La tregua dei dazi su smartphone, laptop e chip – a quanto pare – è solo un miraggio. In un’intervista al programma “This Week” di ABC, il segretario al Commercio USA Howard Lutnick ha chiarito che quei prodotti saranno esenti dai dazi reciproci, ma solo per finire nel calderone dei dazi sui semiconduttori, che arriveranno probabilmente tra un mese o due. L’obiettivo? Assicurarsi che quei prodotti vengano riportati in patria. “Abbiamo bisogno di semiconduttori, di chip, di schermi piatti… e dobbiamo farli qui, in America.“, ha aggiunto Lutnick.
La tregua dei dazi su smartphone, laptop e chip è solo temporanea
Incalzato sul rischio di rincari per i consumatori americani, Lutnick ha risposto secco: “Non credo“. E ha ribadito: “L’idea è che possiamo produrre in America“. Una visione che alcuni hanno definito una pura fantasia. Immaginare che milioni di lavoratori siano disposti a svolgere mansioni ripetitive e a basso costo, come avvitare microcomponenti per gli iPhone, in un contesto industriale come quello statunitense appare, secondo molti, irrealistico.
Dal canto suo, Donald Trump è intervenuto su Truth Social per smentire le voci su eventuali concessioni. I prodotti elettronici made in China restano soggetti a un dazio separato del 20% legato – a suo dire- al traffico di fentanil. Trump ha spiegato che quei beni “sono semplicemente stati spostati in un altro contenitore tariffario“, ovvero riassegnati a una categoria diversa, ma non esclusi dalle imposte. Ha poi accusato i media di travisare intenzionalmente la questione.
Infine, ha annunciato che le prossime indagini tariffarie per motivi di sicurezza nazionale prenderanno di mira i semiconduttori e l’intera catena di approvvigionamento elettronico.
La strategia di Trump
Oramai è chiaro, la tregua dei dazi su elettronica di consumo e chip è solo una mossa tattica di Trump. La guerra commerciale con la Cina è tutt’altro che finita, e i semiconduttori si confermano il vero terreno di scontro. Le aziende tech dovranno fare i conti con nuove incertezze e potenziali rincari. E i consumatori? Rischiano di trovarsi in mezzo al fuoco incrociato.