Santa Clara – È scoppiata la pace tra i paladini del DRM di Macrovision ed i venditori di video online. All’inizio della settimana BitTorrent, Netflix , Movielink ed Instant Media , vale a dire quattro tra le più promettenti aziende nel settore, hanno firmato un accordo per l’adozione di ACP (Analog Copy Protection) nei loro sistema di vendita e noleggio di video su Internet.
Secondo Fred Amoroso , CEO e presidente di Macrovision, questo accordo segna un passo decisivo nella diffusione di servizi di vendita e noleggio online. Secondo Amoroso, l’adozione di sistemi DRM affidabili e user-friendly incoraggia i produttori di video e film a concedere la licenza per la vendita e il noleggio su Internet dei propri contenuti. Una visione condivisa da Andy Leak , CEO di Instant Media: l’obiettivo di fornire un vasto catalogo di scelta ai consumatori sarebbe ora più vicino grazie all’intesa raggiunta.
Macrovision si conferma dunque come una delle più attive fautrici del movimento pro-DRM. Negli ultimi 12 mesi ha stretto accordi con un gran numero di importanti società impegnate nella produzione e commercializzazione di contenuti video: Channel 4 , HIT Entertainment , Sonic Solutions , Tata Sky sono alcuni dei nomi di maggior rilievo.
Una ricerca di Parks Associates , del dicembre 2006, fissa a 7 miliardi di dollari i ricavi previsti dalla vendita dei contenuti video online nel 2010: il 40%, pari a quasi 3 miliardi di dollari, dovrebbe derivare dal noleggio e dal download diretto di contenuti video.
Si tratta quindi di un business in forte espansione, sul quale molti hanno già posto la loro attenzione: martedì l’annuncio di Walmart di un nuovo servizio di download di video e film a pagamento, per non perdere il treno di un mercato nascente e nel quale non si è ancora delineata una leadership.
Anche DVD Forum tenta di saltare a bordo , con la creazione di una nuova tecnologia che permetterebbe il download di DVD dotati di protezioni CSS di nuova concenzione.
È scoppiata la pace quindi, e la notizia ha colto molti di sorpresa. Non più di una settimana fa, Bram Cohen aveva auspicato in una intervista che i DRM potessero essere eliminati in un futuro prossimo dalla sua nuova piattaforma BitTorrent Entertainment Network .
Qualcosa di simile era accaduto il mese scorso: dopo la lettera aperta di Steve Jobs su DRM e mondo della musica e la successiva risposta decisa di Fred Amoroso, alla fine di febbraio Macrovision aveva annunciato un nuovo accordo per la distribuzione online dei giochi prodotti da Walt Disney Internet Group.
Nel frattempo i consumatori mostrano sempre più insofferenza per la presenza dei DRM nei contenuti acquistati, e si moltiplicano le iniziative per eliminare, anche illegalmente, ogni tipo di protezione dai nuovi supporti ad alta definizione.
Luca Annunziata