DMA e interoperabilità: UE impone modifiche per iOS

DMA e interoperabilità: UE impone modifiche per iOS

La Commissione europea ha pubblicato le modifiche che Apple deve implementare per garantire l'interoperabilità di iOS con dispositivi di terze parti.
DMA e interoperabilità: UE impone modifiche per iOS
La Commissione europea ha pubblicato le modifiche che Apple deve implementare per garantire l'interoperabilità di iOS con dispositivi di terze parti.

La Commissione europea ha pubblicato un lungo elenco di modifiche che Apple deve implementare per garantire l’interoperabilità di iOS con i dispositivi connessi di terze parti, come previsto dal Digital Markets Act (DMA). L’azienda di Cupertino ha svelato in un documento (PDF) che Meta ha inviato 15 richieste di accesso alle sue tecnologie.

Consultazione sulle misure di interoperabilità

Esattamente due mesi fa, la Commissione europea aveva avviato due procedimenti relativi agli obblighi di interoperabilità previsti dal DMA. Il primo riguardava l’accesso alle funzionalità di iOS da parte dei dispositivi connessi, tra cui smartwatch, auricolari e visori per la realtà virtuale. Il secondo riguardava invece la gestione delle richieste di accesso da parte degli sviluppatori.

La Commissione europea ha pubblicato l’elenco delle 11 modifiche necessarie per garantire l’interoperabilità tra iOS e i dispositivi connessi. Le prime tre sono relative alle funzionalità di interattività. Apple deve consentire a smartwatch di terze parti la ricezione di notifiche con immagini, icone delle app o altri allegati e l’esecuzione delle app in background (ad esempio per la visualizzazione delle news ricevute dall’iPhone). Infine deve permettere lo switch automatico dell’audio agli auricolari di terze parti (ad esempio, il passaggio dalla riproduzione musicale da computer alla chiamata su iPhone).

Altre cinque modifiche riguardano il trasferimento dati: connessione Wi-Fi peer-to-peer tra due dispositivi, condivisione dei file tra iPhone e dispositivi di terze parti con AirDrop, condivisione di audio, video e schermo tra iPhone e dispositivi di terze parti con AirPlay, supporto per servizi di trasferimento dei file simili a AirDrop e supporto per servizi di casting multimediale simili a AirPlay.

Le ultime tre modifiche chieste dalla Commissione riguardano la configurazione iniziale dei dispositivi: processo di pairing simile a quello di AirPods e Apple Watch (senza app), connessione automatica alla rete Wi-Fi salvata sull’iPhone e trasferimento delle credenziali di pagamento tramite chip NFC.

La Commissione europea ha inoltre elencato le misure che Apple deve implementare per rispondere in maniera trasparente, rapida e corretta alle richieste di interoperabilità degli sviluppatori di terze parti. Entro il 9 gennaio 2025 possono essere inviati i feedback sulle misure proposte.

Apple sottolinea in un documento che l’obbligo di interoperabilità previsto dal DMA rappresenta rischi per sicurezza e privacy. Il maggior numero di richieste di accesso (15) alle funzionalità di iOS è arrivato da Meta. L’azienda di Menlo Park vuole accedere alle funzionalità con i suoi dispositivi (Quest e occhiali smart).

Apple avverte che, se venissero approvate tutte le richieste, Facebook, Instagram e WhatsApp consentiranno a Meta di leggere email e messaggi, accedere alla cronologia delle chiamate, tracciare ogni app usata, vedere foto, file e password. Tutti questi dati personali potrebbero essere inviati ai server di Meta e sfruttati per inserzioni personalizzate.

Un portavoce di Meta ha dichiarato:

Ciò che Apple sta effettivamente dicendo è che non credono nell’interoperabilità. Ogni volta che Apple viene chiamata in causa per il suo comportamento anticoncorrenziale, si difende con basi di privacy che non hanno alcun fondamento nella realtà.

Fonte: Bloomberg
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Pubblicato il
19 dic 2024
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