dopo ti arrestano, punto e basta.WitwRe: Tra il dire e il fare ...
- Scritto da: Witw> L'Italia è un paese dove in teoria non esiste> nemmeno la libertà di espressione visto che è> garantita esclusivamente ad un ordine> professionale privilegiato (quello dei> giornalisti, vedi art. 21) Cosa c'entra l'art. 21? Nemmeno cita l'ordine dei giornalisti o i giornalisti.La libertà di espressione si può esercitare da soli o in gruppo esattamente come la libertà di andare a zonzo con la propria auto o moto quando lo si desidera. Non significa che non sia richiesto il possesso del veicolo su cui si procede e la patente per guidarlo, però.> ma in pratica puoi> fare e scrivere ciò che vuoi, minacciare la gente> e insultarla senza che accada praticamente nulla.No, talvolta qualcosa accade, qualcosa di brutto:http://punto-informatico.it/3762433/PI/News/stormfront-gestori-condannati-ai-domiciliari.aspxhttp://www.ilfattoquotidiano.it/2012/10/23/caso-sallusti-sentenza-della-cassazione-gravita-dei-fatti-giustifica-carcere/390953/Non molte volte, questo sì, ma la giustizia sa essere particolarmente severa anche con questo reati, in talune circostanze. > Se lo fai in America e parte una denuncia il> giorno dopo ti arrestano, punto e> basta.Mi citi dei casi di cittadini Usa arrestati per diffamazione il giorno dopo che hanno scritto qualcosa?LeguleioRe: Tra il dire e il fare ...
- Scritto da: Leguleio> - Scritto da: Witw> > L'Italia è un paese dove in teoria non esiste> > nemmeno la libertà di espressione visto che è> > garantita esclusivamente ad un ordine> > professionale privilegiato (quello dei> > giornalisti, vedi art. 21) > > Cosa c'entra l'art. 21? Nemmeno cita l'ordine dei> giornalisti o i> giornalisti.Sapevo che avresti avuto da replicare ;)L'articolo 21 è un articolo furbetto cita in modo molto sommesso la libera stampa, infatti se al primo verso (o comma) dice che tutti hanno diritto di manifestare il proprio pensiero, al secondo precisa che la STAMPA non può essere soggetta ad autorizzazioni e censure ... ok la STAMPA ma chi è la stampa ? Uno che scrive qualcosa o uno iscritto all'Ordine dei Giornalisti ?Queste definizioni sono sancite dalle disposizioni contenuti nella legge 47 del 1948, il cui articolo 16 è molto chiaro in proposito, e ha portato a condanne come quella a Carlo Ruta.> Non significa che non sia> richiesto il possesso del veicolo su cui si> procede e la patente per guidarlo,> però.> Quindi pubblicare Blog senza patente è reato o libera manifestazione di pensiero ? Questa è una evidente distonia di cui parlavo ma è un parere personale, se tu ritieni che le cose stiano diversamente sarò lieto di sentirne le ragioni.....> Mi citi dei casi di cittadini Usa arrestati per> diffamazione il giorno dopo che hanno scritto> qualcosa?Non intendevo la diffamazione, intendevo le minacce esplicite verso una particolare persona. Non ho però elementi legali per dimostrarlo, non faccio l'avvocato e potrei anche sbagliarmi.WitwRe: Tra il dire e il fare ...
- Scritto da: Witw> > > L'Italia è un paese dove in teoria non> esiste> > > nemmeno la libertà di espressione visto> che> è> > > garantita esclusivamente ad un ordine> > > professionale privilegiato (quello dei> > > giornalisti, vedi art. 21) > > > > Cosa c'entra l'art. 21? Nemmeno cita> l'ordine> dei> > giornalisti o i> > giornalisti.> > Sapevo che avresti avuto da replicare ;)> > L'articolo 21 è un articolo furbetto cita in modo> molto sommesso la libera stampa, La libertà di espressione. Che è un diritto separato dalla libertà di stampa. La prima può essere solo verbale o artistica, o realizzata tramite lettere private. Se entrambi i diritti sono garantiti è meglio, ma non è automatico.> infatti se al> primo verso (o comma) Al primo <B> comma </B> . La costituzione non è una poesia.> dice che tutti hanno> diritto di manifestare il proprio pensiero, al> secondo precisa che la STAMPA non può essere> soggetta ad autorizzazioni e censure ... ok la> STAMPA ma chi è la stampa ? Uno che scrive> qualcosa o uno iscritto all'Ordine dei> Giornalisti> ?Uno che fa stampare qualcosa, anche un manifesto o un volantino. E per questi ultimi non è necessario essere giornalisti, bisogna solo indicare il luogo in cui si trova la tipografia (almeno in teoria).Ma anche su un giornale possono scrivere giornalisti e non giornalisti. Deve essere iscritto all'ordine solo il direttore responsabile (e non il direttore editoriale).> Queste definizioni sono sancite dalle> disposizioni contenuti nella legge 47 del 1948,> il cui articolo 16 è molto chiaro in proposito, e> ha portato a condanne come quella a Carlo> Ruta.Annullata dalla Cassazione, aggiungiamo il dettaglio. > > Non significa che non sia> > richiesto il possesso del veicolo su cui si> > procede e la patente per guidarlo,> > però.> > > > Quindi pubblicare Blog senza patente è reato o> libera manifestazione di pensiero ? No, ormai l'equiparazione weblog = giornale è stata abbandonata. Ma pubblicare giornali senza che il direttore responsabile sia iscritto all'ordine dei giornalisti è ancora un illecito. Comunque sono ammessi al ruolo di direttori anche quei giornalisti iscritti nell'elenco speciale, non ci vuole granché.> > Mi citi dei casi di cittadini Usa arrestati> per> > diffamazione il giorno dopo che hanno scritto> > qualcosa?> > Non intendevo la diffamazione, intendevo le> minacce esplicite verso una particolare persona.> Non ho però elementi legali per dimostrarlo, non> faccio l'avvocato e potrei anche> sbagliarmi.Raramente negli Stati Uniti si mostrano i muscoli in casi, come quello della minaccia, nei quali il reato è puramente concettuale.LeguleioBella zio ...
come da oggettola boldrinisottoscrizioni...
cassandra,questa lettera aperta meriterebbe di poter essere sottoscritta per adesione da chi desiderasse farlo, e tutte le sottoscrizioni sarebbero da far pervenire al destinatario della medesima...suggerirei un sito o una pagina apposita da rendere disponibile in questo senso...village peoplema il governo è più "avanti"...
comunque mi sa tanto che la realtà supera la fantasia (e anche cassandra):https://yanfry.wordpress.com/2013/04/02/il-governo-potra-conoscere-attraverso-i-servizi-tutte-le-informazioni-dei-cittadini-senza-magistratura/village peopleGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 6 mag 2013Ti potrebbe interessare