Tutti i social media con funzionalità che possono causare dipendenza devono mostrare un avviso di pericolo. Questo obbligo è stato introdotto con una legge nello Stato di New York, firmata nel weekend dalla governatrice Kathy Hochul (Partito Democratico). Altre due leggi simili erano state firmate a fine giugno 2024.
Avviso non rimovibile dagli utenti
Le legge, approvata a metà giugno, deve essere rispettare da tutti i social media con funzionalità che possono creare dipendenza, come feed, riproduzione automatica, scrolling infinito, notifiche push e conteggio dei like. Nella definizione rientrano sicuramente Facebook, Instagram e TikTok. L’obiettivo della legge è proteggere la salute mentale dei minori.
La governatrice sottolinea che, in base a studi recenti, gli adolescenti possono manifestare ansia e depressione quando trascorrono oltre tre ore al giorno sui social media. Le piattaforme devono mostrare un avviso di pericolo in relazione all’uso prolungato alla prima interazione dell’utente con le suddette funzionalità e successivamente a determinati intervalli di tempo.
Gli utenti non devono poter disattivare la visualizzazione dell’avviso. Non è noto però se può essere chiuso o per quanto tempo rimane visibile sullo schermo. L’avviso è simile alle etichette che si trovano su diversi prodotti, tra cui sigarette, alcol o videogiochi con luci lampeggianti pericolose per gli utenti affetti da epilessia fotosensibile.
In caso violazione della legge, il procuratore generale può avviare un procedimento legale e infliggere una sanzione di 5.000 dollari. Una simile legge è stata proposta in California. In Australia è in vigore il ban per i minori di 16 anni e l’obbligo di verificare l’età.
La governatrice dello Stato di New York ha firmato altre due leggi simili a metà giugno. Lo Stop Addictive Feeds Exploitation (SAFE) for Kids Act prevede il consenso dei genitori per la visualizzazione di feed che creano dipendenza ai minori di 18 anni, mentre il New York Child Data Protection Act vieta la raccolta dei dati personali dei minori di 18 anni, senza un consenso informato.
La Commissione europea ha avviato un’indagine (ancora in corso) sulla base del Digital Services Act in relazione alle dipendenze comportamentali causate dall’algoritmo di TikTok.