Deezer etichetta la musica AI per fermare le truffe

Deezer etichetta la musica AI per fermare le truffe

Deezer ha deciso di etichettare i brani creati con l'AI, dopo aver rilevato oltre 20.000 upload al giorno. L'obiettivo è proteggere gli artisti.
Deezer etichetta la musica AI per fermare le truffe
Deezer ha deciso di etichettare i brani creati con l'AI, dopo aver rilevato oltre 20.000 upload al giorno. L'obiettivo è proteggere gli artisti.

Sui servizi di streaming musicale arriva sempre più musica fatta dall’intelligenza artificiale. Deezer ha deciso di fare chiarezza e segnalare tutti i brani creati dall’AI con un’etichetta apposita. I numeri sono davvero notevoli. Si parla di oltre 20.000 tracce artificiali che vengono caricate ogni giorno, praticamente una su cinque di quelle che arrivano sulla piattaforma. E il 70% degli ascolti di questi brani è fasullo, creato artificialmente per rubare royalty agli artisti veri.

Deezer dichiara guerra alla musica fake: ogni giorno arrivano 20.000 brani generati dall’AI

Deezer ha messo a punto una tecnologia proprietaria per riconoscere le “impronte digitali” tipiche della musica creata dall’AI. L’azienda ha già registrato due brevetti per questo sistema. Una volta identificati, i brani vengono etichettati chiaramente e esclusi dalle playlist editoriali e dai consigli automatici della piattaforma. Inoltre, gli ascolti sospetti non vengono più conteggiati per il calcolo delle royalty, per salvaguardare i ricavi dei musicisti veri.

Alexis Lanternier, il CEO di Deezer, ci tiene a precisare che non hanno nulla contro l’intelligenza artificiale. Come ha spiegato lui stesso: “Non stiamo dicendo che l’AI sia il male, semplicemente vogliamo che le cose siano chiare. Se siamo onesti e responsabili, i nostri utenti e tutto il mondo della musica continueranno a fidarsi di noi“.

Un fenomeno in crescita

Al momento la musica fatta dall’AI conta ancora poco su Deezer, appena mezzo punto percentuale di tutto quello che viene ascoltato. Però la situazione sta cambiando in fretta. Negli ultimi mesi l’azienda ha notato un’impennata, e non sembra che la cosa accenni a fermarsi.

Il problema non riguarda solo Deezer. È un fenomeno che sta colpendo tutte le piattaforme di streaming. La facilità con cui oggi si può generare musica con l’AI ha aperto la strada a chi vuole sfruttare il sistema per guadagni facili, creando brani di scarsa qualità ma accompagnati da ascolti artificiali per generare royalty.

invece di bloccare l’AI, Deezer punta sulla trasparenza totale. Gli utenti potranno scegliere consapevolmente se ascoltare musica umana o artificiale, mentre gli artisti saranno protetti dalle truffe che sfruttano stream falsi. È una strategia che potrebbe diventare lo standard del settore.

Le major stringono accordi sottobanco con Udio e Suno?

L’iniziativa solleva domande che vanno ben oltre la piattaforma. Come dovrebbe essere regolamentata la musica AI? Gli artisti che si servono dell’AI meritano le stesse royalty di quelli umani? E soprattutto: quanto sono disposti a pagare gli utenti per ascoltare musica che sanno essere stata creata da un computer?

Intanto sta accadendo qualcosa di molto strano. Se da una parte Universal, Warner e Sony hanno trascinato in tribunale le startup Udio e Suno per aver rubacchiato la loro musica per addestrare l’intelligenza artificiale, dall’altra stanno trattando sottobanco per dargli proprio quella musica in licenza. È una situazione surreale. Le stesse aziende che accusano di violazione del copyright sono quelle con cui stanno cercando di fare affari.

Secondo Bloomberg, se dovessero trovare un accordo, non solo si risolverebbero le grane legali, ma si aprirebbe ufficialmente il mercato della musica AI fatta con i brani dei big.

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Pubblicato il
23 giu 2025
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