Imprecisi , insicuri , i dispositivi per il voto elettronico sono figli di un’epoca in cui la parola “sicurezza” non aveva informaticamente senso, e più che il futuro rappresentano un passato in cui la democrazia si trasforma nell’ ennesima occasione di controllo e degenerazione dei processi di governo .
La letteratura sull’argomento si va facendo consistente, e si arricchisce di uno studio del Computer Security Group presso l’ Universita di Santa Barbara , spietato nello smascherare ogni presunta sicurezza dell’e-vote, denunciandolo come inadatto a rappresentare le fondamenta di una qualsivoglia elezione.
Lo studio risale all’estate del 2007 ma solo ora è entrato in circolo : prende di mira l’insicurezza dei già criticati dispositivi di e-voto sviluppati da Sequoia Voting Systems . Durante una valutazione dei sistemi di votazione elettronica utilizzati in California, il security group ha sviluppato un software “virus-like” in grado di modificare il firmware delle macchine di voto , diffondersi indisturbato attraverso di esse e manomettere le votazioni nei modi più disparati.
Il CSG ha messo a disposizione anche un video (diviso in due parti su YouTube qui e qui ) illustrativo del procedimento di infezione e invalidazione dell’intera votazione, che prevede l’utilizzo di una semplice chiavetta USB a fare da “trojan horse” e a infettare il PC utilizzato per preparare le schede magnetiche , necessarie a inizializzare le postazioni di e-voto.
La chiavetta infetta la smart-card , questa a sua volta infetta il firmware della postazione a cui viene letteralmente fatto il “lavaggio del cervello”, senza evidenti segni di anomalie su schermo o la possibilità di bloccare il processo di infezione.
Una volta preso possesso del firmware delle postazioni, il gioco è fatto, e le sorti del voto sono in mano a chi ha programmato il malware che, nel proof-of-concept del CSG, può modificare il risultato con diverse tecniche. Stalin diceva che “chi esprime i voti non decide niente. Chi li conta decide tutto”. E se a contarli è una macchinetta elettronica con la sicurezza di un Sapientino Clementoni la fine della democrazia si trasforma da tragedia in farsa .
Alfonso Maruccia