Roma – La contestata Convenzione sul Cyber crimine, che aumenta i poteri di indagine a scapito della privacy degli utenti internet, non è ancora stata ratificata dall’Italia, che dovrà recepirla con legge ordinaria.
Il problema per l’Italia, ha di recente spiegato il Governo, è dover adattare una serie di leggi per andare incontro a quanto richiesto dalla Convenzione, che si occupa di tutto ciò che va dall’incursione in un sistema informatico all’intercettazione di un flusso di dati fino alla pedopornografia online.
In particolare sarà probabilmente ritoccata l’attuale legge italiana sulla privacy.
Pubblicato il 26 ago 2002
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