Covid, su Twitter il bollino anti-fake news: come funziona

Covid, su Twitter il bollino anti-fake news: come funziona

Twitter lancia la sfida alle fake news sul Covid con un nuovo sistema di etichettatura dei tweet per ridurre la visibilità delle teorie antiscientifiche.
Covid, su Twitter il bollino anti-fake news: come funziona
Twitter lancia la sfida alle fake news sul Covid con un nuovo sistema di etichettatura dei tweet per ridurre la visibilità delle teorie antiscientifiche.

Twitter non vuole lasciare spazi ulteriori alla disinformazione. Dopo aver (evidentemente) notato che i trend topic degli ultimi mesi sono stati continuamente popolati di ogni tipo di attacco al vaccino, al Green Pass, alla “dittatura sanitaria” e altro ancora, il social network ha deciso di cambiare strada e di fare pulizia. Non si tratta di vietare lecite opinioni, quanto di mettere da parte teoremi anti-scientifici che possano creare fenomeni distorsivi sia nella realtà che nella discussione online. La strada tentata è quella dell’etichettatura, con bollini che francobollano il tweet come “fuorviante” per cercare di metterne in evidenza la natura agli occhi di quanti giungano sul profilo senza le necessarie cautele.

Basterà? Sarà un intervento risolutivo? Nutriamo seri dubbi in proposito, ma è oggi quantomeno utile comprendere come funzionerà il nuovo sistema e perché su Twitter inizieranno a comparire questi nuovi segnali.

“Fuorviante”: come funziona

Anche se il sapere scientifico sulla pandemia da COVID-19 continua a svilupparsi, abbiamo osservato l’emergere di teorie cospirative persistenti, di una retorica allarmistica non basata su ricerche o notizie credibili, nonché di una vasta gamma di fake news e dicerie prive di fondamento. Tutto ciò, senza un contesto di riferimento, può impedire al pubblico di prendere decisioni informate sulla propria salute e mette a rischio gli individui, le famiglie e le comunità“: così Twitter spiega i motivi per cui intende limitare i contenuti “indiscutibilmente falsi o ingannevoli e suscettibili di comportare un rischio significativo di danni“. Si cercano, dunque non tanto le verità assolute, quanto i contenuti che possano avere un impatto concreto negativo su chi li legge e ci crede.

Questi alcuni esempi di affermazioni considerate degne di ostracismo:

  • Affermazioni false sul COVID-19 che invocano una cospirazione deliberata da parte di forze maligne e/o potenti, come:
    • La pandemia è una bufala o fa parte di un deliberato tentativo di controllo della popolazione o, ancora, la tecnologia wireless 5G causa il COVID-19.
    • Il COVID-19 non esiste.
    • Le vaccinazioni fanno parte di piano globale per sorvegliare, dominare e ridurre la popolazione.
    • I vaccini (in generale) sono pericolosi e gli effetti negativi sono stati insabbiati dai governi/dall’industria medica.
    • Si sta facendo sperimentazione su gruppi vulnerabili (come donne incinte, anziani o bambini).
    • I vaccini COVID-19 causano reazioni magnetiche negli individui che sono stati vaccinati.
    • Che i vaccini approvati dalle autorità sanitarie (come il vaccino Comirnaty di Pfizer negli Stati Uniti) non abbiano effettivamente ricevuto piena approvazione/autorizzazione e quindi che i vaccini non siano testati, che siano “sperimentali” o in qualche modo non sicuri.
  • Affermazioni secondo cui uno specifico gruppo o individuo (o altra entità identificabile demograficamente) sarebbe più o meno incline a contagiarsi o a sviluppare sintomi avversi sulla base della sua appartenenza a quel gruppo.
  • Affermazioni false o fuorvianti su terapie o misure preventive potenzialmente dannose e non approvate, indicanti ad esempio che il biossido di cloro o lo iodopovidone possano essere utilizzati per la profilassi o il trattamento del COVID-19.
  • Informazioni false o ingannevoli su regolamenti, norme, restrizioni o deroghe ufficiali che rientrano nelle disposizioni per la salute pubblica.
  • Qualunque iniziativa atta a promuovere, pubblicizzare, facilitare la vendita o fornire istruzioni su come creare certificati (o altri documenti digitali) di vaccinazione e/o “certificati di esenzione” fraudolenti.
  • Informazioni false su metodologie di test ampiamente accettate, indicanti ad esempio che i tamponi molecolari non riescono a rilevare il virus.
  • Affermazioni false indicanti che i vaccini contengano ingredienti mortali e gravemente dannosi.
  • Falsa affiliazione – Account che fingono di essere competenti su questioni relative al COVID-19 oppure che fanno credere di essere affiliati a un medico, un ufficiale sanitario, un ente di salute pubblica o un istituto di ricerca e/o condividono contenuti che simulano tale affiliazione.

Qualora un tweet sia identificato in una delle casistiche indicate, sarà dotato del messaggio di avvertimento (con link verso pagine di chiarimento), ne verrà ridotta la visibilità, saranno disattivati “Mi piace” e “Retweet” e varrà come una sorta di ammonizione. Vedi questo esempio.

In caso di reiterazione della diffusione di teorie antiscientifiche con accumulo di più avvisi, scatteranno sospensioni più o meno prolungate dell’account per evitare l’uso strumentale del social network:

  • 1 avviso: nessuna azione a livello di account
  • 2 avvisi: blocco dell’account per 12 ore
  • 3 avvisi: blocco dell’account per 12 ore
  • 4 avvisi: blocco dell’account per 7 giorni
  • 5 o più avvisi: sospensione permanente

L’analisi dei tweet avviene con due canali paralleli: da una parte v’è il coordinamento con partner affidati in grado di segnalare ed etichettare i contenuti fuorvianti; dall’altra v’è un “rilevamento proattivo utilizzando una combinazione di euristica delle parole chiave e modelli di apprendimento automatico per identificare forme dannose di informazioni fuorvianti relative al COVID-19“.

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Pubblicato il
19 gen 2022
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