EOLO: ultrabroadband gratis nelle zone rosse del coronavirus

Coronavirus: zone rosse, un mese di EOLO gratis

L'operatore raccoglie l'invito del Ministro: connettività a costo zero per le aree del paese maggiormente colpite dall'epidemia di coronavirus.
Coronavirus: zone rosse, un mese di EOLO gratis
L'operatore raccoglie l'invito del Ministro: connettività a costo zero per le aree del paese maggiormente colpite dall'epidemia di coronavirus.

Ognuno, nell’ambito delle proprie competenze, faccia il suo con l’obiettivo di mitigare l’impatto sul paese e sui cittadini generato dall’epidemia di coronavirus. Questo l’appello lanciato dalle istituzioni, che EOLO annuncia oggi di aver fatto proprio: l’operatore offre un mese di connettività gratuita ai suoi abbonati nelle zone rosse di Lombardia e Veneto.

EOLO, operatore nazionale leader nel campo della banda ultra larga wireless per il mercato residenziale e delle imprese, mette a disposizione dei suoi abbonati nelle zone rosse in Veneto e Lombardia connettività gratuita per un mese, sospendendo il canone di abbonamento.

EOLO: ultrabroadband gratis nelle zone rosse del coronavirus

Agli utenti dei comuni interessati non sarà dunque chiesto alcun pagamento per il periodo in questione. Il canone viene sospeso. Un contributo all’impegno collettivo che sta vedendo l’Italia cercare una soluzione per ridurre quanto più possibile le conseguenze a livello economico del contagio, attuando contromisure a sostegno di coloro che ne sono maggiormente interessati.

EOLO ha infatti deciso di aderire all’iniziativa lanciata nella giornata di giovedì da Paola Pisano, Ministro per l’Innovazione a la digitalizzazione, che ha chiamato a raccolta tutti i player del settore innovazione con l’obiettivo di contribuire assieme a ridurre l’impatto sociale ed economico della situazione in atto nelle aree sottoposte a misure temporanee di contenimento per il virus.

Ad oggi il contagio da coronavirus ha colpito nel nostro paese un totale pari a 1.694 persone con 34 decessi e 83 guariti. Nel mondo sono rispettivamente 89.198, 3.048 e 45.175. I numeri sono quelli forniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

Fonte: Eolo
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Pubblicato il 2 mar 2020
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