Dopo la possibile tassa di 2 euro per tutti i pacchi con valore non superiore a 150 euro è arrivata un’altra “bella” notizia, stavolta da Bruxelles. Il Consiglio dell’Unione europea ha approvato l’introduzione di un dazio di 3 euro per i pacchi extra UE. Verrà applicata da luglio 2026. Ovviamente è facile intuire chi pagherà questi balzelli.
Prezzi finali maggiorati di 5 euro?
A metà novembre, i ministri dell’economia avevano approvato l’eliminazione dell’esenzione dai dazi per i pacchi con valore inferiore a 150 euro che entrano in Europa. In quell’occasione era stata concordata una soluzione temporanea per il 2026, in attesa dell’entrata in vigore della riforma delle dogane nel 2028.
Il Consiglio UE ha deciso oggi che verrà applicato un dazio di 3 euro ai pacchi provenienti da paesi extra UE con valore inferiore a 150 euro a partire da luglio 2026. Secondo Reuters, il dazio verrà applicato per tipo di prodotto. Ciò significa che il dazio sarà di 3 euro per 10 coppie di calzini dello stesso tipo e di 6 euro totali se il pacco contiene 5 coppie di calzini di lana e 5 coppie di calzini di cotone.
L’introduzione del dazio dovrebbe eliminare la concorrenza sleale delle piattaforme di e-commerce nei confronti dei venditori europei (il 93% dei piccoli pacchi arriva da paesi extra UE) e ridurre i rischi per i consumatori. Ai prodotti sotto i 150 euro di valore verranno applicati i normali dazi (in percentuale, non fissi) quando entrerà in vigore la riforma delle dogane.
La Commissione europea sottolinea che il dazio di 3 euro è diverso dalla commissione di gestione prevista per i pacchi spediti dalle piattaforme di e-commerce. Servirà per coprire l’incremento dei costi sostenuti dalle autorità doganali. Secondo Reuters potrebbe essere di 2 euro a pacco.
A partire dal 1 gennaio 2026 potrebbe essere applicata in Italia una tassa di 2 euro su tutti i pacchi con valore non superiore a 150 euro e un’imposta ambientale di 5 euro per i pacchi di peso inferiore a 2 Kg, come previsto da due emendamenti alla legge di bilancio. Tra dazio, tasse e commissione di gestione si arriva ad almeno 12 euro. In pratica la fine del modello ultra fast fashion.