Digitale Terrestre: passaggio "necessario" entro fine 2023

Digitale Terrestre: passaggio "necessario" entro fine 2023

Il passaggio al digitale terrestre di ultima generazione deve chiudersi entro fine 2023: a parlare è Aeranti-Corallo.
Digitale Terrestre: passaggio
Il passaggio al digitale terrestre di ultima generazione deve chiudersi entro fine 2023: a parlare è Aeranti-Corallo.

L’associazione Aeranti-Corallo continua a porre pressione al Governo e ai fornitori delle trasmissioni televisive. In occasione del RadioTV Forum 2023, il rappresentante Marco Rossignoli è tornato a parlare della necessità di passare al DVB-T2 entro fine anno, adottando il nuovo standard del digitale terrestre con codifica HEVC il prima possibile per il bene delle emittenti che vogliono aggiornarsi e fornire nuove opportunità sia all’utenza, sia al mercato a livello locale e nazionale. Vediamo le ultime dichiarazioni di Rossignoli.

Digitale terrestre: il DVB-T2 serve entro fine 2023

Il coordinatore di Aeranti-Corallo ha parlato nel dettaglio dello stato dell’emittenza locale, affermando che la transizione al digitale televisivo di seconda generazione ha generato numerose criticità tecniche che ancora non dispongono di una soluzione. In realtà, quest’ultima ci sarebbe: basterebbe il passaggio completo alla tecnologia DVB-T2/HEVC abbandonando l’obsoleto standard DVB-T.

Per quale ragione, esattamente? Le TV locali non riescono a trasmettere adeguatamente le loro trasmissioni in alta definizione e in qualità standard a causa del meccanismo del riproporzionamento della banda nell’ambito del multiplex. Pertanto, in certe regioni è molto difficile – se non impossibile – visualizzare correttamente tali emittenti.

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L’associazione spinge quindi per stabilire una data definitiva per il passaggio dell’intero sistema televisivo, costringendo anche gli ultimi cittadini che non si sono adeguati allo standard ad acquistare televisori o decoder compatibili. I grandi operatori ritengono la diffusione ancora insufficiente, ma Aeranti-Corallo ritiene questi ritardi totalmente controproducenti per la televisione del Belpaese.

Al momento non sembra che queste dichiarazioni abbiano un certo impatto nelle decisioni del Governo e delle maggiori emittenti nazionali, ma sarà interessante vedere se qualcosa si sbloccherà prossimamente.

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Pubblicato il
23 giu 2023
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